Northfield e dintorni, cittadini infuriati nel west

A cura di Gualtiero Fabbri


Un mito del West da sfatare, almeno un po’, è l’intervento della cittadinanza inferocita che reagisce armata alle incursioni delle varie bande James, Dalton e affini.
Da lettore di questi racconti, e da curioso appassionato di vari film sull’argomento, sono vissuto nelle certezza dell’esistenza di questo corpo unico, questa “cittadinanza agguerrita” che esce dalle case, scende in strada, si riunisce e combatte il fuorilegge di turno che sconvolge il paese con la classica incursione alla locale banca…
Ho sempre accettato questo punto di vista anche perché ero consapevole che quei paesi del west non erano abitati da mammole timorose; la vita dura, precaria e incerta che conducevano, associata all’impressionante massa di armi di cui disponevano, facevano di questi cittadini un’entità potenzialmente assai pericolosa da stuzzicare.
Infatti ad ogni rapina immancabilmente seguiva l’organizzazione di una “posse”, un gruppo di cittadini ben armato che si gettava all’inseguimento dei malviventi cercando di catturarli.
Questo, però, avveniva dopo il fatto. Sul momento erano pochissime le persone che senza avere un quadro certo della situazione accettasse il rischio di uno scontro ed alla fine “la cittadinanza armata” si riduceva a due, tre individui, a volte uno solo!


La fuga precipitosa di una gang di banditi reenactors

Per contro, si deve sottolineare che altrettanto improbabile, dati alla mano, è la “cittadinanza timorosa e passiva” – passata nell’immaginario collettivo attraverso altri film – che chiede l’aiuto dell’eroe pistolero per liberarsi dall’oppressione del cattivo di turno.
Cercando qualche dettaglio sulle azioni infami dei vari fratelli della banda James-Younger, mi è saltato all’occhio che nello scontro di Northfield i nomi dei cittadini che reagirono si ripetevano quasi senza variazioni; erano sempre quelli! In tutte le versioni i cittadini che vengono citati sono soltanto sei e quelli che effettivamente parrebbero aver sparato furono solo tre.
J. A. Allen, proprietario di un negozio di ferramenta, dette l’allarme e si limitò poi a caricare e mettere a disposizione le armi del negozio. Elias Hobbs ed il giudice Streater furono invece i coraggiosi promotori della sassaiola contro i banditi ormai in fuga.
I tre che effettivamente demolirono la banda furono Elias Stacy che colpì al volto Clel Miller, Manning, altro proprietario di ferramenta, che abbattè il cavallo di Bob Younger, ferì Coleman Younger e uccise Chadwell, distante una settantina di metri.


L’assalto alla First National

Infine, Henry M. Weeler, figlio del farmacista, che uccise Clel Miller e ferì Bob Younger.
Una situazione non dissimile è quella che si verificò nel corso della sparatoria avvenuta a Coffeyville e che mise fine alla banda Dalton. In questo caso, ad una prima analisi sembra che la folla abbia veramente agito in maniera compatta per riuscire a sbaragliare i rapinatori… Di certo, a differenza di Northfield, qui vi furono vittime anche tra i difensori: il cassiere della banca, ad esempio, uscì armato dall’ufficio e fu ferito gravemente; lo sceriffo T. Connelly fu ucciso.
Il protagonista della giornata, però, fu lo stalliere John J. Kloher che affrontò i banditi a viso aperto ed uccise Grat e Bob Dalton.
Nei diversi resoconti viene riportata anche l’uccisione dei bandito Bill Powers (Tom Evans) e Bill Broadwell (Texas Jack) ed infine il ferimento e la cattura di Emmet Dalton, ma non vi sono indicazioni precise su chi effettivamente li colpì, al punto che tutto porterebbe a pensare che siano state le scariche di fucile della folla intervenuta.
Siccome le cronache del tempo erano minuziose nei dettagli, è ben strano che non si riescano a ritrovare i nomi di chi sparò i colpi decisivi o di chi se ne fosse perlomeno vantato.


La reazione della folla o del solito coraggioso?

Ho cercato un pò in giro e ho trovato che il sito americano “Legends of America” indica chiaramente che ad uccidere anche Powers e Broadwell, nonché a ferire Emmet Dalton, fu il già noto J. Kloher!
A quanto sembra la cittadinanza, visto la sorte toccata ai primi due intervenuti, si limitò agli insulti ed a un tentativo, il giorno dopo, di linciare Emmet in prigione (tentativo peraltro sventato), sotto la guida del sempre presente J. Kloher.
Parliamo a questo punto di un’altra rapina sventata. Una rapina un po’ meno famosa, ma simile alle altre nello svolgimento dei fatti.
Nel Settembre del 1893, riportano le cronache del tempo, un gruppo di fuorilegge, i Mc Carty, già noti come aggregati al “Mucchio Selvaggio” di Butch Cassidy, assaltarono la banca di Delta nel Colorado, ma furono messi in fuga ed inseguiti dalla cittadinanza che uccise due di loro, ma si lasciò scappare gli altri che riuscirono a salvare la pelle.
Tutto vero e ben documentato, se non per l’unico particolare che la ?“cittadinanza” era… uno solo! Il tale si chiamava W. Ray Simpson e, neanche a dirlo, era un negoziante di ferramenta.
Le cronache riportano che uscì dal negozio armato di Sharps ed ingaggiò battaglia con i fuorilegge e che nello scontro uccise Bill e Fred Mc Carty, mentre Tom Mc Carty e Matt Warner se la svignavano a gambe levate.


Banditi in fuga a cavallo

Dicono i resoconti giornalistici che tempo dopo Tom, fosse tornato da quelle parti per vendicare i parenti con l’uccisione di Warner… ma quest’ultimo sembra si sia limitato a far consegnare al “vendicatore in pectore” un bersaglio con dieci fori di pallottola in un cerchio grande come mezzo dollaro, seguito dal laconico commento: ?“Da 90 yard!” Non c’era necessità di altro e Tom Mc Carty non fu più visto nei dintorni.
Le cronache del West e numerosi “si dice” riportano anche altri interventi decreti dei “cittadini infuriati” contro rapinatori, senza che però vi siano state sparatorie degne di nota come quelle fin qui citate. Mancano però dettagli utili ad avvalorare il mio ragionamento o a contrastarlo.
Abbiamo invece notizie di altri due casi.
Il primo caso è quello di una rapina a Belle Fourche nel 1897 (North Dakota), in cui i banditi erano capitanati dal noto Harry Alonzo Longabaugh (Sundance Kid). Con lui c’erano i fratelli Logan e altri due ceffi di galera. In questo caso i banditi scapparono dopo la rapina in banca e ci fu la reazione del solo cassiere che, dopo il misfatto, seguì i banditi in strada armato di revolver che però si inceppò al primo colpo. E per fortuna sua quei fuorilegge, al contrario dei missouriani di Jesse James, avevano un buon senso dell’umorismo! Poco dopo i cittadini, organizzata una “posse”, circondarono i banditi in un ranch e li catturarono.
Le uniche perdite della giornata furono un cavallo degli inseguitori ed un orecchio di un vigilante, tale Day che – è inutile quasi sottolineare la buffa circostanza – era il gestore di una ferramenta.
Il secondo caso è un’altra rapina che fu effettuata da Butch Cassidy, Longbaugh e Bill Carver ai danni della banca di Willemucca, nel Nevada.
Anche in questa circostanza si è sempre detto che la cittadinanza insorse contro i banditi, ma in realtà a reagire furono i soli impiegati della banca che, a rapina ormai conclusa, aprirono il fuoco riuscendo, con i loro colpi, a mandare in frantumi le vetrine di un bar vicino. L’esito poco ragguardevole della sparatoria ci fa sorridere e soggiungere che, forse, non vi erano ferramenta nelle vicinanze!


Non sempre ai banditi andava bene…

Di un terzo caso non esistono notizie precise da nessuna parte. E’ una rapina avvenuta nel 1896 a Meeker, nel Colorado, dove sembra che la reazione dei cittadini abbia causato la morte dei tre rapinatori, tali G. Harris, G. Bain e Y. Shirley. Un quarto bandito, un certo J. Rolls, aspettavai complici fuori città e riuscì a fuggire.
In “The Outlaw Trail” di C. Kelly se ne parla in maniera più approfondita.
Sempre alla ricerca di dati, notizie o semplici chiacchiere riguardanti la reazione immediata dei cittadini ai raid dei rapinatori di banche, abbiamo avuto sotto gli occhi le avventure di tutti i fuorilegge e, sì, si parla della reazione dei cittadini, ma gratta gratta, si tratta sempre di pochi individui.
A Northfield i banditi ebbero solo la sfortuna di trovarne tre che reagirono prontamente e con insolita decisione… ed uno di questi era un proprietario di ferramenta!
In uno dei racconti di Albertarelli è descritta sommariamente la rapina tentata ai danni dell’emporio dei fratelli Haslett ad Eureka Springs, nel New Mexico, da tre banditi appartenenti alla banda dei cow-boy. Ebbene, nello scontro che seguì alla rapina due dei fuorilegge, Leonard e Head, vennero uccisi dai due fratelli commercianti e solo Jim Crane salvò per un soffio la pelle con la fuga.
Tempo dopo, in viaggio i due fratelli caddero in un’imboscata tesa loro dai complici degli uccisi e furono assassinati, non prima, però, di mettere fuori combattimento ben cinque aggressori!


A volte i cittadini sparavano addosso ai banditi

A leggere queste notizie viene da pensare che certi bottegai avendo a disposizione (direttamente in negozio) le migliori armi sulla piazza e potendo anche disporre di munizioni in buona quantità, fossero più allenati di chi le cartucce e le armi le doveva comprare… con i pochi soldi che giravano allora! Ma il fatto che fossero spesso i commercianti a reagire alle rapine, potrebbe anche essere collegato all’istinto di salvaguardia dei propri beni, cosa che era ben presente anche tra i banchieri.
Nel 1867 ci fu una rapina alla banca di Savannah, nel Missouri. In quell’occasione cinque banditi rapinarono la banca del Giudice W. McLain senza che nessuno li avesse riconosciuti riconosciuti. Tempo dopo alcuni di loro confessarono la partecipazione alla rapina dichiarando che il loro capo era Jesse James.
Gli eventi, descritti dai testimoni, hanno dell’incredibile. Non appena il giudice si rese conto della rapina, tirò fuori dalla fondina un revolver ed iniziò una sparatoria contro i cinque rapinatori, ex guerriglieri missouriani che a loro volta presero a sparare contro di lui, riuscendo, nello spazio ristretto della banca, a colpire il “povero” giudice al petto, forse di striscio o di rimbalzo, ferendolo in maniera evidentemente non grave, tale comunque da consentirgli di continuare a sparare, inseguendo i banditi fin fuori dal locale e costringendoli alla fuga. Il figlio del giudice, appena iniziata la sparatoria, era corso fuori a dare l’allarme, confidando nel pronto sostegno dei concittadini, ma gli aiuti arrivarono quando ormai i cinque banditi si erano dileguati.
Altro caso di rapina in banca con “reazione della cittadinanza” è quello del 1867 a Richmond, nel Missouri. Anche in questo caso la rapina è opera dei James e, scavando un po’, anche in questo caso la reazione è di una sola persona, sia pure rappresentativa…


Un copione che si ripeteva identico in ogni rapina

L’assalto alla banca fu condotto da ben quattordici ex guerriglieri che all’uscita della banca si trovarono di fronte il sindaco Shaw che, piantato in mezzo alla strada con un fucile e con una temerarietà che sfiorava la follia, ingaggiò battaglia da solo contro il gruppo. Quando il suo cadavere venne esaminato furono trovate sette pallottole.
Grossi fastidi da altri cittadini non ne dovettero avere se, dopo aver rapinato la banca, i banditi si recarono indisturbati alla prigione per tentare di liberare alcuni loro colleghi. Alla prigione ci fu uno scambio a fuoco con il custode e suo figlio che perirono nel corso della sparatoria. I banditi tentarono di forzare le porte del carcere senza successo e se ne andarono.
Infine, nel 1868, abbiamo notizia di una rapina a Russelville, nel Kentucky. In questo caso sette banditi capitanati dai James rapinarono la banca a volto scoperto – ed è la prima volta che Jessie James viene riconosciuto – e nell’aggressione il banchiere viene ferito, ma riesce a fuggire e ad allarmare la cittadinanza; anche in questo caso il racconto parla di una pioggia di fucilate sui banditi in fuga e ci fa pensare a un nugolo di cittadini infuriati che sparano all’unisono. Ma se si prova ad andare a fondo della questione, si riesce a conoscere il nome dell’unico che reagì armato, un certo Owen. I banditi lo uccisero e si allontanarono.

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