Oro & Piombo, di Emiliano Ferrera

A cura di Gian Mario Mollar
È possibile girare oggi, in Italia, un film che riprenda lo spirito degli Spaghetti Western degli anni Sessanta e Settanta? Si può confezionare una pellicola western di grande qualità con una produzione indipendente e un budget ridotto all’osso?
“Oro & Piombo” di Emiliano Ferrera, realizzato nel 2019, ci dimostra che la risposta è sì, si può fare. Considerate le condizioni in cui è stato realizzato, il film è un vero e proprio miracolo, che vi regalerà due ore di epico e travolgente intrattenimento western nel solco della tradizione. La ricetta è quella intramontabile di Sergio Leone, con primi piani intensi e occhiate che sembrano incendiare la pellicola, sparatorie e paesaggi riarsi, ma il regista ha saputo infondere nuova vita negli ingredienti del genere, conferendo loro epicità e credibilità.
“Chi va in cerca dell’oro, è destinato a incontrare il piombo”: con questa frase lapidaria si potrebbe riassumere l’intera trama del film, che in effetti non è altro che una drammatica “caccia al tesoro”.
Il tesoro in questione è la misteriosa miniera dell’Olandese: una fortuna nascosta da qualche parte sui Monti Superstizione, protetta dal caldo, dalla sete e dagli apache. A cercarla c’è lei: Clare Peralta, interpretata dalla bellissima e magnetica Yassmin Pucci. Chavez (Piero Olivieri) un vero pendaglio da forca, le farà da guida in quel mondo desolato e pericoloso. Insieme a loro, anche un ragazzo ingenuo e innamorato, Charlie Hanks, interpretato da Tiziano Carnevale. Non vi dico di più, per non rovinare il piacere della visione, ma vi conviene ricordare le parole di Clare: “quello che si ama tanto, prima o poi ti uccide lo stesso”.

La miniera dell’Olandese non è una semplice invenzione, ma una leggenda western che affonda le sue radici nella realtà: ancora oggi, negli Stati Uniti, c’è chi mette a repentaglio la propria vita per cercare quel tesoro maledetto (ne abbiamo parlato qui: https://www.farwest.it/?p=30097 ). Il film è costruito con una certa accuratezza filologica, in quanto non solo vengono citati i luoghi della leggenda, ma anche Gabriel Ciarelli, l’attore che interpreta Jacob Waltz, ha una somiglianza impressionante con le fonti iconografiche dell’epoca.
Il cast di attori messo insieme da Ferrera è davvero azzeccato: in una galleria di volti patibolari, spicca senza dubbio la protagonista, Yassmin Pucci, che abbiamo già avuto modo di apprezzare nell’interessante corto horror-western Blood border (disponibile a questo link: https://youtu.be/kgVQ4BqRwXI).

L’attrice italo-iraniana, discendente dell’ultimo Shah di Persia, ha imparato in pochi mesi ad andare a cavallo e a impugnare una colt come un vero desperado, e ci regala un’interpretazione intensa fin dal primo sguardo. Nei flashback, il personaggio di Clare Peralta è interpretato dalla giovanissima Sofia Ferrera, figlia del regista, che esordisce così per la prima volta sul set cinematografico.
Al fianco di Clare, l’istrionico attore e stuntman Tiziano Carnevale interpreta un personaggio che introduce nel film una vena comica e picaresca, che riporta alla mente i film dei mitici Bud Spencer e Terence Hill. Merita anche una menzione lo stesso Emiliano Ferrera, che compare in un cameo molto emozionante per la sua marcata somiglianza con Clint Eastwood.


Emiliano Ferrera, regista e attore

Oltre alla bravura degli attori, quello che fa la differenza è il doppiaggio: seguendo le orme di Sergio Leone, il regista ha voluto abbinare ogni volto con la voce più appropriata. Per curare questo aspetto, ha potuto contare su Stefano De Sando, voce ufficiale di Robert De Niro e il risultato, in effetti, non delude.
Il film è stato girato tra Lazio e Basilicata, ma l’illusione di essere nel vecchio e torrido West è perfetta, grazie ad astute scelte di regia che privilegiano i primi piani e calibrano sapientemente le riprese in esterno e quelle al coperto. Alcuni dei luoghi scelti per le riprese, poi, sono un implicito omaggio a storici spaghetti western, come ad esempio il mitico Keoma con Franco Nero.

Ciliegina sulla torta la colonna sonora, ovviamente ispirata a Ennio Morricone, ma suonata con verve e originalità dai Dollaro d’onore (scopriteli su Spotify a questo link: https://open.spotify.com/artist/0BYdjf4WvQEQXv1sxnwEbm?si=eatkAgVVT0mwU32rfyoENw , non ve ne pentirete!).
In apertura abbiamo parlato di “miracolo” per definire questo film, e in effetti è forse il termine più azzeccato per descriverne il percorso di realizzazione. Oggi non è facile trovare case di produzione pronte a credere e investire in un progetto così genuinamente western, e così Ferrera e il suo team si sono trovati diverse porte chiuse in faccia, prima di decidere di produrre autonomamente il film. Le ristrettezze di budget hanno messo a repentaglio la realizzazione del film, ma alla fine la volontà e la passione hanno trionfato e adesso Oro & Piombo è realtà.

Anche se non è ancora stato distribuito (e ci auguriamo che lo sarà presto), il film ha già vinto il premio come migliore opera prima al Terra Di Siena International Film Festival 2019. Inoltre, è attualmente in concorso, unico film italiano, all’AWFF western film festival di Almeria in Spagna.

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