La carabina Sharps 1869

A cura di Storia in Soffitta

Con C. M. Spencer, Cristhian Sharps (Washington 1810 – Vernon 1874), fornì alle Truppe Unioniste le prime e le migliori armi a retrocarica della Guerra di Secessione americana.
Verso la metà degli anni ’40, lasciato l’Arsenale di Harper’s Ferry, dove lavorava dall’età di 19 anni, Sharps si trasferì a Cincinnati, ove chiese il primo brevetto per una “Carabina a retrocarica”, che gli fu rilasciato nel 1848.
Sulla base di questa prima arma, furono prodotti, in seguito, tutti i fucili e le carabine Sharps.
Le prime armi Sharps vennero prodotte, tra il 1849 eil 1850, a Mill Creek, in Pensylvania, presso le Officine di Albert S. Nippes.
Nel frattempo, Sharps brevettava anche un tipo di pistola a quattro canne, con percussore rotante, ripresa nel 1859, unitamente ad un revolver, simile allo Smith & Wesson, con canna ribaltabile all’indietro.


La pistola a quattro canne

Fu nel 1851, ad Hartford, nel Connecticut, che venne fondata la “Sharps Rifle Manifacturing Company”, all’interno della quale, l’inventore svolgeva il ruolo di “Consigliere tecnico”, ricevendo un dollaro per ogni arma prodotta.
Proprio in quel periodo, iniziò la produzione della “Carabina Mod. 1851”, la quale montava un innescatore automatico, ideato da Edward Maynard, costruita nella Fabbrica “Robbins & Lawrence” di Winsor nel Vermont.
Nel 1852, il Governo statunitense chiuse con Sharps un primo contratto di fornitura, per duecento carabine “M. 1851”, costruite ad Hartford, con la supervisione di Lawrence.
Ma già in quell’anno, fu presentato il nuovo “Mod.1852”, con un nuovo tipo di “innescatore automatico”. Le carabine di questo tipo, vendute al Governo, furono 6.500.
L’anno seguente, Sharps si trasferì a Filadelfia, mantenendo i diritti sui suoi brevetti.
In quell’anno, uscì il “Mod. 1853”, celebre per essere stato usato dall’abolizionista James Brown, nella rivolta del 1856. Seguì il “Mod. 1855”, ultimo ad avere il blocco inclinato.
I Modelli seguenti, “Mod. 1859”, “New Model 1859” e “New Model 1863”, ebbero tutti un blocco verticale.


Lo Sharps 1869

Proprio questi tre Modelli furono tra i più usati, durante la Guerra Civile americana. Dei tre modelli citati, ai quali si aggiunsero altri tipi di fucile, furono venduti, in periodo bellico, circa 100.000 esemplari. In particolare, 2.000 fucili “New Model 1859” furono usati dai due Reggimenti di Tiratori Scelti del Colonnello Hiram Berdan, noti come “United States Sarpshooter”.
Al termine della Guerra di Secessione, perseverando l’Esercito americano nel rifiuto delle nuove armi a “ripetizione a leva”, Henry e Winchester, le carabine Sharps furono trasformate, per sparare la cartuccia d’ordinanza, cal. 50/70, a “percussione centrale”.
Nel frattempo, la Società iniziò a costruire armi sportive, da tiro e da caccia, divenute famose per essere state usate dai cacciatori di bisonti.
Di queste, la più nota fu il “Fucile Buffalo”, in cal. 45.
Come detto, le carabine Sharps, nel 1869, furono convertite alla cartuccia metallica, grazie alla riduzione del calibro da “52” a “50”, tramite l’inserimento di un tubo rigato nella canna dell’arma. Questo modello è stato definito come “Carabina Sharps Conversione”.
Ma, in quello stesso anno, fu prodotta una nuova carabina, nel calibro 50, con acciarino e cane di nuova progettazione, prevista con l’apposito anello d’aggancio alla sella, per la Cavalleria e denominata “Modello 1869”.


Lo Sharps 1869 in possesso di Storia In Soffitta

L’arma fu, per molti anni, in dotazione alle truppe statunitensi, le quali l’impiegarono ampiamente, nelle guerre contro gli Indiani.
La “Sharps”, divenuta “Sharps Rifle Company”, con sede a Bridgeport, nel 1878, produsse un nuovo modello, forse il migliore, con cane interno, avvalendosi di un brevetto dell’armaiolo tedesco, Hugo Borchardt.
Ma, nel 1881, la Sharps dovette chiudere i battenti, per difficoltà finanaziarie.
Ancorchè la carabina Sharp in dotazione al 7° Reggimento di Cavalleria, nel 1876, durante la celebre battaglia del Little Big Horn, fosse il Mod. 1873, appare evidente che il reparto, in precedenza fosse dotato del Mod. 1869 e che alcuni esemplari di quest’ultimo potessero essere ancora in uso ad alcuni militari.
Il calcio del fucile
La Sharp in collezione reca, sulla pala del calcio, la profonda incisione “GH 7”.
Da fonti autorevoli, concernenti studi sulla disfatta di Custer, si apprende che alla famosa battaglia, il 7° Cavalleria era organizzato su tre Battaglioni operativi. Oltre a quello comandato direttamente da Custer, erano presenti, sul teatro delle operazioni, il “Battaglione Reno”, agli ordini del Maggiore Marcus A. Reno, del quale faceva parte la Compagnia G (Ten. Donald McIntosh) ed il “Battaglione Benteen”, al comando del Capitano Frederick W. Benteen, del quale faceva parte la Compagnia H (Cap. Benteen e Ten. Francis M. Gibson).
Da tale osservazione sopra esposta non si vuole assolutamente sostenere, non essendovi alcuna certezza, che la carabina in collezione sia passata tra le mani di un Cavalleggero del 7°, ma va, perlomeno, fatta notare la curiosa coincidenza tra la scritta incisa sul calcio e la struttura organizzativa del Reggimento di Custer.
Sostanzialmente, il meccanismo Sharps prevede un blocco di chiusura, scorrevole verso il basso, quando viene abbassata la “leva – guardamano”. Con tale movimento, si apre la camera di scoppio, ove viene inserita la cartuccia.
Le Carabine Sharps, nel 1869, furono convertite alla cartuccia metallica, grazie alla riduzione del calibro da”52″ a “50”, tramite l’inserimento di un tubo rigato nella canna dell’arma. Questo modello è stato definito come “Carabina Sharps Conversione”.

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