I trapper contro gli Arikara

A cura di Angelo D’Ambra

L’attacco ai trapper
Nella storia del commercio delle pellicce un posto di riguardo spetta a due veterani della guerra del 1812. il generale William Ashley e il maggiore Andrew Henry. Insieme, a St. Louis, nel 1822, fecero pubblicare uno strano annuncio sulla “Missouri Gazette”. Cercavano cercavano “cento giovani intraprendenti” per esplorare le Montagne Rocciose e cacciare castori. Il sovrintendente degli affari indiani, nientedimeno che William Clark, aveva concesso loro la licenza per commerciare con i nativi americani nell’Alto Missouri e li incoraggiava attivamente a competere con il potente commercio di pellicce britannico.
A differenza dei commercianti di pellicce che lo avevano preceduto, Ashley volle fare a meno dei nativi e destinare alla caccia un gruppo di bianchi. Per prima cosa però dovette esplorare il territorio e capire dove sarebbe stato più proficuo piazzare trappole per castori e lontre. Jedediah Smith si fece assumere e salì a bordo della Enterprize. La nave affondò dopo tre settimane e il viaggio continuò con un’altra imbarcazione sino a Fort Henry alla foce del fiume Yellowstone. Questo forte era appena stato costruito dal maggiore Henry e dagli uomini che aveva lì guidato in precedenza. Con lui ed un altro piccolo contingente di uomini, Smith proseguì sino alla foce del fiume Musselshell, nel Montana centrale, trascorrendovi l’inverno.


Guerrieri Arikara

Di lì a poco a Smith fu ordinato di tornare indietro, lungo il Missouri, fino al Grand River per invitare Ashley a comprare cavalli dagli arikara. Tutto andò come previsto: Ashley e Smith si incontrarono al villaggio degli arikara il 30 maggio del 1823, negoziarono uno scambio per diversi cavalli e duecento pelli di bufalo.
Quella tribù però era bellicosa, guardava con rabbia i cacciatori bianchi che li stavano spodestando come fornitori di pellicce e, in più, erano stati irritati dall’intervento dei trapper, qualche settimana prima, in difesa di guerrieri Sioux coi loro stavano dando la caccia. Ashley lo sapeva e progettò di partire prima possibile, ma il tempo lo costrinse a rallentare i movimenti e, prima che potessero mettersi sulla strada del ritorno, gli arikara li attaccarono.
Erano in seicento, armati di moschetti, archi e frecce. Dodici uomini di Ashley furono uccisi, altri furono feriti, e tra questi il celebre Hugh Glass.
Fu forse il più importante scontro tra indiani e trapper.


Il resoconto della battaglia scritto da Hugh Glass

I sopravvissuti fuggirono a valle e fortunatamente non furono inseguiti. Smith fu scelto per tornare a Fort Henry e dare informazioni sull’attacco subito, invece Ashley e il resto del gruppo tornarono indietro lungo il fiume chiedendo infine l’aiuto del colonnello Henry Leavenworth, comandante di Fort Atkinson. In agosto, Leavenworth inviò i suoi soldati, sessanta della Missouri Fur Company, un certo numero di guerrieri lakota e ottanta uomini di Ashley, un gruppo dei quali era stato posto sotto i comandi di Smith, per l’occasione fatto capitano, per sottomettere gli arikara. Riuscirono a piegarli alla pace.

Per i Commenti è possibile usare il nostro forum