Paterson, il primo revolver

A cura di Roberto Carlotti

La storia della rivoltella Paterson è indissolubilmente legata a quello del suo progettista, Samuel Colt. Il giovane Samuel, nonostante fosse un grande appassionato di armi, invece di mettersi a lavorare presso la bottega di un armaiolo preferì passare un adolescenza avventurosa e si imbarco sulla nave Corvo che faceva spola tra New York e Calcutta.
Durante una delle lunghe e tediose traversate oceaniche, Colt ebbe modo di osservare da vicino il sistema di propulsione della nave, costituito da due ruote a pale. Egli pensò che fosse possibile applicare lo stesso sistema ad un revolver e, con l’aiuto di un coltellino, realizzò subito un originale prototipo in legno.
Tornato in America, si rivolse immediatamente ad un prestigioso armaiolo dell’ epoca, Anson Chase, affinché realizzasse il suo prototipo.
Nel 1832, il primo prototipo in metallo è pronto. Il tamburo gira quando si arma il cane, ma bisogna chiuderlo ed aprirlo a mano.
Arriva il grande giorno della grande prima prova. Sicuro di se come al solito, Samuel Colt, scortato da Anson Chase e da uno dei suoi compagni, carica le 5 camere, mette le capsule sui luminelli. A gambe divaricate, il pugno sinistro sull’anca, la pistola nella mano destra, arma lentamente il cane con il pollice.


Le Colt Paterson

Tutti trattengono il fiato. Malgrado la sua volontà Colt non riesce a dissimulare la sua emozione. Il suo indice preme dolcemente sul grilletto. Una sorda esplosione, una grande fiammata arancione, un grido: il prototipo è esploso. Sam non è un ragazzo che si scoraggi facilmente. Insieme ad Anson Chase si tuffa nell’ autopsia del suo defunto prototipo e da inizio alla fabbricazione di un secondo prototipo più perfezionato.


L’apice del cane presenta una fresatura che svolge la funzione di tacca di mira

Per evitare che l’esplosione di una capsula faccia esplodere le altre, questo secondo modello è munito di bocche separate tra loro. In più il Tamburo presenta un apertura ed una chiusura automatica comandate dall’armamento del cane.
Tuttavia si è ancora lontani dalla commercializzazione dell’arma. Per il momento la sua messa a punto costa, ma non frutta.


Le scritte apposte sulla canna di una Paterson

Comunque convinto dalle proprie idee e dall’idea rivoluzionaria di una pistola con sistema a rotazione (a quei tempi non si parlava ancora di Revolver n.d.r.), Samuel Colt non si crucciò per l’iniziale insuccesso e iniziò a cercare un finanziatore che credesse nel suo progetto. Nel frattempo per sbarcare il lunario e trovare nuovi fondi, approfittò, come già aveva fatto in passato con gli abitanti di Ware, dello slancio genuino del buon pubblico Americano per i progressi spettacolari della scienza e della tecnica.
Parte così per un giro di dimostrazioni sugli effetti insoliti dell’ossido nitrico o del “gas esilarante”. Allo scopo di preservare il nome Colt, riservato alla designazione della sua invenzione armiera, si fa chiamare Coult e per farsi dare più importanza agli occhi del pubblico, si fregia del titolo di Dottore. Conoscendo il gusto della massa per l’ esotismo, fa seguire questo titolo da un luogo di origine: Calcutta.
Nel 1835, finalmente, dispone di parecchi prototipi che funzionano in maniera soddisfacente. La registrazione dei suoi brevetti gli è attribuita il giorno della Battaglia di Alamo, il 25 Febbraio 1836, simbolo dell’indipendenza di questo Texas il cui ruolo, non dimentichiamolo, sarà preminente per il successo dei Revolver Colt. Nel frattempo fa depositare anche il suo brevetto in Francia, tramite il Sig. Perpigna di Parigi.


La pistola smontata e pronta al caricamento

L’originalità del brevetto Colt, rispetto alle altre armi a tamburo girante fino allora fabbricate, consiste nelle seguenti tre caratteristiche:
1) La rotazione del tamburo e l’allineamento esatto di una camera con la canna sono ottenuti per mezzo dell’armamento del cane.
2) E’ sempre l’armamento del cane che comanda l’apertura e la chiusura automatica del tamburo.
3) Infine, le bocche sono separate da piccole corazze onde evitare che l’esplosione di una capsula al fulminato si propaghi alle altre.
Da notare quindi che i brevetti non coprivano i singoli componenti ma piuttosto l’idea di “arma a rotazione”, visto che Samuel Colt aveva registrato il montaggio dell’innesco all’apice del tamburo ed il principio di rotazione e di bloccaggio del tamburo stesso.
Nasce finalmente il 5 Marzo 1836 la “Patent Arms Manufacturing Company of Paterson, New Jersey, Colt’s Patent”. Amministratore e socio di maggioranza era Dudley Seldon, cugino di Colt. Un contratto precisava che i brevetti della nuova arma venivano consegnati alla compagnia, ma la proprietà esclusiva di quest’ultimi rimaneva di Colt. Tutti i brevetti sarebbero rimasti di sua proprietà sino allo scoppio della guerra civile, in occasione della quale il Governo dell’Unione li fece decadere d’ufficio dichiarandoli “di interesse nazionale”.
La rivoluzionaria pistola di Colt, inizialmente era destinata all’Esercito. A Washington Colt offre un modello scolpito al Presidente Jackson, nonché sontuosi pranzi in onore di alti ufficiali del posto, con lo scopo di attirarsi le loro buone grazie e allacciare utili relazioni per future forniture. Ma suo cugino Dudley, prudente cittadino della Nuova Inghilterra, ignora l’utilità delle relazioni pubbliche per lo sviluppo commerciale. Ha appena ricevuto il conto da pagare che scrive una lettera furibonda al suo prodigo e giovane cugino Samuel dove chiede spiegazioni a così tanto sperpero.


Armando il cane, appare il grilletto nella parte inferiore del castello

Nel 1837 Colt riesce ad ottenere attenzione ed alcune prove sono effettuate dai servizi dell’Artiglieria. Questi però emettono un parere sfavorevole: nel rapporto si leggerà che il meccanismo dell’arma è troppo complesso, il prezzo troppo elevato.Dunque nulla di fatto.
Samuel rimane indispettito non tanto per l’insuccesso dell’arma nei confronti dell’Esercito, ma perché deve accettare le opinioni del Cugino Dudley. La serie dei banchetti è interrotta.
Questo inconveniente, d’altronde, non intacca la sua fiducia nel revolver. Se i Militari degli Uffici di Washington non ne sono entusiasti, forse sarà più facile convincere quelli che la guerra la fanno sul campo. Egli conosce il Colonnello William S.Hardley, impegnato nella difficile campagna contro i Seminole in Florida. Questo ufficiale è conscio dell’importanza di un’arma a ripetizione. Infatti, la tattica dei Seminole (e non solo) consiste nell’attaccare i soldati Americani appena hanno sparato il colpo del loro moschetto e quindi mentre sono intenti al lungo e delicato ricaricamento del loro fucile. Verranno ordinate solo 50 rivoltelle a 125 dollari cadauna.

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