I cavalli e i nativi delle grandi pianure

A cura di Matteo Pastore

Guerrieri indiani a cavallo
Quando pensiamo ai nativi americani (più comunemente “indiani d’America”) tendiamo ad immaginarli a cavallo che impugnano una lancia o con arco e frecce; ma i nativi non sempre possedevano dei cavalli anzi alcune volte non avevano neppure arco e frecce ma questa è un’altra storia. In questo articolo si tratterà di nativi e dei loro cavalli.
Gli indiani d’America ottennero i primi cavalli dagli Spagnoli. Quando gli esploratori iberici, Coronado e De Soto, giunsero in America portarono con sé numerosi cavalli. Era il 1540; alcuni di questi cavalli scapparono e diventarono selvaggi stabilendosi vicino ai villaggi nativi. A quanto pare, i nativi, non fecero nulla con i cavalli che si trovavano allo stato selvaggio ma iniziarono ad usarli e a cavalcarli solo molti anni dopo.
Nel XVII secolo vi erano moltissimi conventi e insediamenti spagnoli nei territori degli odierni New Mexico e Texas, in quest’area vivevano sia i Pueblo che i Navajo.


Coronado fa conoscere i cavalli agli indiani

Gli Spagnoli usavano come schiavi e “lavoratori” i nativi del New Mexico e in questo spiacevole modo gli indiani iniziarono a conoscere, capire e utilizzare i cavalli. Alcuni nativi vennero successivamente impiegati nei ranch spagnoli dove si allevavano questi animali. Le leggi coloniali del Regno di Spagna erano molto severe nei confronti dei nativi infatti era proibito loro di possedere un cavallo o delle armi e ciò era considerato un crimine. Nonostante tutto gli indiani appresero come allevare, addestrare e cavalcare i cavalli altri furono istruiti sull’utilizzo dei cavalli da soma (usati nel trasporto).
Nel 1680 i Pueblo si ribellarono ai colonizzatori spagnoli e riuscirono a scacciarli respingendoli nel “vecchio” Messico (odierno Messico). Gli Spagnoli dovettero fuggire alla svelta e lasciarono in New Mexico moltissimi cavalli. Così, i Pueblo, li presero e iniziarono ad usarli per varie attività.
Gli Spagnoli invasero nuovamente il New Mexico nel 1694, nei quattordici anni precedenti i Pueblo allevarono numerose mandrie di cavalli e iniziarono a venderli e acquistarli ad altri popoli nativi come i Kiowa e Comanche inoltre, i Pueblo, addestrarono gli altri indiani sull’utilizzo dei cavalli.
I cavalli aumentarono sempre più nelle Grandi Praterie. I commercianti Francesi riportarono che i Cheyenne in Kansas ottennero i primi cavalli nel 1745.


I guerrieri delle praterie divennero ottimi cavallerizzi

I cavalli cambiarono la vita dei nativi delle Praterie. Prima di utilizzare gli equini, essi cacciavano i bufali a piedi. Questi animali non erano facili da cacciare in questo modo poiché potevano scappare molto più velocemente di un cacciatore appiedato. Con i cavalli, i cacciatori, potevano inseguirli in caso di fuga. Molti indiani erano così organizzati che si avvicinavano, galoppando, alle mandrie di bisonti e riuscivano a colpirli prima della loro fuga.
Gli indiani delle Praterie erano nomadi, essi erano costretti a spostarsi da luogo a luogo per cercare cibo. I nomadi dovevano portarsi con loro tutto ciò che possedevano ogni volta che si spostavano. Prima dei cavalli i nativi portavano tutti i loro averi in spalla o con l’ausilio di “cani da trasporto”. Alcuni cani venivano dotati di “selle” e travois (tregge).
Quando giunsero i primissimi cavalli essi apparvero ai nativi come bellissimi e “magici” cani con cui potevano trasportare molte più cose. Ecco il motivo per cui alcuni indiani delle pianure chiamavano i cavalli “cani sacri”.
In poco tempo i nativi delle Pianure diventarono esperti cavallerizzi. Oltre per cacciare o per il trasporto appresero come utilizzare i cavalli durante una battaglia o per razziare i nemici. Loro potevano andare molto più veloci che a piedi e quando giungevano a destinazione erano pronti a combattere.


Un travois saldamente fissato al cavallo

Le tribù che appresero per prime l’utilizzo dei cavalli erano in netto vantaggio rispetto alle altre e in questo modo allontanarono gli altri nativi dai loro territori originali espandendo così i loro possedimenti.
Tribù come i Comanche e i Cheyenne che ebbero fin da subito i cavalli scacciarono gli altri nativi come Apache, Wichita e Tonkawa a sud e a ovest delle Praterie. Gli Apache, che ora vivono in Messico e in New Mexico, erano stanziati principalmente a nel Texas Panhandle e a nord ma furono scacciati.


Un guerriero armato di arco e frecce

I gruppi di guerrieri Comanche a cavallo erano molto forti e terrorizzavano chiunque sia altri nativi che gli stessi Europei.
La prossima volta che vedrete un’immagine o una foto con un nativo a cavallo, immaginate come avrebbe potuto essere la loro vita prima o se non fossero mai arrivati i “cani sacri”.

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