La grande rapina al treno di Wilcox

A cura di Sergio Mura da un lavoro di Donna B. Ernst

La grande rapina al treno
All’alba del 2 giugno 1899, un ingegnere dell’Union Pacific Overland Flyer No. 1, diretto a ovest, inviò un telegramma da Medicine Bow, Wyoming: “La prima sezione del treno No. 1 è stata assaltata un miglio a ovest di Wilcox. Il vagone postale è stato danneggiato, quello delle merci aperto con esplosivo. La cassaforte è stata scassinata; il contenuto è sparito…”. Subito dopo il rapporto dell’ingegnere W.R. Jones, dagli uffici dell’Union Pacific Railroad a Omaha, Nebraska, partì un dispaccio che offriva “una taglia di 1.000 dollari per ciascuno dei rapinatori… vivi o morti”. Leggi il resto

Il trattato di Fort Laramie del 1868


Il trattato di Fort Laramie del 1868 – clicca per INGRANDIRE
Tra tutti i trattati stipulati dagli Stati Uniti con gli indiani americani, quello cosiddetto di Fort Laramie del 1868 riveste un’importanza straordinaria perché ingloba in sé tutte le classiche caratteristiche dei trattati con i nativi e anche i germi per non rispettarli.
Questi trattati venivano gestiti dagli americani quasi si trattasse di veri e propri contratti d’affari in cui entrambe le parti rispettano i protocolli di legge che regolamentano la società dei bianchi. Leggi il resto

L’olio di roccia


Olio di roccia (il petrolio) in Pennsylvania
Sembra una leggenda, ma è storia vera. Un certo Samuel Kier estraeva sale da un pozzo, sul fiume Allegheny, in Pennsylvania, e gli affari gli andavano piuttosto bene, finché un’infiltrazione di olio minerale gli mandò tutto in malora.
Kier non si perse d’animo: rinunciò al sale, imbottigliò l’olio e cominciò a venderlo come medicinale portentoso.
La pubblicità del petrolio di Kier, o olio di roccia, lo garantiva come rimedio infallibile contro “bronchite, tracheite, polmonite, emorroidi, diarrea, colera, reumatismi, gotta, asma, nevralgie, attacchi biliari, verme solitario, eruzioni cutanee e infiammazioni agli occhi”. Leggi il resto

Banditi del Wyoming, la storia di Jim McCloud

A cura di Omar Vicari

Jim McCloud
Alle ore 8,35 della mattina del 4 giugno 1946 (….sembra ieri), un vecchio saliva a bordo di un autobus a Dallas nel Texas. Il vecchio, in male arnese e dai lineamenti emaciati, iniziò a parlare ad alta voce alle persone presenti. Iniziò a raccontare la sua vita, a rivelare quanti anni avesse passato all’interno di una prigione. Nessuno dei presenti fece caso a quell’uomo forse perché ognuno pensava ai fatti propri o forse perché quel vecchio, come spesso succede, fu preso per un pazzo. La gente non poteva immaginare chi fosse quell’uomo, eppure tanti anni prima quel vecchio era stato protagonista di una fuga rocambolesca assieme al famoso Tom Horn.
Ora stava diventando cieco e una delle sue gambe che un tempo gli avevano permesso di correre velocemente per le strade di Cheyenne (Wyoming) durante quel tentativo di fuga, gli era stata amputata appena sotto il ginocchio. Leggi il resto