John Horton Slaughter, il terribile “Piccolo Gringo”

A cura di Omar Vicari

John Horton Slaughter
Personaggi come Wild Bill Hickok, Wyatt Earp o Doc Holliday sono da tempo stelle di prima grandezza nel firmamento del west, eppure ci sono stati uomini che più di questi hanno contribuito in modo decisivo a portare la legge e l’ordine in quelle terre selvagge che furono la frontiera.
Uno di questi è stato John Horton Slaughter. John nacque a Sabine Parrish in Louisiana nel 1841 da Ben e Minerva Slaughter e all’età di quattordici anni con la famiglia si spostò nel Texas nelle vicinanze di San Antonio. Ancor giovane abbracciò la causa confederata e nei vari scontri con gli yankee si fece la reputazione di uomo senza paura ed esperto nelle armi da fuoco.
Finita la guerra, John ottenne dallo Stato del Texas 640 acri di terra e con quella iniziò l’attività di allevatore, un’attività che portò avanti anche durante gli anni che lo videro sceriffo della contea di Cochise (Arizona). Leggi il resto

Nelle terre del Guatari

A cura di Gianni Albertoli

Juan Pardo si rese conto che il “chiefdom” di Guatari era diverso dagli altri da lui incontrati durante le due spedizioni nell’interno del continente. La precedente spedizione dell’Hernando de Soto avrebbe visitato questo villaggio? Probabilmente no, infatti i cronisti sembrano dimenticare gli indiani di Guatari. L’insediamento era posto lungo il corso del fiume Yadkin, nelle vicinanze dell’odierna Salisbury (North Carolina) e la cultura dei suoi abitanti sembra derivasse dalla “Uwharrie Culture”, erano queste popolazioni costrette a spostarsi verso nord sotto la spinta degli indiani affiliati con Cofitachiqui, i quali stavano impadronendosi delle terre lungo il fiume Pee Dee. Il Pardo venne a conoscenza del fatto che il “cacique” di Guatari era molto potente e controllava “39 cacique” i cui villaggi sembra fossero posti lungo i corsi del fiume Yadkin e dei suoi affluenti. Leggi il resto

Gli eroi solitari di John Ford

A cura di Domenico Rizzi

Ringo Kid, nel film Ombre Rosse
Un vecchio capitano dai baffi grigi che cancella malinconicamente con la matita i suoi ultimi giorni di servizio attivo; un uomo venuto da lontano che rivede la sua antica fiamma, sposata al fratello e madre di Lucy e della piccola Debbie; un attempato cowboy che vede sfumare, dopo tanti anni, il suo sogno d’amore in seguito all’arrivo di un giovane avvocato dell’Est, il quale gli usurperà anche il merito di avere ucciso un pericoloso fuorilegge.
Ma l’elenco dei solitari portati sullo schermo dal grande John Ford – Sean Aloysius O’Finey, nato a Cape Elizabeth, nel Maine, nel 1894 e scomparso a Palm Desert, California, nel 1973 – non termina certo qui. Molto tempo prima, il regista irlandese aveva presentato al pubblico di tutto il mondo lo scanzonato Ringo Kid in “Ombre Rosse”, un vagabondo ricercato dalla giustizia, che persegue la sua vendetta fino ad ottenerla. Leggi il resto

Addio Russell Means!

Russell Means
Russell Means è morto ieri, 22 ottobre 2012, all’età di 72 anni. Nato a Pine Ridge il 10 novembre 1939, è stato un grande attivista per i diritti dei Sioux, il suo popolo, ma anche di tutti i Nativi d’America sin dal 1968, anno in cui si unì all’American Indian Movement (AIM), rimanendovi fino allo scioglimento dell’organizzazione, nel 1993. Nel 2007 fu tra i rappresentanti del popolo Lakota che, rivendicando la sovranità sulle terre dei propri avi, stracciò pubblicamente il Trattato di Fort Laramie e dichiarò l’indipendenza della Riserva di Pine Ridge (nel Dakota del Sud) dal governo degli Stati Uniti. Quel generoso tentativo di portare alla ribalta dell’opinione pubblica le necessità della sua gente, non fu appoggiato dal Consiglio Tribale della Riserva e fallì. Aveva due figli, Tatanka e Nataanii Naz, entrambi attori, ed anche un figliastro, Scott. Leggi il resto

I confini del western

A cura di Domenico Rizzi

Ai primi del Novecento, quando si parlava di pellicole come “L’assalto al treno” o “Custer’s Last Fight” vi era ancora molta indecisione sul modo di catalogarli. Solitamente venivano ricompresi sotto la denominazione generica di film d’avventura, perché il western non aveva ancora acquistato una specifica fisionomia.
Per alcuni anni, mentre la produzione cinematografica si manteneva quantitativamente molto elevata – 645 cortometraggi e mediometraggi dal 1905 al 1915 – la critica conservò una separazione abbastanza rigida fra “Indian Pictures”, “Civil War Stories” e “Western Pictures”, a seconda che narrassero vicende di Pellirosse, episodi della guerra di secessione oppure vicende inerenti la vita del cowboy. Addirittura “Il cavallo d’acciaio” di John Ford (1924) venne classificato un “Historical Romance”, mentre i film aventi come location l’Alaska e il Canada – generalmente dedicati a cercatori d’oro, cacciatori di pellicce e Giubbe Rosse – presero il nome di “North Western Melodrama”. Leggi il resto

Piccolo Corvo (Little Crow)

A cura di Cristina Uderzo


Protagonista per eccellenza della Grande Insurrezione Santee fu senza dubbio Piccolo Corvo, Taoyateduta, “La Sua Rossa Nazione”, per la sua gente, i Mdewakanton.
Nacque nel 1803 in un villaggio nei pressi del fiume Mississippi da Miniokadawin, prima moglie del Capo di una banda di sioux Kaposia, Cetanwakuwa, Chargin Hawk, tradotto erroneamente dai bianchi in Corvo e da qui il nome con cui la storia ricorda anche il figlio.
Piccolo Corvo era il maggiore di dieci fratelli e diventò capo durante un periodo di grave crisi per il suo popolo, ereditando il ruolo del padre, morto intorno alla metà del 1800 da un colpo partito accidentalmente dalla propria pistola. Leggi il resto