Le origini della storia dei Kiowa

A cura di Renato Ruggeri

L’origine dei Kiowas è incerta. Rappresentano, infatti, un’anomalia tra i popoli dei Grandi Piani. Parlavano il Tanoan, un linguaggio oggi quasi scomparso.
L’Aztec-Tanoan è il più grande gruppo linguistico nel Sudovest ma, al contrario dell’Uto-Aztecan, ancora largamente diffuso, il linguaggio Tanoan sopravvive solo in piccole comunità, diviso in 4 sub-famiglie.
Tre di queste, Tiwa,Tewa e Towa, localizzate sul corso superiore del Rio Grande, sono parlate dai Pueblo di Taos, San Juan, Isleta e Jemez; la quarta dai Kiowas delle Pianure.
Nancy Hickerson, una studiosa che si è a lungo occupata dei Jumanos, antichi abitatori del Sudovest, ipotizza che i Jumanos parlassero un Tanoan affiliato alla sub-famiglia Tiwa, come pure i Mansos e i Sumas, estinti anche loro da lungo tempo e la cui lingua non è conosciuta.
Ci sarebbe stato, quindi, un “blocco” di popoli di lingua Tanoan che popolava un’estesa area comprendente parte del New Mexico, la valle del Rio Grande, i deserti del Chihuahua settentrionale fino a Casas Grande, la regione del fiume Pecos e il Llano Estacado e la valle del fiume Colorado in Texas.Una zona molto più estesa rispetto ai pochi pueblo dove oggi si parla una lingua quasi morta.
Sempre secondo la Hickerson, tra il 1250 e il 1350 d.c ci fu un cambiamento climatico. Un aumento delle piogge e dell’umidità comportò un’espansione della prateria nella regione del fiume Pecos e quindi una maggiore comparsa delle mandrie di bisonti. I popoli del fiume Pecos avrebbero, di conseguenza, abbandonato le case in adobe e una vita sedentaria, basata più sull’agricoltura che sulla caccia, per diventare cacciatori a tempo pieno e nomadi.
Il gruppo ancestrale dei Kiowas, molto probabilmente, partì dal Sudovest. Forse erano Jumanos delle Pianure o forse quei misteriosi Teya incontrati da Coronado. I Kiowas non hanno memoria di questo lontano passato.


Alle origini dei Kiowa

La tradizione orale fa risalire la loro origine molto lontano, a nord, presso le sorgenti dei fiumi Yellowstone e Missouri nel Montana occidentale.
Erano vicini dei Flatheads e dei Sarsi, che risiedevano un po’ più a settentrione, nel Saskatchewan canadese. Non sappiamo se si fossero alleati e siano vissuti con loro, o se li abbiano incontrati mentre cacciavano, a è possibile che vi siano stati matrimoni tra i due popoli. Satank, uno dei capi più famosi, sembra avesse sangue Sarsi nelle vene, forse per parte della nonna o della madre.
L’area della migrazione
La regione che abitavano era terribilmente fredda e nevosa e la vita in mezzo alle montagne era dura. A quel tempo non avevano il cavallo, ma solo cani e travois.
Secondo una loro leggenda, in seguito a una lite per il possesso di una preda di caccia – un’antilope – due bande Kiowa si divisero. Una si diresse dalle sorgenti delle Yellowstone verso sud-est e raggiunse le Black Hills dove incontrò i Crows, probabilmente tra la seconda metà del 1600 e gli inizi del 700.
L’arrivo nelle Black Hills cambiò radicalmente la vita dei Kiowas. Si trasformarono, infatti, in un popolo delle Pianure. Appresero dai Crows la Danza del Sole – la cerimonia più importante – i medicine bundles, i fagotti o sacchetti della medicina in cui riponevano il loro amuleti, pietre, semi, pigne, ciuffi d’erba, peli di cavallo, pezzi d’ossa, denti di animali. Ricevettero da un Arapaho il Tai-me, l’idolo feticcio con sembianze antropomorfe che veniva adorato durante la Sun Dance e, cosa più importante, entrarono il possesso del cavallo.
Per i Kiowas l’acquisizione del cavallo fu un fatto epocale. Rendeva possibile nuove strategie di caccia molto più efficaci; potevano viaggiare più lontano allo scopo di localizzare le mandrie e garantivano un maggior trasporto di carne e pelli. Fu una vera rivoluzione!
Inoltre alcuni Kiowas si spinsero a sud nella direzione del cavallo.
Pekka Hamalainen, uno studioso dei Comanches, scrive che i Kiowas divennero traders, mercanti e middlemen, intermediari.
Prima del cavallo
Compravano cavalli e muli dai Comanches e li vendevano ai villaggi Mandan e Hidatsa che erano, a loro volta, in contatto con i mercanti Canadesi, e con le tribù dell’Illinois, Ponca,Kansa e Iowa, che trafficavano con i commercianti Francesi e Spagnoli.
I Kiowas strinsero una forte amicizia e collaborazione con gli Arikaras, e una loro banda, i lata, era chiamata anche Arikara a causa della stretta associazione di scambi con questi ultimi. Acquistavano armi, polvere, munizioni, coltelli, pentole, tessuti, cereali e tabacco.
Probabilmente, durante i loro viaggi, alcuni mercanti Kiowa esplorarono la regione tra i fiumi Platte e Arkansas e la trovarono di loro gradimento.
Ne parlarono ai loro parenti e amici che vivevano ancora nelle regione delle Black Hills e così alcune bande iniziarono a scendere a sud, verso i confini della Comancheria.
James Mooney scrisse che il nome Kiowa o Caigua era riportato nei documenti Spagnoli già nel 1732 o nel 1735.
La prima menzione del nome in New Mexico sembra però risalire al 1727. Secondo i documenti ecclesiastici un’anziana donna Kiowa, Maria Chaves, ricevette l’estrema unzione e fu seppellita nel Pueblo di Isleta.
Nel 1753 una donna fu interrogata nel Pueblo di Santa Cruz da Juan Josè Lobato. Disse di essere stata catturata dagli Utes che l’avevano, a loro volta, sottratta ai Comanches e che era una Kiowa rapita dai Comanches. Tra il 1730 e il 1800,35 Kiowas furono battezzati nelle parrocchie del New Mexico. La presenza dei Kiowas ai confini Spagnoli sembra intensificarsi agli inizi del 1800.
Anche a causa dell’arrivo dei Sioux nella regione delle Black Hills (una banda chiamata K’uato fu distrutta dai Dakota intorno al 1775), i Kiowas iniziarono un movimento più deciso verso sud e vennero a contatto coi Comanches Yupe e Yamparika che difendevano il loro territorio.
Nell’autunno del 1800 una banda composta da Kiowas, Apaches e Pawnees assalì i villaggi intorno a Abiquiu, razziando il bestiame e catturando donne e bambini. I Comanches si offrirono per una spedizione punitiva.
Pacer, capo dei Naishan
Lo storico Thomas Kavanagh scrive che tra il 1801 e il 1806 i Comanches combatterono 7 grandi battaglie contro le “Nazioni del nord”, in particolare i Kiowas.
Nel 1806 ci fu, però,una drastica svolta.
Nel villaggio di San Miguel del Vado un mercante Spagnolo organizzò un incontro tra il capo Kiowa El Ronco e il capo Yamparika Somiquaso. I due stipularono una tregua e El Ronco sposò la figlia di Somiquaso, cementando la prima alleanza.
A quest’accordo ne seguirono altri tra diverse bande e villaggi e così, intorno al 1820, i Kiowas si erano insediati all’interno della Comancheria, dove il clima era più temperato e i pascoli migliori. Si stabilirono nella regione compresa tra i fiumi Canadian e Red River rafforzando così la barriera difensiva contro gli Utes a ovest e gli Osages a est.
Le bande più settentrionali furono chiamate Thoqahyoi, “il popolo del freddo”, quelle più a sud Salqahyoi, “il popolo del caldo”.
Intorno al 1850 si formò un terzo gruppo chiamato Guhalecauigu, “mustang selvaggi”, che frequentava il Llano Estacado.
La storia dei Kiowas è soprattutto conosciuta attraverso lo studio dei loro calendari, he iniziano a cavallo del 1830, e attraverso i primi contatti con gli Stati Uniti, sempre nello stesso periodo. Ma un’epoca precedente della storia Kiowa può essere scovata nei documenti Spagnoli della frontiera settentrionale della Nuova Spagna. All’inizio del 1800 i Kiowas si avvicinarono ai confini del New Mexico, con la volontà di interagire pacificamente con i suoi abitanti.
Tsayaditl-ti, capo principale dei Naishan
Il primo capitolo della storia Kiowa è piuttosto complesso a causa dei rapporti con le numerose nazioni che vivevano nel bacino del fiume Missouri. Gli Spagnoli del New Mexico le chiamavano, collettivamente, ”Nazioni del nord” o “Nortenos”. Alcuni nomi di queste tribù sono stati tradotti e interpretati.
I Kiowas venivano generalmente chiamati Caigua, ma a San Antonio, nel 1795, furono menzionati come Chaibao; i Pawnees erano Pananas; i Kiowa Apaches i Catacas Abajones; Apaches del Norte, Apaches de los arenasse; gli Arapahos erano i Come Perros; gli Skidi Pawnees gli Aas Panismahas; i Cheyennes le Flechas Rayadas.
Per altri nomi, Orejones, Piernas Delgaditas, Barrigones, Cuampes… non ci sono certezze.
I mercanti di pellicce Francesi dell’Illinois conobbero i Kiowas alla fine del 1700 come alleati dei Cheyennes. Informazioni sui rapporti pacifici con i Cheyennes si possono pure trovare nei documenti Spagnoli del New Mexico e ciò pone seri dubbi su quanto scritto da Mooney, ossia che i Cheyennes furono nemici dei Kiowas fino al 1840 e aiutarono i Sioux a cacciarli dalle Black Hills.
Sul finire del 1700 i Kiowas e i loro vicini iniziarono a sentire in modo maggiore la pressione non solo dei Sioux, ma anche degli Anglo-Americani, che cominciavano a affacciarsi a ovest e a minacciare gli Indiani delle Pianure Settentrionali.
Cercando un contrappeso e, forse, un rifugio, i Kiowas e i loro associati si rivolsero a sud, verso il Texas Spagnolo. Gli emissari furono gli Skidi Pawnees, che avevano buoni rapporti con i Wichita e, in particolare, con i Taovayas del Red River.
Nel febbraio 1795 una dozzina di Skidi accompagnati da 39 Wichitas e Taovayas fecero visita al Governatore Munoz a San Antonio. Gli dissero di aver lasciato le loro dimore a causa dei danni inflitti dagli Anglo-Americani e che parlavano a nome di 33 altre nazioni che desideravano essere amiche degli Spagnoli. Tra queste vi erano anche i Kiowas. Era la miglior notizia degli ultimi anni. Il Governatore Generale delle Provincias Internas Pedro de Nava chiese informazioni precise a Munoz, ma il Governatore del Texas si mostrò incompetente sia nel riferire in modo dettagliato la situazione al superiore, sia nel rispondere agli Indiani.
Ragazze Kiowa
Nel giugno 1795 il capo Skidi, Yrisac, ritornò a sud, ma questa volta non si fermò a San Antonio e proseguì fino a Laredo per poi raggiungere Villa de Santander, l’allora capitale del Nuevo Santander, oggi stato del Tamaulipas. Ma anche il Governatore Conde de Sierra Gorda, a causa della mancanza di interpreti adeguati, non diede precise risposte. Gli Indiani ripartirono delusi e così fallì questo primo tentativo di un’alleanza strategica tra i Nortenos e la Spagna.
Nell’autunno del 1800 una grossa banda formata da circa 500 Kiowas, Apaches del Norte e Skidi Pawnees invase il distretto di Abiquiu, destando molta preoccupazione tra gli Jicarillas e gli Utes. Questi ultimi proposero agli Spagnoli una spedizione congiunta, ma prima che gli scouts e le truppe fossero pronte, gli invasori erano già tornati a nord.
I Comanches sospettarono che alla guida dei razziatori ci fosse stato un prigioniero Skidi Pawnee che aveva vissuto insieme a loro fino all’età adulta, ma che aveva tradito 6 guerrieri Comanche conducendoli in un’imboscata degli Skidi.
I Nortenos tornarono la primavera seguente. Questa volta le loro intenzioni furono più pacifiche. Si accamparono in mezzo alle montagne, ai confini del New Mexico, e inviarono una delegazione di Apaches del Norte (i Kiowa Apaches) dagli Jicarillas e dai Navajos. Gli emissari spiegarono di voler essere amici di questi due popoli poiché, in effetti, facevano parte della stessa gente e parlavano il medesimo linguaggio, ma erano rimasti separati dai loro fratelli quando i Comanches avevano frantumato l’Apacheria orientale quasi un secolo prima.


Un guerriero Kiowa

Gli Jicarillas risposero gentilmente a questa richiesta e si dissero disponibili a incontrare le Nazioni del Nord. Altri Apaches orientali udirono di questi parenti perduti. I Lipanes si riavvicinarono alle frontiere del New Mexico per la prima volta dopo molti anni, spiegando che erano venuti per riunirsi coi loro fratelli Jicarillas e Apaches del Norte per vendicarsi, con un’azione congiunta, dei Comanches.
Queste notizie, però,allarmarono gli Spagnoli del New Mexico, che dipendevano dai Comanches per il controllo delle loro frontiere. Ordinarono ai Lipanes di tornare da dove erano venuti, in Texas e Coahuila.
Nell’estate del 1801 i Nortenos inviarono, dal campo del capo Jicarilla Pajarito, a Taos 3 croci, a dimostrazione del loro desiderio di pace. Nell’ottobre dello stesso anno, 33 delegati Nortenos, tra cui 5 capi, furono scortati a Santa Fe dal Governatore Fernando Chacon. Desideravano stabilirsi sul fiume Arkansas e commerciare con Taos. Chacon rispose che sarebbero stati accolti come amici e alleati allo stesso modo di altre nazioni alleate.
Il mese seguente la loro visita a Santa Fe, una grossa banda di Nortenos assalì un villaggio Comanche Kotsoteka sul fiume Arkansas, rubando i cavalli e molti beni.
Nella primavera del 1802 la Comancheria settentrionale fu nuovamente sotto attacco. Nel mese di marzo i Comanches persero 4 guerrieri e molti cavalli per mano dei Pawnees e 6 guerrieri e più di 30 cavalli a causa degli Utes. Ma la loro vendetta non si fece attendere.
Kotsatoah, “Scudo affumicato”
In estate i Comanches Jupe prepararono un’ azione di rivincita, assalirono i Kiowa, uccisero 24 guerrieri, razziarono gran parte dei loro beni e li scacciarono lontano dal fiume Arkansas. Virtualmente nello stesso momento, 15 capi Nortenos si trovavano a Santa Fe per rinnovare agli Spagnoli la richiesta di relazioni pacifiche e il permesso di stabilirsi in New Mwxico. Il Governatore Chacon rispose favorevolmente, ma quando udì della vittoria Comanche sui Kiowas e fu informato di una spedizione di rivincita che i Nortenos stavano preparando, temporeggiò. Capiva che solo un accordo amichevole tra Kiowas e Comanches poteva favorire la pace.
Nel luglio 1803, 40 guerrieri Nortenos giunsero a Taos per scambiare pelli di bisonte con coperte, coltelli, accette e tabacco. Una settimana dopo i principali capi dei Comanches occidentali si fermarono a Santa Fe di ritorno da un’infruttuosa spedizione contro i Kiowas e i Pawnees durata 96 giorni. Mentre si trovavano in città, incontrarono una delegazione di Pawnees, ma i due mortali nemici si salutarono con la perfetta cortesia richiesta a tutti coloro che visitavano la capitale Spagnola e i New Mexicans scortarono i Pawnees fino al fiume Arkansas per evitare violenze. Nell’estate del 1804 un’altra piccola delegazione di Pawnees ritornò a Santa Fe per rinnovare gli accordi amichevoli, ma il resto dei Nortenos rimase a nord.


Il capo Skidi Pawnee Yrisac fu protagonista di un incredibile viaggio in Messico

Nel 1804 Lewis e Clark intrapresero la loro spedizione lungo il Missouri e questa notizia preoccupò non poco gli Spagnoli, che cercarono di contattare i Nortenos.
Pedro Vial, un noto interprete,mercante e esploratore, fu inviato sul Platte con lo scopo di trovare i Pawnees e gli Apaches del Norte e sponsorizzare trattative di pace tra queste due nazioni e i Comanches.
Nel giugno 1805 tre capi Arapaho giunsero a Santa Fe al fine di sollecitare pace, alleanza e commercio col Nuovo Messico non solo per loro, ma anche per i Cheyennes e gli Skidi Pawnees. Il mese seguente altri sei capi Arapaho arrivarono a Taos con 130 uomini, issando una bandiera rossa con una croce bianca. Si fermarono 3 giorni per scambiare pelli con polvere, coperte e cavalli e poi ripartirono, dicendo che sarebbero ritornati in autunno per ratificare una pace duratura. Se ne andarono in gran fretta quando seppero che i Comanches stavano arrivando. Probabilmente temevano per le loro famiglie che avevano lasciato in villaggi poco difesi quando avevano intrapreso il pericoloso viaggio verso il New Mexico.
Nell’autunno del 1805 il Governatore Real Alencaster inviò un’altra volta Vial dai Pawnees con molti doni. Mentre si trovava sul fiume Arkansas, la spedizione fu assalita da una grossa banda di Indiani ben armati che razziarono gran parte dei beni, costringendo Vial al ritorno a Santa Fe.
L’identità degli assalitori era un mistero. Vial disse che non gli sembravano Pawnees, perchè gli assalitori avevano attaccato a cavallo, mentre i Pawnees combattevano a piedi, e neppure Kiowas, poichè questa tribù combatteva quasi nuda, mentre i razziatori erano vestiti in bianco, rosso e blu e avevano il volto nascosto.
Un guerriero Kiowa
Dopo il fallimento di Vial, un soldato di Santa Fe, Juan Licero, si offrì come volontario per guidare una spedizione a nord al fine di trovare i Kiowas e raggiungere, attraverso loro, gli altri Nortenos, cosa che Vial aveva sperato di fare con l’aiuto dei Pawnees.
Lucero lasciò Taos il 27 novembre 1805 con 25 uomini e dopo 11 giorni raggiunse il campo invernale dei Kiowas. Fu accolto amichevolmente e i capi si dissero felici di poter mantenere buoni rapporti con la Spagna e, cosa più importante, chiesero la mediazione spagnola per un’alleanza coi Comanches. A questo proposito inviarono un capo chiamato El Ronco insieme a Lucero per parlare col Governatore. Nel mese di dicembre El Ronco iniziò la sua missione diplomatica a Santa Fe. Chiese 2 bandiere Spagnole e regali di buona qualità, in particolare medaglie per i capi. Ma, cosa più importante, El Ronco chiese al Governatore Real Alencaster di inviare messaggeri presso i Comanches per invitarli a Santa Fe e celebrare la pace coi Kiowas. Disse poi che il capo principale dei Kiowas, chiamato Bule (ma anche Bole e Dientecito), sarebbe venuto a Santa Fe per ratificare un trattato di perpetua amicizia.
El Ronco ripartì il 26 dicembre insieme a Lucero che ritornò a Santa Fe il 18 gennaio 1806. Alencaster era molto dubbioso sulla possibilità di un’alleanza tra le due tribù e non sapeva cosa fare ma, mentre il Governatore era indeciso, i Kiowas e i Comanches iniziarono a lavorare per la pace senza il suo aiuto. Probabilmente si servirono dei buoni uffici di Juan Lucero, che era in eccellenti rapporti coi Comanches ed era diventato buon amico dei Kiowas.


I rapporti iniziali tra Comanches e Kiowas furono tutt’altro che amichevoli

Ciò si accorda con la tradizione orale dei Kiowas secondo cui un intermediario Spagnolo favorì la pace coi Comanches. La duratura pace tra le due nazioni fu celebrata nella prima parte del 1806. I Kiowas trattarono con il capo principale dei Comanches Yamparika chiamato Somiquaso,
In base alla tradizione riferita da Mooney, il capo Kiowa Guik’ate (Lupo che Giace), secondo solo al capo principale, si recò al campo dei Comanches sul Double Mountain Fork del Brazos per discutere la pace.
Mooney situò erroneamente la data dell’accordo ”intorno al 1790”.
Secondo i documenti Spagnoli, 5 rancherias di seguaci di Somiquaso si erano spostate l’anno precedente alla pace (il 1805) dal fiume Arkansas, a nord, verso il Brazos, a sud.
Sicuramente il capo Guik’ate della tradizione Kiowa fu il capo chiamato El Ronco dagli Spagnoli. Al fine di cementare l’alleanza sposò la figlia di Somiquaso e andò a vivere tra gli Yamparikas. La data della pace tra Kiowas e Comanches è, senza alcun dubbio, l’anno 1806.
I negoziati tra Kiowa e Spagnoli procedettero in maniera meno spedita.
Nella primavera del 1806 i Kiowas programmarono una visita a Santa Fe insieme a 5 altre nazioni. Ma un attacco a sorpresa degli Skidi Pawnees, tribù con cui non erano in guerra, fece fallire l’incontro e il principale capo Kiowa, Bule, decise di ritardare la sua visita fino alla fine dell’estate.


L’anno della pace tra le due tribù fu il 1806

Lucero seppe della decisione quando si recò dai Kiowas all’inizio dell’estate e li trovò accampati in Colorado insieme a una tribù chiamata Orejones, che viveva presso il Missouri. Lucero promise di tornare a settembre per scortarli a Santa Fe, ma quando ritornò, non trovò nessuno. Nel mese di giugno 1807 un leader Kiowa e un capo Yamparika si fermarono a Santa Fe per portare i loro saluti al Governatore e il Kiowa annunciò che il gran capo Bule sarebbe arrivato presto. E così fu. Il 3 agosto 1807, 14 Kiowas presero parte alla cerimonia per la firma del trattato nel palazzo del Governatore. Real Alencaster appese al collo di Bule una medaglia d’argento con l’effige del Re e gli diede un bastone d’argento, il simbolo tradizionale del vassallaggio alla Corona Spagnola.
Il trattato fu simile a quello che gli Spagnoli avevano siglato coi Comanches a Pecos nel 1786.
Ai Kiowas era consentito risiedere e vivere vicino agli insediamenti Spagnoli e recarsi nei loro villaggi per commerciare e i loro capi potevano far visita al Governatore quando volevano. Accettavano, in questo modo, la protezione Spagnola. Si impegnavano a non assalire e depredare le proprietà del Re e a non molestare soggetti sottoposti alla sua autorità.
Così i Kiowas entrarono a pieno titolo tra tutte quelle tribù che avevano già instaurato rapporti pacifici con il popolo del New Mexico.

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