La rapina alla diligenza Solomonville-Bowie

A cura di Matteo Pastore

I banditi contro la diligenza
La rapina alla diligenza Solomonville-Bowie del gennaio 1894 inizialmente sembrò essere una normale rapina, non ci fu una sparatoria, nessuno rimase ferito e venne rubata solo la posta del Servizio Postale Statunitense.
Nessuno decise di inseguire i banditi in un lungo inseguimento attraverso le montagne e le valli del sud-est dell’Arizona. Il rapinatore e i suoi complici rimasero a Solomonville dopo la rapina vennero identificati e arrestati senza incidenti. Tuttavia il Tucson Daily Citem del 4 dicembre 1894 riportò prove sensazionali presentate durante il processo ai banditi e definì “Il caso più sorprendente ed originale negli annali della storia del crimine”.
Forse l’incidente non corrispondeva alla spaventosa descrizione del Dat Carizen, ma le circostanze relative alla rapina alla diligenza di Solomonville erano certamente insolite.
Il 6 gennaio 1894, la diligenza diretta a sud lasciò Solomonville per il suo viaggio di routine di trentacinque miglia fino a Bowie, una fermata ferroviaria sulla linea del Pacifico tra Lordsburg, New Mexico, e Tucson, Arizona.
La diligenza non trasportava nessuna cassaforte poiché a bordo non c’erano spedizioni di valore né di denaro. Di conseguenza, non era stata assegnata nessuna guardia armata La diligenza trasportava solo un passeggero, Leslie Webb, un’insegnante locale, e un sacco contente della posta.
Quando la diligenza raggiunse un punto a diverse miglia da Solomonville, un uomo mascherato apparve sulla strada puntando una pistola contro il cocchiere al quale fu ordinato di fermarsi e l’uomo non esitò ad eseguire l’ordine richiesto.
La stampa locale diffuse due versioni della rapina. Un rapporto affermava che il bandito era in ginocchio sulla strada e aveva una pistola in ciascuna mano quando ordinò alla diligenza di fermarsi. Da questa posizione avrebbe ordinato al cocchiere di gettare il sacco della posta in strada e richiese che il conducente e il passeggero scendessero a terra. Il fuorilegge obbligò il cocchiere ad aprire il sacchetto della posta e a Webb di mettere la posta raccomandata in un sacco che il bandito aveva portato con sé.
Dopo aver preso la posta, il bandito ordinò di slegare i cavalli dalla diligenza e con un lieve tocco li fece allontanare. Nel frattempo consigliò ai due uomini di seguire gli animali che si stavano allontanando. Successivamente, il bandito, montò sul suo cavallo e iniziò a fuggire. Il cocchiere disse che la rapina era stata compita da un solo uomo mentre Webb diede una testimonianza differente, secondo lui i rapinatori erano in due ed insistette che l’altro era nascosto.
L’altra versione della rapina affermava semplicemente che un uomo mascherato, armato di fucile, apparve sulla strada davanti alla diligenza. Puntando la sua arma ordinò al cocchiere di fermare la diligenza e di consegnargli, buttando a terra, ciò che stava trasportando. Dopodiché non è chiaro se scappò verso Solomonville o un’altra città.
Anche se il bandito della diligenza non fu catturato, gli uomini di legge continuarono ad indagare sulla rapina.
sia nella della contea di Graham George Olney e agli Stati Uniti. Facendo molte domande nei pressi di Solomonville, l’ispettore postale George Waterbury e lo sceriffo Graham George Olney, appresero che Leslie Webb acquistò una valigia costosa contenente dei buoni da 800$ proprio il giorno della rapina.
L’ispettore postale George Waterbury apprese che Leslie Webb aveva acquistato vaglia per un importo di $ 800 il giorno della rapina.


Una rappresentazione pittorica di una rapina alla diligenza

Nel 1894 quell’ammontare di denaro era una cifra notevole e gli uomini di legge ritenevano che l’occupazione di Webb, insegnante, non gli avrebbe fornito quella quantità di denaro in contante. Inoltre, non vi erano prestiti o transazioni commerciali recenti che consentissero di mettere quella somma di denaro nelle mani di Webb.
Il denaro di Webb sembrava essere una joint venture di qualche tipo e gli agenti si chiesero se avesse qualcosa a che fare con la rapina alla diligenza.
Le indagini continuarono e fu stabilito che Webb era stato visto recentemente più volte in compagnia di un contadino locale, Jacob Felshaw, e di un uomo anziano di nome Windsor.
Il 16 gennaio 1894, lo sceriffo Olney e l’ispettore Waterbury arrestarono senza clamore Webb, Felshaw e Windsor per la rapina alla diligenza di Solomonville. Felshaw e Webb negarono di essere estranei al crimine. Windsor, tuttavia, collaborando con gli uomini di legge, ammise di aver preso parte a una cospirazione per derubare la diligenza.
Accusò Felshaw e Webb della rapina e permise agli agenti di recuperare il denaro preso nella rapina. Felshaw e Webb furono accusati, in un tribunale federale, di aver rapinato della posta del Servizio Postale degli Stati Uniti e gli uomini furono trasportati nella prigione di Tucson in attesa del processo fissato per la fine di novembre e gli inizi di dicembre dello stesso anno. Accuse minori furono mosse contro Windsor e gli fu concessa la libertà su cauzione.
Il 20 marzo, più di due mesi dopo la rapina, la stessa diligenza e il cocchiere vennero fermati da due banditi armati e mascherati a circa otto miglia a sud di Solomonville. Come prima, a bordo non c’erano carichi di denaro o guardie armate.I banditi rubarono la posta e fuggirono a cavallo. Il crimine fu denunciato poco tempo dopo ed entro due ore dalla rapina il capo dei vice sceriffo della contea di Graham, Ben Olney, organizzò una squadra e si mise all’inseguimento dei fuorilegge. Olney insieme agli altri vice non erano a conoscenza che, poco dopo aver commesso la rapina, i banditi si sono separati.
Il giorno seguente, uno di loro fu avvistato mentre cavalcava il suo cavallo davanti al ranch Winchester, vicino a Bowie, con direzione sud, verso il Messico.
Due giorni dopo, dei vice seguirono il bandito a Cave Creek nei Monti Chiricahua, a circa dieci miglia a sud di Galewille, a Cochise Count. Disarmato, l’uomo, Thomas Jackson, si arrese senza combattere e fu portato nella prigione di Solomonville.
L’altro bandito, Frank Martin, venne inseguito da un altro gruppo a ovest nella contea di Pima dove fu localizzato e arrestato. Martin si arrese pacificamente e fu trasportato nella prigione di Tucson. Confessando la rapina implicò Jackson come suo complice. Jackson fu trasportato nella prigione di Tucson e furono presentate accuse federali contro entrambi gli uomini per aver derubato della posta del Servizio Postale.
Poiché entrambi gli uomini si dichiararono non colpevoli delle accuse, il loro processo fu fissato per il periodo che andava dalla fine di novembre agli inizi di dicembre. Durante l’attesa, Felshaw. Webb, Jackson e Martin condividevano le celle nel carcere di Tucson. Alla fine di novembre 1894, i casi di Jackson e Martin furono sottoposti a un processo congiunto ed entrambi gli uomini furono: Jackson fu condannato all’ergastolo per crimini federali a San Quentin in California. Dopo la condanna, Jackson e Martin, non furono consegnati a San Quentin ma trattenuti a Tucson in attesa dell’esito del processo che coinvolgeva Feishaw e Webb. Se Felshaw e Webb fossero stati condannati, tutti e quattro sarebbero stati trasferiti a San Ouentin.
Felshaw e Wehb furono processati congiuntamente tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre 1894. Il loro processo fu riportato dalla stampa locale come “sensazionale”. Furono chiamati ben sessantacinque testimoni e circa quarantaquattro di loro testimoniarono. Naturalmente i principali testimoni furono il conducente della diligenza e gli agenti che condussero le indagini ed effettuarono gli arresti.
I funzionari della banca testimoniarono che i numeri di serie del denaro recuperato corrispondevano ai numeri registrati dagli impiegati della banca prima della spedizione del denaro sulla diligenza tramite posta raccomandata. La testimonianza più schiacciante contro gli imputati arrivò dal loro complice, Windsor. Egli descrisse il suo ruolo nella rapina accusando sia Felshaw che Webb. Testimoniò, inoltre, di aver assistito gli inquirenti nel recupero del denaro rubato.
In sua difesa, Webb, affermò che non si trovava nemmeno nella contea di Graham il giorno della rapina.
Dichiarò che quel giorno si trovava nella contea di Pima e suo padre e sua sorella potevano confermare il suo alibi. Il pubblico ministero rispose dicendo che Webb, suo padre e sua sorella avevano “confuso i loro tempi”. Dimostrò che Webb si trovava a Solomonville il giorno della rapina.
Nel frattempo, Felshaw, presentò pochissime prove in sua difesa oltre a negare il coinvolgimento nella rapina.
Una notizia bomba apparve nel processo quando l’avvocato difensore chiamò il rapinatore Thomas Jackson sul banco dei testimoni. La testimonianza di Jackson era inaspettata e sorprendente. Affermò di essere il bandito che aveva rubato la diligenza il 6 gennaio 1894. Secondo Jackson, lavorava da solo e nessun altro era coinvolto in alcun modo nella rapina. Dichiarò che Felshaw e Webb erano innocenti delle accuse mosse contro di loro. Jackson, inoltre, fornì tutti i dettagli della rapina.
Il pubblico ministero disprezzò Jackson e le sue sorprendenti ed improvvise dichiarazioni. Era talmente sconvolto che non controinterrogò il criminale. La decisione pubblico ministero deluse l’avvocato difensor il quale voleva interrogare Jackson per sottolineare ulteriormente l’innocenza dei suoi clienti. Sostenne alla corte che i suoi clienti avevano il diritto di sottoporre il testimone a un controinterrogatorio, ma la sua mozione venne respinta e nelle sue argomentazioni conclusive dichiarò alla giuria che alla difesa era stato negato il diritto del controinterrogatorio di Jackson. Nonostante ciò, la giuria, non prese sul serio le affermazioni di Jackson né la posizione del suo avvocato.
Felshaw e Webb furono giudicati colpevoli delle accuse ed entrambi gli uomini furono condannati a dieci anni a San Ouentin.
Windsor, per la sua parte nella rapina, ottenne una multa di circa 1.000$ e condannato a trenta giorni di prigione.
Dopo la sentenza, Felshaw e Webb contattarono il pubblico ministero e confessarono di aver effettivamente rapinato la diligenza. Non fu però accertato come abbiano accumulato gli 800$ dollari utilizzati da Webb per acquistare i buoni. Webb acquistò i buoni a nome di suo fratello, Milo Webb, di Deming Nuovo Messico (l’uomo non era parte della cospirazione e non era a conoscenza dell’uso del suo nome). Webb prenotò un posto sulla diligenza per vedere come sarebbe andata la rapina. Durante il crimine vide Felshaw, il vero rapinatore, ricevere la posta come previsto e pensò subito che se la sarebbero cavata senza problemi.
I giornali non riportarono il ruolo di Windsor nella rapina, ma sembra che gli sia stato dato il ricavato della rapina da conservare fino a quando le ricerche dei criminali non sarebbero terminate e la notizia del crimine sarebbe passata in secondo piano. Quando fu denunciata la rapina, Webb affermò che sfruttarono la notizia di altri due banditi in fuga per confondere le idee degli uomini di legge e per non coinvolgere Windsor.
Dopo la rapina, Felshaw e Webb tornarono tranquillamente alle loro occupazioni regolari nella speranza di evitare sospetti.
Felshaw e Webb confessarono inoltre il loro progetto per far sì che Thomas Jackson si assumesse la colpa della loro rapina e li scagionasse dal crimine. Informarono il pubblico ministero che, secondo loro, dal momento che Jackson era già stato condannato all’ergastolo per la sua rapina, un’altra condanna non avrebbe aggiunto ulteriori anni alla pena da scontare. Jackson era stranente d’accordo, Felshaw e Webb lo istruirono in tutti i dettagli della loro rapina mentre erano in prigione in attesa del processo. Quando Jackson comparve in tribunale come testimone, iniziò a presentare tutti i fatti del crimine come se fosse stato lì e avesse commesso il fatto. Erano fiduciosi dalle prove e dalla testimonianza di Jackson pensando che il loro piano avrebbe avuto successo ma rimasero delusi quando fallì.
Felshaw, Webb, Jackson e Martin furono scortati da Tucson alla prigione di San Quentin. Entrarono nel carcere il 10 dicembre 1894. Felshaw era il prigioniero federale #16137 Jackson #16138, Martin #16139 e Webb come prigioniero #16140.
Gli archivi di San Quintino mostrano che Felshaw era nativo dello Utah ed era un contadino, alto ed aveva 21 anni; Leslie Webb era un maestro di 25 anni dello Utah di altezza media di pelle chiara, con occhi nocciola e capelli castano chiaro; Thomas Jackson era nato in Iowa ed era un disoccupato di 21 anni di altezza superiore alla media. Quindici anni dopo, il 21 gennaio 1910, Jackson fu trasferito alla prigione federale di Leavenworth, in Kansas. Frank P. Martin era un carpentiere dell’Illinois di 24 anni di altezza media con capelli e occhi castani.
Questi quattro uomini erano poco più che ventenni quando decisero che c’era un modo più veloce, piuttosto che lavorare, per fare soldi.
A quanto pare furono dei carcerati modello infatti Jacob Felshaw e Leslie Webb furono graziati il 29 maggio 1897 dal presidente William McKinley. Qualche tempo dopo anche Frank Martin ottenne la libertà e fu rilasciato sulla parola e poi liberato per buona condotta il 22 giugno 1898. Jackson, invece, continuò a scontare la sua pena ben oltre il 1910.
I tre uomini rilasciati non ebbero più problemi con la giustizia e scomparvero nell’oscurità da dove erano venuti.
Gli eventi di Solomonville non illustrano un incidente ricco di azione del selvaggio west ma resta comunque un evento bizzarro e una delle rapine più insolite della storia dell’Arizona.

Per i Commenti è possibile usare il nostro forum