La Barbary Coast, bande, vigilanti e rapimenti a San Francisco

A cura di Patrizia Ines Roggiero

Anarchia, violenza, intimidazioni. Sono le prime parole che si possono associare alla Barbary Coast fin dal momento in cui il quartiere prese vita. Non a caso deve il nome alla Costa dei Berberi nel Nordafrica, che in passato ospitava i temuti corsari capaci di terrorizzare le coste europee.
Nel 1849 la scoperta dell’oro in California richiamò migliaia di avventurieri tra minatori, imprenditori e gente d’ogni tipo. Così, la piccola comunità di duecento anime che aveva vissuto a San Francisco fino a quel momento crebbe oltre le diecimila persone in soli due anni, destabilizzando la capacità politica e di sicurezza della città, che non vantava organizzazioni municipali e statali ben formate e autorità locali adeguate.  
Due bande in particolare, gli Hounds e i Sydney Ducks, approfittarono delle falle nel sistema per prosperare, facendo della Barbary Coast un centro di illegalità e bassa morale.
Gli Hounds erano una banda di nativisti formata da criminali e veterani della guerra tra Messico e Stati Uniti giunti a San Francisco alla fine del conflitto. Ufficialmente chiamata San Francisco Society of Regulators nacque al soldo di uomini d’affare che si avvalevano dell’esperienza dei regolatori per riacciuffare i marinai fuggiti in cerca di fortuna nei giacimenti auriferi, abbandonando intere navi che restavano in porto senza equipaggio a scaricarne la merce. Ciò diede ai segugi un certo potere tra le strade della città, che presto degenerò nella delinquenza.
Questa banda veniva associata a quelle dei Bowery Boys di New York per via dei medesimi ideali anti-straniero. Gli Hounds allontanavano infatti i forestieri dalle miniere con attacchi brutali agli immigrati ispanici ai quali estorcevano denaro o bruciavano le attività commerciali, senza farsi scrupolo di uccidere se contrastati.
Erano sostenuti dal partito nativista Know Nothing, e ciò garantì loro una certa protezione e una buona libertà d’azione fino al 15 luglio 1849, quando fecero irruzione in una baraccopoli di immigrati, derubando e uccidendo alcuni abitanti. In risposta a tanta violenza, i cittadini chiesero alle autorità di intervenire e furono accontentati con duecentotrenta uomini incaricati di setacciare la città e arrestare gli Hounds.
Inutile dire che la maggior parte della banda era fuggita già al primo sentore di pericolo. Furono arrestati solo venti membri, tra cui Sam Roberts, uno dei capi, condannato a dieci anni di reclusione, mentre il resto della gang subì pene più brevi.
Pur godendo della protezione dei Know Nothing, l’ostilità dei cittadini verso la banda ne impedì la riorganizzazione e quasi tutti i membri lasciarono la città poco dopo il rilascio. 
I Sydney Ducks erano, invece, una banda formata da malviventi provenienti dalle colonie penali britanniche australiane. Erano parte di una comunità ampia, giunta in California tra il 1849 e il 1851 con circa duecento navi partite dall’Australia, grazie a compagnie di navigazione come la Pacific Mail Steamship Company, la Black Ball Line e la Empire City Line di San Francisco.


San Francisco nel 1849

Quella Australiana era una comunità formata anche da persone per bene come marinai, commercianti, carpentieri, sarte e lavoratori d’ogni tipo, di cui la maggior parte nata in Irlanda ed emigrata prima in Australia per sfuggire alla grande carestia irlandese e poi in California attirata dalla corsa all’oro del ‘49.
Di questi undicimila immigrati, più di settemila provenivano da Sydney, motivo per cui l’area in cui si stabilirono, situata tra Telegraph Hill e Pacific e Broadway Street era nota come Sydney Town. Qui avviarono numerosi hotel e attività, tra cui locali di dubbia morale in cui operavano i Sydney Ducks, attirando ricchi avventori che poi derubavano.
Gli australiani erano mal visti dalla comunità americana che li considerava tutti teppisti, mascalzoni, ladri, aggressori, facendone così dei facili capri espiatori, sebbene la maggior parte di essi era mossa da buone intenzioni, desiderosa solo di lavorare e crearsi una vita migliore.
La diffidenza verso gli australiani si acuì quando in città si susseguì una serie di diciotto incendi dolosi. I sospetti ricaddero sugli ex detenuti britannici, gli australiani di Sydney Town, perché nessun incendio aveva mai messo a rischio il loro quartiere. Il sospetto era che fossero stati appiccati per permettere di saccheggiare le case e i negozi di chi stava cercando di domare le fiamme. Pare estorcessero persino denaro in cambio della promessa di risparmiare le proprietà dei paganti.
Questa serie di eventi e la crescente criminalità indussero molti onesti cittadini a lasciare San Francisco e si rese necessario intervenire come nel 1849 quando la banda da combattere era quella degli Hounds.


Linciaggio dei Sydney Ducks

Il 9 giugno 1851 nacque il primo Comitato di Vigilanza, con il compito di contrastare i Sydney Ducks e sottrarre il potere politico ai funzionari che avevano permesso il proliferare della delinquenza. Era formato da settecento uomini tra i più rispettabili della città, mossi dal bisogno di riportare ordine e giustizia, senza velleità politiche né di sostituirsi alla magistratura per sempre.
Il loro obiettivo era quello di catturare e condannare i criminali prima dei funzionari di legge corrotti. Inoltre, ripristinarono almeno in parte una legge risalente all’amministrazione messicana, che vietava l’immigrazione in California di persone condannate per crimini in altri paesi, e la estesero anche a chi ospitava individui con precedenti penali. Avvennero così alcune espulsioni sia forzate sia volontarie, ma non bastò a riportare la legalità in città. Serviva una pena esemplare e così fu con un processo davanti a una giuria composta dai membri del Comitato di vigilanza. Quattro Sydney Ducks furono condannati a morte e impiccati pubblicamente, quattordici furono deportati in Australia, altri quattordici furono invitati a lasciare lo Stato, altri ancora furono consegnati alle autorità pubbliche e uno soltanto venne frustato.
Per garantire un processo equo, il comitato permetteva sempre agli imputati di difendersi e fornire prove e testimonianze della propria innocenza. Purtroppo, capitò almeno una condanna a morte errata, come quella di James Stuart avvenuta per un caso di omonimia.


Una impiccagione

Tutte queste azioni portarono a decimare i Sydney Ducks e per qualche tempo in città tornò a regnare la legalità
Nella seconda metà del XIX secolo, la Barbary Coast di giorno era un quartiere come molti altri, ma la notte diveniva teatro dei peggiori crimini. Luogo di sale da ballo, squallidi bar, bordelli e negozi in cui era possibile acquistare oppio a ogni ora, non passava notte senza che avvenisse almeno un omicidio. La presenza della polizia era nulla, gli agenti rifiutavano di pattugliare le strade durante le ore notturne.
Dal 1849 al 1910, la Barbary Coast divenne nota non solo per i bordelli, i saloon, le case da gioco e i tagliagole, ma anche per la pratica più redditizia: quella dello Shanghaiing, ovvero l’arruolamento forzato di uomini sulle navi dirette principalmente a Shangai, con un contratto che durava due anni.
I marinai abbandonavano le navi in cerca di fortuna nelle miniere e ciò portò a una carenza di forza lavoro che in qualche modo doveva essere sopperita. Nacquero così i crimps, proprietari di pensioni che inducevano gli uomini a ubriacarsi o ad abusare dell’oppio per trascinarli sulle navi, dove i poveretti firmavano l’arruolamento e loro riscuotevano il proprio compenso, che spesso corrispondeva ai primi due mesi di paga del marinaio.
L’arruolamento avveniva anche per mezzo di minacce e percosse o con ogni metodo utile a raggiungere lo scopo.


Vigilantes a San Francisco

Miss Piggot era uno dei crimps più noti della Barbary Coast. Vecchia e feroce, nella sua pensione aveva una botola attraverso la quale faceva passare i clienti destinati allo shangaiing. Si dice che utilizzasse un mazzuolo come arma per intimidire i più riottosi.
Lo shangaiing iniziò ad andare in declino verso la fine del XIX secolo, con l’inasprimento delle leggi sull’arruolamento forzato che prevedeva pene sempre più rigide, e terminò del tutto nel 1910.
Fu dopo il terremoto del 1906 che il quartiere cambiò volto. Ridotta in macerie la maggior parte della Barbary Coast, risorse con il nome di Terrific Street per mano di ricchi imprenditori che la ricostruirono da zero senza badare a spese.
Non era più tempo di bande di criminali e rapimenti, ora era l’epoca dei jazz club riqualificati e sale da ballo alla moda. La nuova Barbary Coast, ospitò musicisti importanti nello scenario Jazz, ma purtroppo questa nuova era cessò nel 1913 quando il governo vietò le donne e il ballo nei locali che servivano anche alcolici. Nei quattro anni successivi, l’atmosfera che aveva animato la Terrific Street scomparve per sempre.
Nel 1917, con la chiusura dei bordelli, fu scritta l’ultima pagina della famigerata Barbary Coast.

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