Guida del cercatore d’oro della California
A cura di Sergio Mura
Con tempestività, lo stesso anno dello scoppiare della febbre dell’oro verso l’El Dorado della California, fu pubblicata a nome Simpson – ma in realtà frutto di elaborazione redazionale dell’editore Joyce & Co. di New York, nel 1848 – questa Guida del cercatore d’oro della California. Sappiamo oggi che la corsa all’oro, del resto avviata da una specie di proclama del Presidente, servì più che alle miriadi di avventurosi che vi parteciparono, ai posteri coloni che trovarono il terreno per la stabile colonizzazione preparato.
E questa guida, più che essere utile strumento agli immigrati, di cui London racconterà l’improba lotta, è una specie di abile dépliant pubblicitario.
«Forse il primo esempio di come si alimenta un mito su scala mondiale»: la definisce Attilio Brilli, che rapidamente racconta, analizzandola, come una nazione allettò, con moderna persuasione, i suoi apripista da tutto il mondo.
Il libretto è un bell’esempio di diario privato ed è ampiamente godibile, purchè non lo si acquisti con l’idea di ritrovarsi tra le mani un vero manuale. Non è così. Il bello è che dalla lettura di questo volumetto si riescono a trarre moltissime informazioni sulla vita della gente di frontiera al tempo della corsa all’oro.
Titolo: Guida del cercatore d’oro della California
Titolo originale: The emigrant’s guide to the gold mines
Autore: Henry I. Simpson
Curatore: A. Brilli
Traduttore: P. Sestini
Editore: Sellerio Editore Palermo
Collana: Il divano
Anno: 1993
Pagine: 140
Formato: Brossura
Prezzo: € 7,00