E Carlo Di Rudio incrociò la pista dei Nez Perce…

A cura di Cesare Bracchi

Carlo Di Rudio
I Nez Perce entrarono nel Parco di Yellowstone il 22 agosto del 1877, reduci dalla battaglia di Big Hole, ormai consapevoli che i loro tradizionali alleati, i Corvi, non avevano nessuna intenzione di offrire loro l’aiuto sperato. Al contrario, molti di loro prestavano stabilmente servizio come scout dell’esercito.
A tenere d’occhio i Nasi Forati nella zona del fiume Musselshell fu inviato il Ten. Doane del 2° Cavalleria, un bravo ufficiale che non apparteneva alla folta schiera di fannulloni e ubriaconi che popolava anche i ranghi elevati dell’esercito.
Doane, per questo incarico, chiese il supporto di una compagnia di cavalleria. All’appello rispose una nostra vecchia conoscenza: il Ten. Carlo Di Rudio, reduce dall’incredibile avventura vissuta a Little Bighorn solo l’anno prima. Leggi il resto

Gli Sheepeater, nel cuore delle Montagne Rocciose

A cura di Giampaolo Galli e Armando Morganti

Il Greater Yellowstone è un immenso ecosistema che abbraccia il Wyoming nordoccidentale, parte del Montana sud-occidentale e l’Idaho orientale.
Questo vasta zona lambiva  un tempo le terre di molte popolazioni  storiche tra cui i Crow, i Piedi Neri e le bande shoshone-bannock, ma molte altre tribù come i Nasi Forati, i Kootenay  o le Teste Piatte andavano e venivano attraverso il selvaggio territorio di Yellowstone, considerato da sempre zona di caccia temporanea o di passaggio. Per molto tempo si è creduto che la zona del parco di  Yellowstone non avesse mai attirato gli indiani in modo particolare. Si argomentò questa tesi  supponendo che l’area in questione fosse troppo fredda (l’altezza media oscilla attorno ai 2000 metri e gli inverni sono rigidissimi), o che vi fosse da parte degli indiani una certa riluttanza all’insediamento permanente causata dalla presenza dei geyser, e dal misterioso terrore che questi  emanavano. Leggi il resto