Gli Shoshoni, dalla Camas Prairie a Fort Hall

A cura di Armando Morganti

Gli indiani Shoshoni, il cui significato del nome è ancor oggi sconosciuto, erano geograficamente divisi nei due gruppi dei “Northern” e “Western” Shoshoni, ovvero in settentrionali ed occidentali. Questi indiani erano chiamati con vari nomi, fra i quali ricordiamo i termini menzionati dallo Swanton nel suo “The Indian Tribes of North America”. Li elenchiamo. Leggi il resto

Tra i “Serpenti” del Weiser

A cura di Armando Morganti
I “Weiser Indians” erano una banda dei “Northern Mountain Shoshoni”, comunemente conosciuta come “Sheepeaters”. Le terre di questi indiani erano localizzate nelle isolate vallate dei fiumi Weiser e Payette, nell’Idaho centro-occidentale, in prossimità del confine con l’Oregon. Nel 1867, all’epoca del primo contatto con i bianchi, nel territorio dell’Idaho centrale, vi erano due gruppi nativi importanti, uno era rappresentato dai Nasi Forati, stanziati a nord e nell’Hells Canyon, l’altro era quello degli Shoshoni, localizzati a sud e nelle zone del fiume Salmon. Nelle pianure dello Snake vagavano bande di Bannock, con nelle vicinanze piccoli gruppi di indiani Kootenai, localizzati nelle terre poste più a nord. Leggi il resto

Sarah Winnemucca, una vita in difesa dei Paiute

A cura di Valentina Santoli

Sarah, nipote del Capo Truckee della tribù dei Paiute, nacque nel 1844 nella Contea di Washoe, Nevada. Il Capo Truckee aveva amichevolmente condotto esploratori bianchi come John C. Fremont alla scoperta della Sierra Nevada, non prevedendo che da quella prima ricognizione sarebbe conseguito l’avanzare di orde di coloni bianchi, che avrebbero invaso la sua terra costringendo all’esilio lui e la sua gente.
Sarah scrisse nella sua autobiografia “Ero molto piccola quando i primi bianchi giunsero nel nostro territorio. Arrivarono come un leone, sì, come un leone ruggente e hanno continuato ad arrivare nello stesso modo sin da allora, e io non ho mai dimenticato la loro prima venuta”.
Il nonno di Sara, nella sua saggezza, era convinto dell’importanza di mantenere la pace con i nuovi arrivati, e aveva fatto in modo che sia Sarah che la sua sorellina potessero ricevere un’istruzione, apprendendo il modo di vivere dell’uomo bianco e la lingua inglese: poiché desiderava che le bimbe avessero gli strumenti per ottenere ogni vantaggio possibile dal contatto con i coloni, si era accordato con un commerciante della Virginia che viveva in un insediamento vicino con la sua famiglia, affinchè facesse loro da insegnante. Leggi il resto

Buffalo Horn e la guerra dei Bannock

A cura di Paolo Brizzi

Buffalo Horn
L’arrivo in massa dei coloni e cercatori bianchi dopo la scoperta dell’oro, negli anni ’60 dell’800 segnò l’inizio della fine della libertà per gli Shoshoni e i Bannock dell’Idaho. Buffalo Horn, della cui infanzia non abbiamo notizie, era molto giovane quando venne firmato il trattato del 1868 e Taghee, capo dei Bannock, scelse la riserva di Fort Hall come propria residenza. I Bannock decisero quindi di conservare il diritto a recarsi a Camas Prairie, nell’Idaho centro-meridionale, dove raccoglievano i bulbi della camassia, importante componente della loro alimentazione. Un errore dello scrivente indicò sul trattato “Kansas Prairie” invece di Camas Prairie, aprendo la via alla sua successiva invasione da parte di coloni e allevatori bianchi, una della cause della guerra Bannock del 1878.
I Bannock erano in origine Paiute Settentrionali dell’Oregon orientale, e si erano stanziati più a Est per seguire un ciclo annuale che prevedeva attività di pesca e raccolta, ma anche di caccia al bisonte, insieme ai loro alleati Shoshoni a cavallo. Leggi il resto