I combattimenti tra orsi e tori nella selvaggia California

A cura di Angelo D’Ambra

Nel vecchio west erano molto popolari le corse di cavalli, così come i combattimenti tra galli. La gente amava parteciparvi e scommettere. Più singolari, ma egualmente coinvolgenti, apparivano le lotte tra cani, tra tassi e cani, tra tori e cani e anche tra grizzly e tori.
Toro e orso erano condotti in un’arena interrata, poi legati insieme da una corta corda e così iniziava la lotta. L’orso comunemente si alzava sulle zampe posteriori e assumeva una posizione difensiva mentre il toro si lanciava alla carica, cercando di affondare le corna nel grizzly.
Si pensa che ad inizio Ottocento, quando la colonizzazione toccò l’apice nella California spagnola, i grizzly contassero oltre diecimila esemplari. Ciò rappresentava un vero e proprio problema perchè non eran rare le aggressioni tanto a uomini quanto al bestiame. Così, i vaqueros iniziarono a catturare gli orsi, prendendoli al lazo mentre gli animali banchettavano con le carcasse del bestiame, e poi a organizzare sanguinosi combattimenti col loro animale simbolo, il toro. Lotte del genere si verificavano già a San Francisco sin dal 1776.
Di solito tutto avveniva nelle piazze dei pueblo, la domenica, dopo la funzione religiosa. Per quasi cento anni spettacoli del genere si sono tenuti in centri come San Francisco e Sacramento. Le arene improvvisate ospitavano uomini, donne e bambini in un clima esagitato, da stadio di calcio. Erano circondate da uomini ben armati che garantivano che nessuno degli animali scappasse o attaccasse la folla convenuta. La lotta era all’ultimo sangue.

Spesso l’orso, forte della sua stazza, ne usciva vittorioso, ma il toro non sfigurava, anzi. In realtà, prima d’essere introdotto nell’arena subiva il taglio delle corna perché gli orsi erano preziosi e costosi e gli impresari non volevano rischiare di perderli.
Theophile de Rutte, primo console onorario della Svizzera in California, tra il 1850 e il 1854, descrisse uno di questi combattimenti con estremo realismo: “Abbiamo visto l’orso abbassare la sua testa massiccia sul collo del toro e iniziare con calma a strappargli la nuca. Di tanto in tanto alzava il muso insanguinato per emettere un grugnito di soddisfazione, e poi mordeva un po’ più a fondo le vertebre del suo avversario. La folla, come impazzita, ha riempito l’aria di applausi per il grizzly vittorioso che, soddisfatto della sua vittoria e senza dubbio sfinito da tanta emozione e fatica, si è sdraiato accanto alla carcassa della sua vittima”.
Questo genere di spettacoli andò scemando con l’aumento dei coloni dall’est, che trovavano raccapricciante e crudele tutto ciò. Nel 1852, il Daily Alta California denunciò i combattimenti di tori e orsi tenuti la domenica alla Mission Dolores come “un vestigio di barbarie” e una “disgrazia per i cittadini di San Francisco”. Lentamente furono approvate ordinanze che limitarono i combattimenti, a cominciare da San Francisco e Sacramento. Col tempo essi divennero solo un ricordo.

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