La battaglia di Yellow House Canyon

A cura di Renato Ruggeri
All’inizio del 1877 il capo Quahadi Tu-Ukumah (Black Horse o Nigger Horse, come veniva chiamato dai cacciatori di bisonte) apprese dello sterminio degli ultimi bisonti, le cui carcasse, prive di pelli, gobba e lingua, venivano lasciate a marcire nella prateria e abbandonò la riserva senza permesso, con circa 300 guerrieri.
Si accamparono nello Yellow House Canyon, o Casa Amarilla, un canalone vicino al limite orientale del Llano Estacado. Loro intenzione era di andare a caccia e distruggere gli accampamenti dei cacciatori. A metà Febbraio circa 50 guerrieri lasciarono il villaggio per assalire i bivacchi dei buffalo hunters.
Alcuni furono trovati vuoti,e così si limitarono a sparare, rubare i cavalli e bruciare le pile di pelli. La sorte peggiore toccò a Marshall Sewell, assalito nel suo “shooting stand” dai Comanches.
Due scuoiatori, Wild Skibbet e James Mocassin Jim, videro gli Indiani circondare il cacciatore solitario. Fuggirono su un carro, poi abbandonato, e si nascosero nella foresta, riuscendo a farla franca. Herman Lehmann, presente durante l’episodio, raccontò che a Sewell furono presi 2 scalpi, togliendo la pelle da ogni tempia, e che gli fu conficcato un legno appuntito nello stomaco; inoltre i Quahadi presero il suo Creedmore Sharps, il più lungo fucile che avessero mai visto.


Black Horse, secondo a destra nella foto

La notizia degli attacchi e della morte di Sewell raggiunse Rath City, vicino alle Double Mountains, il luogo dove i buffalo hunters compravano le provviste e vendevano le pelli. In marzo i cacciatori decisero che era giunto il momento di fare qualcosa. Circa 50 uomini, guidati dal Capitano Hank Campbell e dai suoi luogotenenti Limpy Jim Smith e Joe Freed si diressero a Ovest. Con una scorta adeguata di munizioni e whisky, i cacciatori cavalcarono verso il Llano Estacado. Li guidava Josè Tafoya.


Il famoso fucile Creedmore Sharps

Durante la Red River War, l’ex Comanchero aveva condotto, sotto la minaccia dell’impiccagione, MacKenzie al Palo Duro Canyon. Ben ventisei buffalo hunters erano a cavallo, gli altri nei carri. Ognuno portava un fucile da bisonti e 250 cartucce. Il 16 Marzo raggiunsero lo Yellow House Canyon e la mattina del giorno dopo Tafoya e Louis Keyes, un mezzosangue Cherokee che aveva vissuto coi Comanches, videro delle donne che conducevano un gruppo di cavalli carichi di carne di bisonte. Seguendole localizzarono il campo dei Kwahadi in un canalone laterale, il Thompson Canyon. Inoltre videro circa 100 capanne Apache a poca distanza dai tepee Comanche. Gli Apaches erano Mescalero e Mimbres che avevano raggiunto i Comanches per la caccia.
La mattina del 18 Campbell divise le forze. Prese metà degli uomini e affidò a Limpy Jim l’altra metà. Joe Freed condusse gli uomini a piedi. Gli uomini cominciarono a avanzare lungo il Canyon. Keyes intonò un canto di guerra Cherokee e spronò il cavallo e l’ex confederato “Squirrel Eye” Emory lanciò il suo urlo da ribelle.
Subito gli Indiani uscirono dai tepee, salirono sulla cresta di una collina e aprirono il fuoco per fermare la carica. Joe Jackson fu colpito da un proiettile alla mandibola e dopo la battaglia fu portato a Rath City, dove morì il mese dopo. Fu l’unica vittima bianca della battaglia.


Un campo di cacciatori di bisonti

Appena fu chiaro che gli Indiani non sarebbero fuggiti, Campbell ordinò la ritirata, a cavallo, giù per il Canyon fino ai carri. Si sparò per tutta la giornata.
Nel tardo pomeriggio Tafoya andò in esplorazione, ma fu colpito a una spalla. Nel frattempo i Comanches avevano incendiato la prateria e usato il fumo come schermo. I cacciatori, quindi, si ritirarono su una parete rocciosa e durante la notte Shorty Woodson, che sembra fosse l’uomo più basso sulle praterie, si prese cura di Joe Jackson e dei feriti, 5 in tutto.
Ben Jackson, il fratello di Joe, e John Cook trovarono una buca piena d’acqua, ma si erano dimenticati le borracce e così la versarono negli stivali e la allungarono col whisky. All’alba gli scouts, usciti in ricognizione, ritornarono con la notizia che gli Indiani se ne erano andati. Gli Apaches verso il New Mexico. I Comanches, che avevano protetto la fuga delle donne e bambini, non furono inseguiti.


Cacciatori di bisonti al lavoro

Due mesi dopo alcuni Comanches presi prigionieri nello scontro di Quemado Lake, dissero che le perdite erano state di 35 guerrieri e 22 feriti. E’ comunque una cifra poco attendibile. Lehmann, nel 1926, raccontò la storia dello Sharps Creedmore preso a Sewell e che era diventato un taboo per i Quahadi. Tutti e quattro i guerrieri che l’avevano usato erano morti, compreso il figlio di Nigger Horse. Il medicine man aveva detto che il fucile possedeva uno spirito demoniaco e così i Comanches l’avevano avvolto in una coperta insieme ai due pezzi di scalpo presi a Sewell e sepolto.
Fu l’ultima battaglia dei Comanche e anche i cacciatori, decimando le mandrie di bisonti, divennero, essi stessi, inutili.


Il ritrovamento del cadavere scalpato di Ralph Morrison un cacciatore

Il 4 Maggio dello stesso anno la banda di Tu-Ukumah fu assalita dal Cap. Patrick Lee con i buffalo soldiers del 10° cavalleria a Quemado Lake, vicino al confine del New Messico, 65 miglia a Ovest dello Yellow House Canyon.
Mentre fuggiva a cavallo, dopo aver ucciso un sergente, Nigger Horse fu colpito da un proiettile che attraversò il corpo della moglie, che cavalcava dietro di lui, e penetrò nel suo, uccidendoli entrambi.?Alcuni storici, in seguito, affermarono che Nigger Horse sopravvisse allo scontro e morì nel 1900 a Cache, in Oklahoma.


Nigger Horse imprigionato a Fort Marion con i suoi

Si trattava invece di Black Horse, capo in seconda dei Quahadi durante la Red River war del 1874. Thomas Kavanagh lo chiama Tokomi, dal comanche tuu-kuhma, cavallo nero, l’unico leader Comanche a essere imprigionato a Fort Marion, con l’accusa di aver ucciso un bianco vicino a Fort Cobb nel 1867. Vi restò dal Maggio del 1875 all’Aprile del 1878. Dopo il suo rilascio,nel giugno dello stesso anno, guidò 25 guerrieri in una caccia al bisonte in Texas. A sud di Big Springs si scontrarono con alcuni Texas Rangers, uccidendone uno e ferendone un paio.
Fu l’ultimo scontro dei Comanche in Texas.

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