Ganado Mucho, Navajo Naat’aáni

A cura di Marco Aurilio

Un bel ritratto di Ganado Mucho
Per i navajos era “Totshoni Hastiin” in riferimento al clan di appartenenza Totshoni, Big Water Clan, da giovane era chiamato “Parla con la lingua” o “Biascicante”. Nato circa nel 1809, più piccolo di statura rispetto alla media navajo, lui ed il fratello Hastiin Haskè (Uomo Arrabbiato) sembra avessero antenati Hopi da parte della madre. Da giovane insieme al suo stretto amico Manuelito mostrò grandi capacità in battaglia, tanto che quando nel 1837 i navajos devastarono il pueblo di Oraibi si distinse tra i guerrieri presenti.
Verso la fine degli anni cinquanta era però un affermato leader di pace dell’area che oggi porta il suo nome e molti trattati sottoscritti dalla tribù portano la sua firma. In seguito alla campagna militare del Colonnello Miles del 1858, il 20 Novembre firmò l’armistizio di Laguna Negra ed il giorno di Natale dello stesso anno siglò con altri 14 capi il trattato definitivo. Gli indiani si dissero disponibili a risarcire i coloni delle razzie effettuate dalla metà di Agosto dello stesso anno, ma in realtà non restituirono nulla e continuarono a saccheggiare gli insediamenti sul Rio Grande.


Ganado Mucho con Much Cattle e Mariana

In un nuovo incontro con i militari Ganado Mucho ascoltò le richieste di restituzioni di beni equivalenti a 14.000 dollari ma rispose che non intendeva restituire loro nulla, avendo anche la sua tribù subito furti mai risarciti. La sua inclinazione a conservare rapporti pacifici la si nota quando in risposta a torti o provocazioni, cercava sempre di evitare l’uso delle armi pur assumendo però posizioni molto decise. Alla fine del 1859 l’agente Kendrick incontrò un membro della sua banda sulla strada per Santa Fè armato con un fucile dell’esercito e gli intimò di riconsegnarlo ai militari. Tornato da Santa Fè, Kendrick apprese che l’indiano aveva riconsegnato il fucile ma solo dopo aver chiesto una ricompensa, causando così l’ira del Maggiore Shepard che lo fece frustare. A seguito di ciò Ganado Mucho si lamentò duramente con Kendrick che a sua volta espose la questione al sovrintendente Collins: “questi comportamenti rovinano i rapporti e la fiducia con gli indiani. Ganado Mucho è uno degli amici più fedeli dell’intera tribù”. Dopo poco tempo Manuelito e Huero sferrarono il primo attacco a Fort Defiance, il 7 Gennaio 1860, ma la guarnigione era stata allertata da Agua Chiquito e Juanico, altri due capi favorevoli alla pace. Lo stesso Agua Chiquito il giorno dopo si recò al Forte per parlare con Kandrick ma il Maggiore Sheperd gli intimò di andarsene e gli fece sparare contro dai soldati, senza colpirlo. Kendrick riassunse la situazione riguardo Ganado Mucho e gli altri capi favorevoli alla pace: “La loro fiducia nelle buone intenzioni degli americani è stata totalmente distrutta e se anche non combatteranno essi stessi, di certo non collaboreranno più.


Ancora una vecchia foto con Ganado Mucho

Ci vorrà molto tempo per ottenere di nuovo la loro fiducia”.
Dopo che nel 1859 si svolse uno degli ultimi “naachid” (un consiglio tra i capi della tribù favorevoli alla pace e quelli favorevoli alla guerra) con la vittoria della fazione guidata dai capi favorevoli alla guerra, Ganado Mucho decise di non partecipare alle loro azioni. Restituì beni e prigionieri a Fort Defiance, con la speranza di evitare il conflitto. Nel Dicembre 1860 il Maggiore Canby lo indicò come uno dei 14 capi della tribù, indicandolo come “un capo di terzo rango”. Nell’Agosto del 1861 risulta invece inquadrato come “capo di primo rango”.

Bosque Redondo

Durante la campagna militare di Carson, Gando Mucho si mosse rapidamente con tutte le sue enormi proprietà. Non si sa di preciso dove trovò rifugio ma sembra che si diresse a nord verso il fiume San Juan, anche se successivamente percorse una strada per Bosque Redondo muovendosi dai monti Escudilla a sud. Il 3 Giugno 1865, un suo figlio di nome Ganado Blanco che già si trovava a Bosque, fuggì. Il maggiore Brady da Fort Stanton, con 80 uomini e 14 civili li inseguì, ricevendo anche l’aiuto del Tenente Walsh. Nel frattempo però un gruppo di mescaleros si era unito ai navajos. I fuggitivi costrinsero Brady a percorrere 463 miglia in 20 giorni, ma alla fine il Maggiore li localizzò sui monti San Andreas ed il 1 Luglio sistemò le truppe in modo da attaccare i fianchi dell’accampamento. Poco prima di attaccare furono però avvistati da una vedetta mescalero, che lanciò l’allarme. L’apache fu ucciso ma la sorpresa fallì.
I navajo ed i mescalero si sparpagliarono in varie direzioni. Nello scontro sia militari che gli indiani subirono varie perdite. Viene comunque registrata un’altra fuga di Ganado Blanco il 14 Luglio seguente, insieme a Barbonctio e 500 persone. I Capitani Fritz e Fox li intercettarono e li riportarono indietro. Secondo altre versioni Ganado Blanco fu ucciso in uno scontro sui monti Chuska, sempre nel tentativo di riportarlo indietro.
Ganado Mucho non fu mai catturato, si consegnò spontaneamente nel 1866, con l’intento di aiutare il suo affamato popolo sulle rive del Pecos, donando il suo bestiame. Durante la marcia verso Bosque, mentre lui era in retroguardia con il bestiame, alcuni soldati cercarono di violentare una sua figlia ed alcuni neomessicani rapirono altre due sue figlie. Le sventure per la famiglia del capo non erano finite. Pochi giorni dopo il loro arrivo un suo figlio rimase ucciso in un attacco comanche, il capo si espresse così con il sovraintendente Norton:” sono contento di essere qui, ma ho perso uno dei miei figli e mi sento davvero male. Come possiamo difenderci se i nostri nemici sono armati e noi no. Vogliamo tornare nel nostro paese. La terra qui non è buona”.
Il 25 Luglio dello stesso anno, fu registrato la resa di un altro suo figlio. Il Capitano Butler lo identificò come “Many Horses”, il figlio maggiore del capo, nato intorno al 1838, scrive Butler: “a giudicare dalle briglie d’argento e altri oggetti preziosi è qualcuno degno di nota nella tribù. Dice di essere il figlio di Tosthoni, il “Capo della Grande Acqua”. Il “Capo della Grande Acqua” è giunto a Fort Sumner dalla sierra Escudilla, prima era ricco, ora non più. Ha visto Manuelito recentemente e afferma che è ferito. Sono stati fatti sforzi per indurlo a non arrendersi (riferito a Many Horses) ma non lo hanno dissuaso dalla sua intenzione”.


“Many Horses”, potrebbe trattarsi del figlio di Ganado Mucho

Sempre nello stesso anno due figli di Ganado Mucho probabilmente lo stesso Many Horses e Beshhligai (“Fabbro che lavora l’argento”) furono inviati “oltre i villaggi degli Hopi” a convincere alcune bande ad arrendersi. Riuscirono nel loro intento ed a Dicembre condussero 211 persone a Fort Wingate. Il 9 Luglio 1867 alcuni navajos ancora in libertà guidati da Bighaani nez attaccarono i soldati a Bosque Redondo, uccidendo 5 soldati e ferendone 4. Ganado Mucho parlò ai militari in difesa dei navajos affermando che i militari avevano tolto loro dei cavalli e che avevano sparato per primi e chiese di dimenticare l’accaduto.
A settembre, mentre lui e Barboncito erano a Santa Fè, per incontrare il sovraintendente Norton, i comanche attaccarono di nuovo Bosque Redondo, “montando splendidi cavalli e armati con fucili”. Il Tenente Mc Donald descrisse lo scontro:” Ho informato i navajos che avranno aiuto ed ho espresso la mia ammirazione per l’audacia ed il coraggio dimostrato. Da cresta a cresta per circa 16 miglia hanno pressato il nemico, nonostante fossero a piedi, per ritirarsi solo quando i comanche sono diventati troppo superiori di numero”. L’aiuto dei soldati non arrivò e per i navajos, male armati e con pochissime munizioni si poteva mettere male, invece riuscirono comunque ad uscirne vittoriosi, conclude McDonald .” scalpi e cavalli dei comanche sono stati accumulati come prova di questa prodezza “all’antica”, avevano davvero poche armi. A meno che non li si rifornisca di armi e munizioni, dubito fortemente che si riesca a tenerli qui”.
I navajos anche ebbero varie perdite e alcuni loro cavalli furono rubati. Questo episodio causò la decisione di Ganado Mucho di fuggire dalla riserva. Lui e Manuelito fuggirono, unendo le loro bande, per un totale di 350 persone. Il Maggiore Tarlton li inseguì, ma a Salt Creek incontrò invece la banda del navajo Muerto de Hambre con 150 persone che si era unito ai due fuggitivi, ma che ora aveva deciso di tornare indietro. Con lui c’era la famiglia di Ganado Mucho ma non lui. Tarlton apprese da Muerto De Hambre che i due più noti capi si erano diretti verso i monti Gallina. Dopo averli inseguiti inutilmente per alcuni giorni, Tarlton tornò a Bosque Redondo, per scoprire che i due erano tornati li prima di lui.


Barbas Huero

Dopo aver firmato il trattato che riportò i navajos nei loro territori, il capo assunse un importante ruolo di leadership, l’agente Arny scrisse che aveva sotto il suo controllo tra i 1500-2000 persone. Nell’Agosto del 1872 il Generale Howard condusse un incontro di pace fra apache e navajos a Fort Wingate il 4 Agosto 1872. Parteciparono un centinaio di navajos e i rappresentanti degli apaches. Ganado Mucho ebbe un ruolo di primo piano. L’incontro iniziò con le parole di Barbas Huero, poi Manuelito informò il Generale della sua intenzione di parlare direttamente con gli apaches e quindi prese la parola Ganado Mucho: “Sono molto soddisfatto delle parole dette fin ora. Sono sempre stato per la pace, questa gente mi conosce così come mi conoscono gli apache che vivono ancora più lontano. Non ho altro da dire loro”.
Per gli apache parole concilianti furono espressa da Miguel ma non da Eskellesea: “i navajos hanno vari prigionieri della mia tribù, ci hanno spesso trattati male”. L’incontro andò avanti con un continuo botta e risposta tra Howard e Manuelito, in particolare con la richiesta di restituzione di alcuni ragazzini, uno in particolare appartenente al gruppo di Eskellesea, anche qui intervenne Ganado Mucho confermando la sua attitudine conciliante “Andrò a prenderli personalmente in Colorado e New Mexico, dove sono ora”. Howard continuò a pressare Manuelito e ancora Ganado Mucho: “Manuelito ti ha già detto che restituirà le cose rubate!”.
Ganado Mucho fu coinvolto quasi sempre nelle questioni più rilevanti della tribù, come quando vennero catturati e uccisi uomini accusati di stregoneria, tra questi anche un fratello del capo. Nel Settembre 1883 aiutò l’agente Riordan a mediare con Francisco Capitan ed i suoi navajos del San Juan che detenevano vari prigionieri richiesti dai messicani. Nonostante la presenza di truppe ad accompagnare Riordan, Francisco Capitan aveva fatto sapere che: “che se fossero andati verso il San Juan nessun americano sarebbe tornato indietro vivo”.
Scrisse Riordan: “Non penso che avremo un conflitto..la presenza di Ganado Mucho e della sua gente ci mette al sicuro da qualsiasi sorpresa”.
Nel Maggio 1884 mediò tra i militari e Hoskinini. Lui ed il figlio erano accusati degli omicidi di due prospettori, Walcot e McNelly. Ganado Mucho si rifiutò di consegnare il capo dell’area della Monument Valley, ma si impegnò nel cercarlo e nel mediare. Infine Hoskinini, che non aveva commesso gli omicidi, si fece arrestare per evitare la prigione al figlio e un suo amico, effettivamente colpevoli.


Hubbel, vicino l’albero nella comunità che porta il nome del suo amico naat’aani

Nel 1885 un navajo fu ucciso senza motivo a Tanner Springs, l’agente Bowman trovò i guerrieri della rancheria del capo in fermento:” a cavallo, bene armati e molto arrabbiati”, ma in questa occasione dovettero smaltire la rabbia senza combattere. Cosa che non accadde l’anno seguente quando i fratelli Cooper rubarono 150-200 cavalli del vecchio capo. Dimostrando ancora una volta una grande lucidità, inviò degli scout sulle tracce dei ladri e lui si recò a Fort Defiance per esporre la situazione ad annunciare le sue intenzioni, cioè lanciarsi al loro inseguimento. Il Capitano Kerr si unì al gruppo di 13 navajos che rintracciò i cavalli vicino Holbrook. Qui avvenne lo scontro in cui uno dei due fratelli Cooper fu ucciso. Nel 1889 un suo fratello, Wanueka, fu arrestato a San Carlos, dall’agente per gli apache. Dall’inverno dello stesso anno le condizioni di salute dei Ganado Mucho peggiorarono. La data esatta della sua morte non è nota, nell’Ottobre 1893 era ancora vivo e fu menzionato dall’agente Plummer in alcuni documenti, mentre dell’Aprile dell’anno seguente lo stesso Plummer si riferisce a lui come “lo scomparso Ganado Mucho”. Nel periodo post Bosque Redondo diede molto supporto al trader Hubbel, tanto che questi lo volle onorare cambiando il nome della comunità in cui viveva in “Ganado” piuttosto che Pueblo Colorado Walsh.

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