Il maggiore Robert Simpson Neighbors

A cura di Angelo D’Ambra

Un ritratto del maggiore Robert Simpson Neighbors
Motivo di grande preoccupazione per funzionari governativi ed imprenditori texani fu la necessità di stabilire un agevole e sicuro collegamento per carri tra San Antonio ed El Paso. C’era un disperato bisogno di collegare questi due fiorenti centri commerciali divisi però da circa seicento miglia popolate dai Comanche.
Diverse furono le spedizioni inviate ad individuare un percorso e tracciare mappe. Nel 1848 c’era stata quella del colonnello John C. Hays dei Texas Rangers e l’anno dopo quella dei tenenti William Henry Chase Whiting e William F. Smith del Corpo degli ingegneri dell’esercito degli Stati Uniti.
Quando quest’ultima ancora doveva rientrare, una nuova spedizione prese il via. Quella affidata al maggiore Robert S. Neighbors.
Il maggiore partì da San Antonio, passò attraverso Austin e si fermò il Trading Post di Torrey, sul Tahuacano Creek, vicino all’odierna Waco. Da qui ripartì il 23 marzo, affiancato dagli scout bianchi John S. (Rip) Ford, Daniel C. Sullivan, Alpheus D. Neal e James Shaw e da quattro indiani il delaware John Harry, gli shawnees Joe Ellis e Tom Coshatee ed il choctaw Patrick Goin. Per qualche tempo furono del gruppo anche Buffalo Hump, un vecchio capo comanche che aveva condotto incursioni in tutta la regione, suo cugino Lupo giallo e Santa Anna. La spedizione si mosse a nord-est, lungo la riva orientale del fiume Leon. Il due aprilee attraversò il fiume Colorado, giungendo all’accampamento di Sanaco. Fu qui che Buffalo Hump, timoroso di portarsi il nemico in casa, ruppe il contratto e lasciò la spedizione.


Buffalo Hump e la sua famiglia

Fu rimpiazzato da un altro comanche, Guadaloupe, che si assunse la guida della spedizione sino a El Paso. Lasciando il Colorado con la loro nuova guida il 5 aprile 1849, la spedizione si spostò sempre verso ovest sino ad attraversare il fiume Pecos, ad Horsehead Crossing, il 17 del mese. Si inoltrò nelle Davis Mountains ed il 25 aprile raggiunse il Rio Grande. Un miglio prima si erano imbattuti in tracce di cavalli ferrati e non ebbero dubbi nel ritenerli segni lasciati dalla spedizione di Whiting e Smith. La spedizione Neighbors proseguì verso El Paso e vi arrivò il 2 maggio. Considerando le ultime cento miglia troppo difficili per dei carri, gli uomini di Neighbors presero una rotta di ritorno diversa, più a nord, precedentemente utilizzata dall’esercito messicano. Partirono da San Elizario il 6 maggio 1849, attraverso Hueco Tanks, Ojo del Alamo e le Guadalupe Mountains. A guidarli c’era un messicano, il señor Zambrano ed il 2 giugno erano già di ritorno a San Antonio. Neighbors riferì che tale percorso poteva essere affrontato dai carri e che proseguiva per Fredericksburg e infine per San Antonio, solo otto giorni dopo Whiting. A conti fatti, all’andata aveva impiegato ventitre giorni, ma era riuscito a tornare in soli ventuno mutando percorso.
Neighbors era nato a Charlotte County, in Virginia, il 3 novembre 1815. Da ufficiale dell’esercito della Repubblica del Texas, membro della compagnia di volontari di John C. Hays, era stato fatto prigioniero dal generale messicano Adrián Woll a San Antonio, nel 1842. Rilasciato due anni dopo era diventato agente indiano del Texas con l’obbiettivo di tenere sotto controllo Apache, Tonkawa e Comanche, maturando così una serie di esperienze dure, ma anche una grande capacità di confronto con le tribù indiane che gli resero familiare l’aspra vita di frontiera.


Robert Neighbors e sua moglie Emily Ann

Nel 1845 incontrò il capo Comanche Old Owl, che irruppe nel campo dei Tonkawa esigendo cavalli e vergini. I Tonkawa obbedirono, poi gli presentarono Neighbors ed Old Owl come prima cosa si complimentò con lui per il suo bel cappotto blu. Neighbors, capendo il senso di quel complimento, glielo offrì. Altri guerrieri ammirarono allora i suoi pantaloni, i suoi stivali, i suoi vestiti e presto Neighbors restò solo in camicia. Old Owl ne rise e gli disse che sebbene la maggior parte dei bianchi lo irritasse, per lui provava stima e lo invitò a fargli compagnia in una spedizione di guerra in Messico, circostanza in cui la presenza di N Neighbors garantì ai comanche grandi quantità di carne di manzo dai ranch della zona. Neighbors lasciò un’impressione indelebile in Old Owl che più tardi volle adottarlo nella sua tribù. Fu oltretutto l’unico funzionario della Repubblica del Texas ad aver mai cavalcato in una spedizione di guerra comanche.
Quando, all’inizio del 1849, il maggiore generale William J. Worth, comandante dell’ottavo dipartimento militare dell’esercito statunitense, fu incaricato dal segretario alla guerra William L. Marcy di esplorare una rotta per carri verso El Paso, Robert Simpson Neighbors era di fatto l’unico uomo in Texas che poteva cavalcare tranquillamente in quelle terre di comanche bellicosi. Il percorso che tracciò divenne noto come “Northern route” e fu usato dalla Overland Stage Company e dalle moderne autostrade.
Fort Belknap
Ciò non significa che Neighbors visse nella gloria, anzi, democratico, perse il suo incarico di agente indiano alla vittoria dei Whig nel settembre 1849. Più tardi, in seguito all’elezione di Franklin Pierce nel 1853, fu nominato supervisore del servizio indiano in Texas e fu allora che iniziò a farsi odiare da parecchi texani. Si impegnò profondamente nella difesa delle riserve contrastando sia i comanche in armi sia la reazione dei bianchi. Per prevenire discordie si decise a far spostare tutti gli indiani nel Territorio Indiano e fu un piccolo successo perché quattro compagnie di truppe sotto il maggiore George H. Thomas, riuscirono a spostare 1420 indiani, senza perdita di vite umane. Al ritorno da questo viaggio, però, a Fort Belknap, un tale di nome Edward Cornett, irritato dall’atteggiamento conciliante di Neighbors con gli indiani, gli sparò alle spalle e lo uccise.

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