Il vero Billy the Kid

A cura di Sergio Mura da un lavoro di Terri Meeker

Nonostante su di lui si sia scritto tutto e il contrario di tutto, nonostante ci siano alcuni film che hanno tentato di esplorarne la storia, nonostante sia possibile reperire ogni forma di scritto sulla sua storia, a tutt’oggi resta parzialmente inevasa la semplice domanda: chi era veramente Billy the Kid?
Nonostante il grande impegno profuso da artisti del calibro di Val Kilmer, Emilio Estevez, Kris Kristofferson e Paul Newman che hanno interpretato la parte del giovane bandito in film che hanno riscontrato un grandissimo successo, non è stato certo possibile fornire una vera risposta. La stessa constatazione dobbiamo fare al riguardo delle decine e decine di libri che sono stati scritti su di lui.
Nessun aiuto ci arriva, infine, dalla musica e persino da un balletto ideato in suo onore.
Ciò che a noi tutti appassionati di storia del west interessa non è tanto o solo riuscire a conoscere qualche pur prezioso dettaglio in più rispetto al passato, ma riuscire veramente a comprendere meglio cosa muoveva l’anima di Billy the Kid, cosa lo ha portato ad essere ciò che sappiamo e a vivere come sappiamo.
Cosa sappiamo di lui, ad esempio, attraverso il racconto diretto di chi con lui ha vissuto, galoppato, rapinato, combattuto?
Un primo e importante elemento che parrebbe trovare tutti concordi è che il Kid aveva un carattere solare e tutto sommato allegro.
Anche quando è stato catturato per l’ultima volta, pur avendo le pistole puntate su di lui, un testimone ha detto che “Era il solito Billy, allegro e chiacchierino, con il viso solare e con un gran sorriso stampato sulle labbra”.
Più tardi, nel corso di un’intervista ad un giornale, il giornalista annotò che Billy non sembrava troppo provato o abbattuto, né triste, nonostante l’incombente esecuzione. In quella occasione Billy disse: “Non ha senso stare a guardare il lato cupo di ogni cosa”.
Il giorno del processo, quando si riunì una folla di persone intorno agli sceriffi che stavano per trasportare Billy the Kid in prigione e chiese a gran voce di poter vedere il “l’infame”, Billy spinse le mani verso il giudice che lo aveva condannato e disse: “Eccomi, proprio qui.”


Billy The Kid a processo

Frank Coe, che viaggiava spesso con il fuorilegge, disse che Billy “riesce sempre a trovare un qualcosa di ironico in ogni faccenda.”
Dunque, alla luce di queste testimonianze dirette possiamo con buon motivo dire che la simpatia era certamente una caratteristica di Billy the Kid.
Un altro elemento che spicca sugli altri, dopo aver letto un sacco di resoconti di “prima mano”, è che Billy pareva disporre di una quantità smisurata di energia; a chi lo frequentava appariva instancabile!
Si dice pure che avesse la capacità di far “ballare” gli occhi in più direzioni velocemente.
Il suo talento per le armi era certamente indiscutibile e trova testimonianze ovunque. Stava costantemente a giocherellare con le sue armi. Poteva volteggiare una pistola da una mano all’altra, puntandola in direzioni opposte, un talento senza dubbio innato e alimentato dal fatto che era ambidestro. Lily Klasner ha detto, “Il Kid era molto attivo e aggraziato come un gatto. Nella zona di Seven Rivers si esercitava in continuazione con le armi e spingeva spesso il cavallo al galoppo, riuscendo a spostarsi in equilibrio sulla sella su un lato del cavallo come usavano fare gli Apache”.


Billy The Kid era abilissimo con le armi

Dopo aver letto le testimonianze al riguardo dei suoi alti livelli di energia e la capacità innata di stare in costante movimento, c’è da chiedersi se i medici di oggi lo avrebbero qualificato come iperattivo…
Billy era noto anche per essere un gentiluomo o, perlomeno, per distinguersi come tale in molteplici occasioni. George Coe ha detto, “Billy è sempre stato al centro dell’attenzione ovunque andasse e anche se talvolta si era pesantemente armati, lui sembrava sempre muoversi come un gentiluomo o come un giovane studente universitario di buona famiglia e ricco di buone maniere. È sempre riuscito a diventare rapidamente familiare con tutti e in virtù della sua personalità allegra, divertente e piacevole diventava spesso il prediletto della comunità in cui si trovava.”
Miguel Otero, che ha incontrato Billy dopo l’ultima volta in cui è stato catturato, ha riferito che il modo di fare di Billy gli piaceva molto. “…Niente mi avrebbe fatto più piacere di vederlo scappare via ancora una volta perché Billy aveva tante buone qualità ed era sempre molto amabile, oltre che rispettoso dei vecchi, dei piccoli e dei poveri; era anche fedele ai suoi amici e soprattutto, amava sua madre devotamente.”
Frank Coe ha testimoniato che Billy era “sempre di buon umore e pronto a dare una mano a chi glielo chiedeva.”


Il volto sorridente del bandito

Tutto questo, se riferito al rapporto con il gentil sesso, potrebbe portarci a pensare che fosse piuttosto ben voluto… e in effetti era veramente così! Billy era popolare anche tra le donne. Si sa che aveva una serie di “queridas” (innamorate) in ogni piccolo villaggio del New Mexico. Conosceva tutti i balli in voga e li sapeva ballare.
Una cosa che Billy non amava era il bere alcolici in quantità smisurata. Quando con i suoi amici andava in giro in qualche città, mentre loro finivano presto per ubriacarsi, lui preferiva dedicarsi ad altro, gli piaceva conversare e anche cantare. Si dice che avesse una bella voce! Il suo vecchio amico Frank Coe ha detto: “In realtà, Billy era così popolare che non c’era modo di bighellonare, visto che tutti si contendevano la sua presenza. Aveva una bella voce e cantava come un uccellino.”


Un murale dedicato a Billy The Kid a Fort Sumner

Infine, come ultima dote di cui si è sempre parlato abbastanza poco, Billy era un ragazzo abbastanza intelligente. Nonostante non avesse certo dedicato la sua vita agli studi, il Kid riuscì ad elaborare un buon accordo con il governatore del New Mexico e a leggere la loro corrispondenza si nota la sua ottima padronanza della lingua (per non parlare della buona grafia). In fondo dobbiamo sempre rammentare che parliamo di una persona poco più che adolescente in quel momento.
Come se non bastasse, parlava spagnolo come un madrelingua. Molti dei suoi amici si erano sposati con donne ispaniche e Billy era sempre in grado di aiutarli con le traduzioni in caso di necessità.
Billy amava la lettura. Ancora una volta ricorriamo alla testimonianza di Frank Coe: “Billy non perdeva occasione per leggere qualcosa; spesso finiva di fare ciò che doveva per poi sdraiarsi da qualche parte per lettura un libro.” Gli piacevano i Dime Novels, romanzi popolari venduti a 1 cent e uno dei suoi preferiti era colui che sarebbe stato riconosciuto come pioniere della fantascienza, Jules Verne.


In azione con i “Regulators”

Pat Garrett ebbe occasione di dire: “Billy ha sempre avuto uno sguardo attento per il futuro e per questo che è stato così in gamba da riuscire a sfuggire alla cattura in più occasioni. Era sempre un passo avanti a te tutto il tempo.”
Con tutte queste caratteristiche c’è da chiedersi cosa sarebbe potuto essere di lui se non avesse scelto la via della violenza.

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