I Kiowa-Apache

A cura di Renato Ruggeri

I Kiowa-Apache sono una piccola tribù di origine Athapascan che si differenzia dai Kiowas, un popolo di origine Tanoan. Il nome Kiowa-Apache è un’invenzione dei bianchi. W. P. Clark, nel 1885, li chiamò in questo modo, menzionando la loro posizione nell’accampamento Kiowa. Il loro vero nome, o il nome con si riferivano a sé stessi, è Naishan-Dene, che significa “il nostro popolo”, secondo la traduzione di Mooney e Swanton, oppure “razziatori”, come suggerisce William Meadows. La loro origine, come quella dei Kiowas, rimane incerta.
Sono inclusi tra i popoli che parlavano il Southern Athapascan e sono gli unici veri Apaches delle Pianure giunti fino a noi. Una prima ipotesi, formulata da Mooney, suggerisce che i Kiowa-Apaches siano migrati a sud dal Canada Settentrionale. Dopo aver attraversato il bacino del fiume Mackenzie e seguito il fronte orientale delle Montagne Rocciose, i Naishan sarebbero giunti prima nell’Alberta canadese e poi in Montana. Sarebbero, quindi, simili o cognati, come scrive Mooney, dei Sarsi, un altro popolo Athapascan che viveva in quelle regioni.
Essendo una piccola tribù, si sarebbero fermati a nord, alleandosi ai Kiowas e seguendoli poi nel loro spostamento a sud. Secondo Mooney entrambi i popoli non avevano ricordi precedenti al periodo in cui si allearono.
Le loro origini sarebbero, quindi, settentrionali. Mooney scrisse che i Naishan non avevano alcuna connessione politica con gli Apaches propriamente detti e che questi ultimi erano stati completamente all’oscuro della loro esistenza fino al 1800. Altri storici e antropologi propendono per  un’origine diversa. I Kiowa Apaches avrebbero fatto parte di tutte quelle genti chiamate, con termine generico, Plains Apache, Carlana, Cuarteleyo, Faraone, Paloma, ecc.


Guerrieri Kiowa-Apache

Secondo questa teoria, i Naishan avrebbero seguito la migrazione di tutti gli altri gruppi Apache, gli odierni Jicarilla, Lipan, Mescalero, a sud e si sarebbero staccati da loro in un secondo tempo. Quest’ipotesi ha, in parte, un fondamento linguistico. Harry Hoijer divise il linguaggio Southern Athapaskan in 2 categorie: il Kiowa-Apachean, ristretto ai Kiowa Apaches, e tutto il resto. Divise poi la seconda categoria in 2 gruppi, separando i Lipans e gli Jicarillas dagli altri (Eastern Athapaskan).
Il dialetto Kiowa Apache avrebbe maggiore somiglianza con il Lipan e lo Jicarilla rispetto agli altri (intendendo come altri il Western Athapaskan, parlato da Wastern Apache, Navajo, Mescalero e Chiricahua) e quindi, secondo alcuni linguisti, la loro divisione dai Lipans e dagli Jicarillas sarebbe avvenuta circa 400 anni fa (1550 circa).
I coniugi Gunnerson che si sono a lungo occupati degli Jicarillas, propendono per un distacco più tardivo. Secondo i Gunnerson i Naishan e gli Jicarillas parlavano un dialetto molto simile e intelligibile e quindi ipotizzano che la divisione sia avvenuta intorno al 1720, quando i Comanches invasero i territori occupati dai Plains Apache. I Naishan, che occupavano l’estremità più settentrionale dell’Apacheria e che erano una tribù poco numerosa, si sarebbero trovati isolati e si sarebbero, quindi, diretti a nord alleandosi ai Kiowas nella regione delle Black Hills.
Un ritratto di White Man
I Naishan furono menzionati per la prima volta dall’esploratore Francese La Salle nel 1682. In una lettera scritta dall’Illinois, La Salle riportò che i Pana (Pawnee) vivevano 200 leghe () a ovest, su un affluente del  Mississippi ed erano vicini e alleati dei Gattacka e dei Manrhoat che erano stanziati a sud dei loro villaggi e vendevano loro cavalli razziati, probabilmente, agli Spagnoli del New Mexico. In un’altra lettera scritta nello stesso anno, La Salle propose di viaggiare a ovest, allo scopo di incontrare “i selvaggi chiamati Pana, Pancassa, Manrhout, Gataea, Panimaha e Pasos che vivono lontani, è vero, ma che sono facilmente raggiungibili navigando sul fiume dei Missourites (Missouri)”, e comprare da loro cavalli. In termini moderni Pana, Pancassa, Gataea sono, rispettivamente, Pawnee, Ponca e Kiowa Apache; Panimaha forse un altro gruppo Pawnee o i Wichita; Pasos è problematico; Manrhoat un mistero. Secondo le informazioni di La Salle, i Kiowa Apaches sarebbero vissuti tra il Platte e le frontiere del New Mexico e avrebbero già avuto mandrie di cavalli rubati agli insediamenti Spagnoli.
Erano alleati dei Pawnee e con loro commerciavano. Gattacka è la corruzione del nome Pawnee per i Naishan “tska taka”, che significherebbe “faccia pallida”.
Nel 1719 Bernard de La Harpe incontrò i Quataquois che vivevano insieme ai Tawakoni e a altre tribù affilate in un grande villaggio situato sul fiume Canadian. Per Mooney e la Mayhall, i Quataquois erano Kiowa Apaches mentre, secondo me, erano più probabilmente uno dei tanti gruppi Wichita incontrati dall’esploratore Francese nei suoi vagabondaggi.
La prima possibile menzione dei Naishan in un documento Spagnolo si trova in un rapporto  datato 1785 in cui si notava il significativo declino dei Pado e Toguibaco, che erano ridotti a solo 4 bande, per un totale di 350 uomini. La prima parte del  secondo termine “Togui” è quasi simile al vecchio nome con cui i Kiowas chiamavano gli Apaches in generale e in modo più specifico i Naishan. Dene, e cioè “Tagui”, tradotto in Inglese come “Sitting outside”, coloro che siedono all’esterno.
Il noto Pacer
Nel 1796 i Tokiwako erano alleati degli Arapahos, dei Cheyennes e dei Kiowas sul Cherry River, mentre i Padou (Padouca), qui menzionati separatamente, vivevano sul South Platte. Tabeau descrisse, nel 1804, i Catarka, Datami e Padauca come alleati dei Cheyennes, degli Arapahos e dei Kiowas.
Nel 1800-1801 gli Apaches del Norte furono associati alle bande Kiowa o a altri popoli che si stavano muovendo verso la Comancheria nel tentativo di stringere rapporti commerciali con gli Spagnoli del New Mexico. Questi resoconti suggeriscono un’associazione politica e commerciale delle bande Apache con i gruppi più numerosi Kiowa, Arapaho e Cheyenne.
Un altro etnonimo che appare nelle aree di Taos e Santa Fe agli inizi del 1800 è “Cuampe”. Questo termine era già stato associato ai Faraone Apaches, ma era stato dimenticato per un secolo. Secondo gli storici, i Cuampes potrebbero essere Plains Apache, ma anche Arapahos, visto che si accampavano insieme alle “Flecha Rayada”, termine con cui gli spagnoli chiamavano i Cheyennes.
Il primo resoconto ufficiale di un “Americano” sui Naishan fu scritto dagli esploratori Lewis e Clark che risalirono il Missouri nel 1804 e passarono l’inverno in mezzo ai Mandan. I due, apparentemente, non incontrarono i Kiowa Apaches, ma udirono di loro da altre tribù che vivevano lungo il fiume. Descrissero i “Ca’takas” come un popolo che viveva tra le biforcazioni del fiume Cheyenne nell’odierno Wyoming nord orientale. Avevano 25  tipis, 75 guerrieri e circa 300-400 anime. I Kiowas, chiamati anche Wetapahato, vivevano vicino, sul Padouca Fork del North Platte e le 2 tribù avevano le stesse alleanze e simili costumi. Possedevano molti cavalli che vendevano agli Arikara e ai Mandan, ma non avevano mercanti in mezzo a loro e così Lewis e Clark suggerirono di costruire un trading post lungo il coeso del fiume Cheyenne. Un successivo incontro coi Naishan avvenne nel 1820 durante la spedizione del Maggiore Stephen Long. Si trovavano sul fiume Canadian, circa 3 giorni da Santa Fe, quando incontrarono un gruppo numeroso di Indiani, tutti a cavallo, con un seguito di altri cavalli che trascinavano i pali delle tende. Alcuni Indiani, alla vista dei bianchi, avanzarono per stringere loro le mani, mentre il resto del gruppo attraversava il fiume. I bambini più piccoli erano legati alle selle. Al fiume, alcune donne si fermarono per riempire i contenitori d’acqua che erano  vesciche di bisonte.
Dervako e Dur-Con-Each-La
Si fece poi avanti il capo che si chiamava Red Mouse, Topo Rosso. Si trattava di Kaskaias, o Bad Hearts, Cuori Malvagi, come li chiamavano i Francesi, e venivano da una spedizione di caccia sui fiumi Brazos e Colorado in Texas. Erano circa 250, con 32 tipis ed erano armati con archi e frecce. Possedevano solo pochi articoli di origine Spagnola. I loro vagabondaggi li conducevano in una vastissima area compresa tra il Platte, l’Arkansas, fino al Rio del Norte e al Brazos. L’immagine dell’alligatore era un feticcio per questa tribù e il simbolo era un ornamento importante usato come cura per le malattie e portafortuna. Gli Americani si accamparono presso i Kaskaias ma quando si svegliarono, il giorno seguente, notarono la sparizione di alcuni cavalli, pentole e oggetti vari.
Long informò Red Mouse che rispose, in un primo tempo, in termini vaghi. Long insistette nelle lamentele e per un attimo la situazione sembrò precipitare. Poi Red Mouse ordinò che i beni rubati venissero restituiti “e così si separarono da amici”.
Secondo il Dottor James i Naishan avevano nasi aquilini, bei lineamenti, denti larghi e regolari e colorito scuro. La massa dei capelli, che portavano lunghi fino a  terra, veniva resa più voluminosa con l’innesto di code di cavallo. Tra di loro vi erano diversi ammalati e avevano parassiti e pidocchi. Nel suo diario Long scrisse che erano i più degradati e incivili tra gli indiani al di qua delle Montagne Rocciose.
Juan Ruiz nel 1828 e Jean Louis Berlandier nel 1830 usarono il termine “Plains  Lipan” o “Lipans of the Plains”. Nel 1835 Henry Dodge scrisse che gli “Appachees of the Plains” vivevano nella stessa regione dei Kiowas. Nel 1837 i Kataka, Kiowa  e Wichita firmarono un trattato col governo americano. Fu l’ultima volta in cui furono menzionati in questo modo. In seguito, nel periodo pre-riserva, i Naishan furono quasi sempre chiamati Apaches. Verne Ray riferì di una loro  alleanza coi Mescalero nel 1846 e con gli Arapahos e i Cheyennes nel 1848. Dal 1850 al 1855 i Kiowa Apaches furono associati ai Kiowas e ai Comanches, insieme ai quali firmarono un trattato nel 1853.
Dal 1858 al 1867 gli Apaches furono strettamente associati agli Arapahos e ai Cheyennes. Dopo la firma del trattato di Little Arkansas furono ufficialmente staccati dai Kiowas e confederati agli Arapahos e ai Cheyennes. Sembra sia stata una richiesta degli stessi Naishan a causa delle poco amichevoli attitudini dei Kiowas verso i bianchi.
Nel 1867, dopo Medicine Lodge, furono nuovamente riuniti ai Kiowas, ma parte  della tribù preferì rimanere con i Cheyennes e gli Arapahos. Agli inizi degli anni 70 iniziarono a avere un’esistenza più sedentaria e tranquilla rispetto ai popoli vicini e cercarono di diventare farmers.
Tepee dei Prairie Apache (Kiowa Apache)
Gli agenti Indiani li consideravano favorevolmente e il Capitano Alvord scrisse nel 1872 ”che erano di buon animo… e che bisognava tenerli lontano dalle influenze demoniache dei Kiowas e dei Comanches”. Si mantennero, poi, quasi sempre in buoni rapporti con i bianchi e durante la Red River War si trasferirono vicino a Fort Sill e si adoperarono in favore della pace, grazie anche alle ottime relazioni di Pacer, il loro capo principale, con i visi pallidi.
Nel 1885 i Naishan furono chiamati Kiowa Apache da W. P. Clark e, incredibilmente, questo termine – dato loro quando vivevano già  in riserva – è quello con cui sono più conosciuti oggi.
Mooney scrisse che i Naishan erano una piccola tribù Athapascan associata ai Kiowas fin dagli albori della loro tradizione orale e che avevano sempre fatto parte del circolo tribale dei Kiowas, pur mantenendo un linguaggio distinto. I Kiowas li chiamavano “Semat”, ladri.
La Mayhall affermò che la cultura dei Kiowa Apaches era, per molti aspetti, identica a quella dei Kiowas e che – anche se i due popoli vivevano insieme – i matrimoni misti non erano comuni.
I Kiowa Apaches assomigliavano ai Kiowas in usanze, abbigliamento e carattere generale,pur essendo più gradevoli e affidabili. Ora queste affermazioni non mi sembrano più del tutto corrette. I Naishan furono una tipica tribù delle Pianure e il loro modo di vita includeva il bisonte, i cavalli e il tipi. Pur affiliandosi politicamente e culturalmente ai Kiowas, ma anche agli Arapahos e ai Cheyennes e, in misura minore, ai Comanches, furono di fatto un popolo autonomo che passava gran parte del ciclo annuale separatamente.
Un Kiowa-Apache (1869)
Durante il 1800 strinsero coi Kiowas relazioni probabilmente più lunghe e intense che con altre tribù ma per tutto questo periodo i Naishan mantennero la loro identità come gruppo etnico distinto. Continuarono a parlare l’Athapascan Apache che era diverso da tutti gli altri linguaggi delle Pianure Meridionali. Gli stessi Kiowas e Naishan comunicavano tra loro attraverso il linguaggio dei segni oppure attraverso interpreti comuni che conoscevano i rispettivi linguaggi. A volte i Naishan si servivano del Comanche che era una specie di “lingua franca” usata nelle trattative commerciali.
Si mischiarono poco con le altre tribù.
Il census Apache del 1900 mostra una più alta percentuale di discendenti Apache con sangue Kiowa, Arapaho e Messicano, qualcuno con sangue Mescalero, pochi Cheyennes e nessun Comanche. Inoltre, a differenza dei Kiowas e dei Comanches, i Naishan non catturavano e adottavano prigionieri bianchi allo scopo di rimpinguare il loro numero, ma solo donne di altre tribù.
Rimasero sempre un popolo poco numeroso. Nel 1898 Mooney scrisse che erano solo 225, sotto il comando di White Man e che risiedevano lungo l’Apache Creek vicino alle Kichai Hills in Oklahoma.

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