I Rangers dell’Arizona

A cura di Paolo Scanabucci

I Rangers dell’Arizona
Una organizzazione di uomini coraggiosi, che ha un sapore altamente evocativo di gesta eroiche e memorabili compiute nel vecchio West, è senz’altro quella dei Rangers dell’Arizona. ll corpo dei Rangers fu creato con l’intento di tenere a bada le varie infiltrazioni dei fuorilegge nei vasti territori scarsamente popolati dell’Arizona soprattutto verso il confine con il Messico; vengono ricordati anche perchè erano indipendenti dalla politica, caratteristica che comunque li portò spesso a trovarsi in forte disaccordo con gli sceriffi e causò loro non pochi guai.
Gli uomini venivano scelti ed arruolati per la loro buona reputazione in fatto di coraggio e resistenza o perché erano dei buoni tiratori, agenti efficienti e bravi uomini di frontiera, piuttosto che per aver riportato degli ottimi voti in qualche scuola!
Gli appartenenti a tale corpo erano orgogliosi della organizzazione, avevano una passione non comune per il proprio lavoro e non mancava tra loro anche una sana competizione.
Ogni sezione del Territorio dell’Arizona aveva i suoi rappresentanti : ovunque il comando venisse chiamato c’era sempre qualche ranger pratico della zona, dei pozzi d’acqua e delle piste.


Un gruppo numeroso di Rangers dell’Arizona

Nata nel 1901 su indicazione del Governatore Murphy all’Assemblea Legislativa, i Rangers divennero effettivi fin da subito. Dal momento della sua costituzione in Agosto, già da Novembre due dei suoi membri, Carlos Tafolla e Dean Hamblin, con l’aiuto di quattro mandriani di St.Johns, inseguirono Jack Smith e la sua banda fino a sud di Springerville, nel paese del Black River. I fuorilegge, sorpresi mentre erano accampati, si stavano dirigendo in Messico con una mandria di cavalli rubati. I banditi dapprima finsero la resa ma poi balzarono al riparo degli alberi e fecero fuoco. Tafolla ed un mandriano chiamato Maxwell rimasero uccisi. Alcuni banditi furono feriti; nonostante ciò riuscirono a fuggire nell’oscurità, abbandonando le vettovaglie da campo ed i cavalli.
I rangers li inseguirono ma i banditi riuscirono a rubare cavalli freschi ed a trovare rifugio tra le nevi del Nuovo Messico. Alla vedova di Tafolla l’assemblea legislativa riconobbe una pensione.
Ma il prode Tafolla non fu il solo ad essere ricordato tra i Rangers dell’Arizona.
Burton C. Mossman
Il primo a ricoprire l’incarico di Capitano fu Burton C. Mossman, un mandriano del nord Arizona, che costituì un gruppo di 12 uomini ed ebbe al suo fianco come luogotenente Dayton Graham della contea di Cochise.
I primi 12 mesi furono proficui per i Ranger in quanto furono effettuati ben 125 arresti di veri criminali che finirono in galera o estradati in altri stati per rispondere dei loro reati.
L’effetto deterrente di queste numerose catture fu notevole, contribuendo ad espellere dal territorio una larga percentuale della sua popolazione criminale.
Nel 1903 la forza aumentò sino a 26 ufficiali. Nel frattempo gli arresti erano diventati 4.000 ed un quarto di essi per gravi crimini; l’azione dei rangers diede i migliori frutti nella lotta ai ladri di bestiame.
Si arrivò anche ad un accordo con il Governo Messicano con il quale intanto le relazioni si erano fatte amichevoli. Tra il capitano Mossman ed il Lt. Colonnello Kosterlitsky dei Rurales messicani nacque un vero e prorio sodalizio. Questi ultimi avrebbero avuto il privilegio sia di dare la caccia ai fuorilegge che sconfinavano, sia di lavorare all’unisono con gli americani con il ben definito obiettivo di liberare il Sud Ovest dai ladri di bestiame.
Dopo che il Governatore Brodie entrò in carica, venne introdotto un importante cambiamento alla guida degli Arizona Ranger quando venne nominato T. H. Rynning, già luogotenente dei leggendari Rough Riders.
Sotto di lui l’organizzazione fece un buon lavoro , specialmente quando dovette intervenire in occasione delle sommosse provocate dai minatori a Bisbee e Morenci.
Un episodio degno di nota fu quando una banda di diverse centinaia di rivoltosi si trovarono a passare lo spartiacque del Chase Creek; li si imbatterono in un gruppo di ranger comandati dal sergente Jack Foster. I rivoltosi chiesero a Foster di consegnare i fucili ma quest’ultimo, memore della sua esperienza nei Rough Riders, dispiegò i suoi uomini lungo la sommità di una montagna e laconicamente rispose: “Se volete i fucili venite a prenderli”.
I rivoltosi pensarono bene di andarsene e Foster salvò sia i fucili che l’onore.
La storia dei ranger, sotto la guida di chiunque fosse, fu una storia di devozione e di raro coraggio, ben meritevole di essere raccolta in un volume. Molte storie, seppure avvincenti, non sono documentate. Tra queste, ad esempio c’è il racconto di come il ranger Frank Wheeler, insieme al vice sceriffo John Cameron, uccisero Herrick e Bentley, ex detenuti ricercati per furto di cavalli, nel corso di una sparatoria fra le rocce, dopo che i fuggitivi erano stati inseguiti per 5 giorni.


La grinta dei rangers

Tipico è l’incontro a Benson tra il capitano Harry Wheeler ed un desperado chiamato Tracy; quest’ultimo morì con quattro buchi di pallottole mentre Wheeler riportò ferite guaribili in diversi mesi.
Ci fu il caso di Willis Wood, un fuorilegge della peggior specie, che fu catturato da Tom Rynning in una stanza piena di amici del bandito.
Rynning diedein seguito le dimissioni per diventare sopraintendente della prigione territoriale durante il periodo della sua ricostruzione a Florence.
Nel marzo del 1907 gli successe Harry Wheeler, già suo luogotenente, più tardi sceriffo della contea di Cochise. Anche Wheeler ebbe modo di distinguersi nel suo lavoro.
I Rangers dell’Arizona ebbero una fine amara: fu la politica, anzichè i banditi, che determinò lo scioglimento di questa importante organizzazione.

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