La Grande Inondazione del 1862

A cura di Angelo D’Ambra

Una grande vallata sorge nel cuore della California settentrionale. E’ il frutto di migliaia di anni di inondazioni di quei vasti corsi d’acqua che sfocian tutti nella baia di San Francisco. L’ultima che la storia ricordi risale al 1862 ed è finita sui libri come “la Grande Inondazione”.
In effetti si trattò della più imponente inondazione mai registrata nella storia dello stato, ma anche l’intero Southwest. Investì queste terre dal dicembre del 1861 al gennaio del 1862, travolgendo città e campi, lasciando centinaia di villaggi sommersi dall’acqua fino ai mesi estivi del 1862. Addirittura creò un vero e proprio lago nel Nord California, lungo trecento miglia e largo venti.
Tutto scaturì da un inverno freddo, caratterizzato da forti nevicate, seguito da un’ondata di calore che si tradusse in quattro violente tempeste tropicali che fecero sciogliere le nevi e generarono le inondazioni.
I nativi americani, già nel dicembre, avevano capito quanto sarebbe accaduto e lasciarono le valli per spostarsi su terreni più elevati. I bianchi, invece, persistevano nella loro idea di vivere in città lungo il corso dei fiumi, fu così che si contò un numero inestimabile di vittime.
Intere foreste furono abbattute, la base militare di Fort Ter-Waw fu spazzata via, le città minerarie furono completamente sommerse, i ponti sui fiumi furono distrutti, Sacramento andò completamente sott’acqua, sepolta dall’omonimo fiume e dall’American River. Leland Stanford, il neoeletto governatore, remò con una barca per le strade fino al Municipio, dove fu ufficialmente proclamato.

William Brewer della California Division of Mines and Geology scrisse: “Quasi tutte le case e le fattorie di questa immensa regione sono scomparse. L’America non ha mai visto una tale desolazione causata da un diluvio”.
Era uno scenario mortale, una mega alluvione. Anche le case in mattoni di adobe furono sciolte in cumuli fangosi. La legislatura statale fu costretta a trasferirsi temporaneamente da Sacramento a San Francisco. Città, fattorie e ranch furono praticamente cancellati dalle mappe. Si stima che circa 200.000 degli 800.000 bovini dello stato siano annegati.
Anche le contee della California meridionale furono gravemente danneggiate dalle inondazioni, ma la scarsa popolazione della regione risparmiò l’area dalla completa devastazione subita invece al Nord.
Il Los Angeles Star Newspaper riferì dei danni nella Valle di San Bernardino: “Grandi campi di grano lussureggiante e splendidi pascoli, insieme alle recinzioni, sono stati completamente spazzati via, lasciando solo alti banchi di sabbia, legni e altri sedimenti a segnare la loro precedente esistenza. Agua Mansa, un insediamento un tempo bello e fiorente, è stato completamente distrutto – non è rimasto un solo residuo di qualcosa che denoti che un posto del genere sia mai esistito”.
Praticamente ogni mulino, traghetto e ponte furono spazzati via, i raccolti andarono persi, grano e farina sparirono, decine di migliaia di bovini morirono trascinati dalla corrente, ma questo fenomeno investì anche altri stati. La neve accumulata quell’inverno sulla Catena delle Cascate si sciolse facendo crescere le acque del Willamette e degli altri torrenti. Nuove piogge intense generarono incredibili straripamenti. E così in Oregon furono allagate Salem, Oregon City, Milwaukie e Albany. Linn City fu completamente distrutta e non fu ricostruita, come pure Champoeg e Orleans.

Le esondazioni del Columbia River e del Boise spazzarono via, in Idaho, il percorso originale dell’Oregon Trail. In Nevada città come Aurora, coi loro mattoni di adobe, crollarono tasformandosi in fango e in Arizona, lo straripamento del Colorado e del Gila cancellarono dalla faccia della terra Jaeger City e Colorado City. Fort Yuma divenne un’isola nel mezzo del Colorado.
In Utah lo straripamento dei fiumi Virgin e Santa Clara, generarono danni e distruzione. Insediamenti come Fort Clara furono spazzati via e i sopravvissuti fondarono la moderna città di Santa Clara. Parimenti, i sopravvissuti delle alluvioni di Adventure e Northup fondarono Springdale e Rockville.
Queste alluvioni ostacolarono anche le operazioni della Guerra Civile. La California Colum, infatti, nel tentativo di tagliare l’esercito confederato del New Mexico in ritirata, si ritrovò bloccata dallo straripamento del Rio Grande. Il tenente colonnello Edward E. Eyre, First California Volunteer Cavalry, provò a risalirlo, ma nel frattempo i confederati erano arrivati in Texas.

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