La Colt Single Action di Bill Tilghman

A cura di Omar Vicari

La Colt di Bill Tilghman
La “Colt Single Action Army” è probabilmente la pistola di maggior successo mai uscita da una fabbrica di armi. Stacanovista della frontiera, semplice, robusta e affidabile oltre misura, la Colt Single Action fu prodotta per la prima volta nell’ottobre 1873 e chiamata “The New Model Army Metallic Cartrige Revolving Pistol “. L’arma entrerà nella storia con i nomi di “Peacemaker”, “Single Action Army” o “Single Action Frontier”. Ovviamente il meccanismo di sparo del revolver è, come suggerisce il nome, a singola azione. Con questo s’intende che per sparare, il revolver deve essere armato. In altre parole, prima di premere il grilletto che farà partire il colpo, bisogna che sia sollevato il cane. L’azione del sollevamento del cane, oltre ad armare la pistola, permette al cilindro di ruotare ponendo in tal modo la camera di scoppio successiva in linea con lo spillo del cane.
Il cilindro, diversamente dai moderni revolver, non esce fuori dal castello dell’arma per il caricamento delle cartucce.
La Single Action Army, infatti, il cui cilindro è fisso, presenta a lato un piccolo cancelletto spostabile che permette il caricamento delle cartucce nelle varie camere di scoppio.
Sotto la canna, il movimento dell’estrattore permetterà l’espulsione delle cartucce già esplose.
Con il cane sollevato nella posizione intermedia, il cilindro può ruotare liberamente e le varie camere di scoppio possono così essere ricaricate spostando il cancelletto.
Bill Tilghman in età avanzata
Il cane deve riposare sempre su una camera di scoppio vuota, poiché, se così non fosse, anche un piccolo colpo su di esso potrebbe provocare l’esplosione dell’eventuale cartuccia.
Ci sono dozzine, se non centinaia di storie di Colt Single Action cadute accidentalmente dalle quali sono partiti dei colpi con risultati spesso fatali. La precauzione di lasciare una camera vuota nel cilindro era la norma nel west, almeno per i veri pistoleri.
Strano a dirsi, molti gunfighters, soldati oppure cowboys usavano la canna vuota della colt per riporvi un biglietto arrotolato da 10 o 20 dollari a cui ricorrere in circostanze di magra.
I primi modelli della Colt Single Action furono prodotti con lunghezze della canna pari a 7- 1/2 e 5-1/2 pollici. Presto fu messa sul mercato anche il modello con la canna pari a 4-3/4 pollici, forse l’arma più diffusa tra gli uomini del west.
Bat Masterson, per esempio, in una lettera spedita nel 1885, raccomandò espressamente alla fabbrica Colt che gli fossero spedite due Single Action con la lunghezza della canna pari a 4-3/4 pollici. Entrambe le pistole erano placcate in nichel e una di quelle fa ora parte della collezione di Mr. Richard P. Mellon.
I primi modelli delle Colt SA furono costruiti per ospitare cartucce calibro.45 Long Colt. Questo tipo di cartuccia aveva un proiettile di 250 grani (1 grano: 0,0648 grammi) spinto da una quantità variabile di 30 o 40 grani di polvere nera (la polvere senza fumo si userà solo attorno al 1900).


Bill Tilghman in azione

Con una tale carica il proiettile poteva raggiungere una velocità di 900 piedi al secondo.
Dopo l’introduzione del winchester modello 1873 che usava cartucce metalliche calibro .44-40, la fabbrica Colt si uniformò e produsse migliaia di Single Action in quel calibro. Per la prima volta nella storia delle armi, una persona poteva girare armato con un fucile e una pistola col vantaggio di usare cartucce dello stesso calibro. I revolver della Colt furono prodotti anche in calibri diversi dal .32-20 sino al .476 Eley.
Il calibro .38-40, quello della Single Action di Bill Tilghman, aveva performance balistiche simili a quelle di una moderna cartuccia .40 Smith & Wesson. Lo storico ed esperto di armi Mike Venturino paragona la Colt SA con la moderna Glock notando che entrambe le armi sono prodotte in calibri diversi, semplici, facili nell’uso, accurate e più di tutto affidabili.
Come la Glock è il revolver della maggior parte dei poliziotti del 21° secolo, la Peacemaker lo è stata per la maggior parte degli uomini del west dell’ultimo quarto del secolo diciannovesimo.
La Colt SA è stata l’arbitro di tutte le situazioni drammatiche del vecchio west, dai duelli, agli alterchi nei saloon sino agli scontri della cavalleria americana con gli indiani.
I “Rough Riders” al comando di Teddy Roosevelt nella guerra Ispano-Americana, preferirono usare la loro Peacemaker quando, durante l’attacco alla collina, il contatto tra loro rendeva difficile l’uso dei fucili Krag. Il generale George Patton uccise i suoi primi due uomini con la sua Colt SA durante uno scontro con i rivoluzionari di Pancho Villa. Lo stesso Patton, durante la seconda guerra mondiale, avrebbe usato ancora una Colt SA finemente intarsiata e col manico d’avorio.


Bill Tilghman, Heck Thomas e Chris Madsen, i guardiani del giudice Parker.

Le Colt SA in dotazione al generale Custer e alle sue truppe usate nella famosa battaglia al Little Big Horn, esistono ancora e si crede siano gelosamente conservate in qualche collezione privata nella riserva di Pine Ridge, reliquie di un trionfo in un tempo di tragedie.

Near Pawnee, Oklahoma, agosto 1895

Era quasi mezzogiorno quando le forze di polizia arrivarono alla baracca di legno che stavano cercando. Avevano attraversato stretti canyons, dove l’olezzo del mais macerato misto all’odore del whiskey si spargeva nell’aria. Gli uomini si trovavano a una settimana di cavallo da Fort Smith (Arkansas). La zona circostante era ostile, abitata da poche famiglie con i bambini istruiti a segnalare eventuali presenze estranee.
La taglia sulla testa di Bill Doolin per gli assalti ai treni e alle banche era di 5000 dollari e Doolin era lì da qualche parte assieme a Bitter Creek Newcomb, Red Buck Waightman e Dynamite Dick Clifton, l’intera banda che si nascondeva dopo il sanguinoso scontro a Ingalls (Oklahoma).
I marshals Bill Tilghman e Steve Burke erano lì per catturare un paio di elementi della banda Doolin, Cattle Annie e Little Britches, due ingenue ragazze in cerca di avventure ed emozioni più grandi di loro.
Cattle Annie, al secolo Annie McDougal, aveva solo diciassette anni. Scappata dalla fattoria paterna le era stata affibbiata quel nomignolo a causa dei continui furti di bestiame. In quanto a Little Britches, il cui nome era Jennie Metcalf, era una ragazza di soli quindici anni anche lei fuggita da casa dopo aver fatto conoscenza a un ballo di paese con alcuni svaligiatori di treni.
Cattle Annie e Lil Britches
Era minuta, ma sicuramente feroce e abile nell’uso della pistola. Arrestata una volta da Frank Canton per spaccio di whiskey agli indiani, Little Britches era fuggita col cavallo dello stesso Canton.
Bill Tilghman aveva acciuffato molti fuorilegge nella sua carriera in circostanze drammatiche, ma non per questo si aspettava, assieme a Steve Burke, di prendere le due ragazze dopo una sparatoria.
I due erano lontani appena un centinaio di yards dalla casa quando improvvisamente Little Britches uscì e correndo a perdifiato saltò sul proprio cavallo. La ragazza galoppò veloce nella direzione nella quale Tilghman pensò ci fossero Doolin e gli altri elementi della banda.
Il marshal spronò il proprio cavallo e si dette all’inseguimento della ragazza. Nel frattempo, Cattle Annie, rimasta all’interno della baracca, avvertita la presenza del secondo marshal, si sporse dalla finestra con un fucile in mano. Strisciando sotto il davanzale, Steve Burke, la afferrò strettamente e nella dinamica dell’azione cadde assieme alla ragazza. Cattle Annie, avvinghiata all’uomo, cercò di graffiarlo in viso ma Burke riuscì a immobilizzarla e a strapparle il fucile.
Tilghman intanto continuava a inseguire Little Britches. Con sua sorpresa, la ragazza si girò sulla sella ed estratta la pistola, cominciò a sparare nella sua direzione. Con i proiettili che gli fischiavano intorno, Tilghman rallentò un attimo pensando alla cosa migliore da fare. Naturalmente non c’era modo di presentare un regolare mandato di cattura alla ragazza, ma allo stesso tempo non voleva accettare l’idea di uno scontro con Little Britches. La ragazza però stava guadagnando terreno e allora a malincuore Tilghman afferrò il winchester e con un solo colpo uccise il cavallo che stramazzò in avanti trascinando la ragazza nella caduta. Little Britches si ritrovò immobilizzata con la gamba sotto il peso del cavallo e per di più disarmata con la pistola finita a qualche metro dalla sua portata. Tilghman smontò da cavallo, afferrò la pistola e la scaricò accompagnato dagli improperi della ragazza. Fatto questo Tilghman si chinò su di lei aiutandola a liberarla dall’ingombro del cavallo. Little Britches ne approfittò per gettare della terra negli occhi del marshal ma Tilghman dopo una breve collutazione ebbe ragione della ragazza.
Annie Mc Dougal e Jennie Metcalf furono spedite a Framingham (Massachusetts) presso il riformatorio locale, dove furono trattenute solo per alcuni mesi.
Quale sia stato il destino delle due ragazze, rimane un mistero. Ci sono molte storie in proposito.
Dopo il rilascio dal riformatorio di Framingham sembra che Cattle Annie sia andata a vivere a New York dove sarebbe poi morta per tubercolosi presso il Bellevue Hospital. Un’altra storia è quella secondo la quale Cattle Annie sia tornata in Oklahoma dove si sia sposata una volta e poi di nuovo e dove sarebbe morta nel 1978 quasi centenaria.
Per quanto riguarda Little Britches, dopo il riformatorio, pare sia tornata dai suoi genitori a Sinnett in Oklahoma, ma gli anni successivi sono avvolti nel mistero. Alcune storie raccontano che si sia sposata e che abbia vissuto una vita esemplare a Tulsa (Oklahoma), ma niente di quelle storie sono suffragate da documenti certi.

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