La ballata di Buster Scruggs


Una scena tratta dalla mini-serie
Per chi si sente a digiuno di film western, oggi abbiamo una valida proposta: La ballata di Buster Scruggs. È un film western antologico diviso in sei parti, una serie di racconti della frontiera americana narrati con lo stile unico e inimitabile di Joel e Ethan Coen. Ogni capitolo propone una storia diversa del West americano.
Il film è stato presentato in anteprima alla 75ima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è stato premiato per la miglior sceneggiatura. È disponibile nella piattaforma Netflix (che lo produce e distribuisce) dal 16 novembre.
Hanno detto i fratelli Cohen: “Abbiamo lavorato su queste storie per tanto tempo, le abbiamo scritte nell’arco di circa 25 anni ci sono venute così: racconti brevi di cui non sapevamo cosa fare. Alla fine le abbiamo messe insieme in un ordine che era già nella nostra testa. Ci sono sempre piaciuti i film antologici dove si metteva insieme il lavoro di registi diversi su un tema comune”.

Il film è idealmente e concretamente la rappresentazione di un libro antico, istoriato e con figure. Le pagine sono girate da una mano nella transizione da un capitolo ad un altro. Gli “episodi”, se così si possono chiamare, sono spesso incentrati su una o due figure di cui poco sappiamo della vita pregressa e tantomeno della vita futura, dato che molti si concludono in maniera tragica.
Per il diciottesimo titolo dei fratelli americani è stata scelta quindi una distribuzione tutta on line. E un po’, va detto, fa effetto sia per quello che Joel e Ethan hanno significato per la storia del cinema sia per le loro dichiarazioni del passato. Quando, da presidenti della giuria a Cannes nel 2015, dicevano: “È vero, guardiamo poca televisione, ma non è che non ci piace… Io ho avuto un po’ di problemi con mia moglie da quando ho dichiarato che non mi interessano le serie tv visto che lei ne ha prodotta e interpretata una” aveva detto Joel Coen, marito di Frances McDormand.
La ballata di Buster Scruggs, nonostante il formato in cui gli spettatori lo vedranno, è un film che più vintage non si può.

È un’antologia western in sei episodi in tutti i suoi topoi: c’è il pistolero canterino che trasforma il film in un musical, il fuorilegge che assalta la banca e rischia tutti i giorni l’impiccagione, la carovana verso il West, i ladri di bestiame, gli indiani Comanche in cerca di scalpo, la corsa all’oro, il saloon e la diligenza. Due anni dopo la commedia su Hollywood Ave, Cesare! i Coen dirigono un film in sei episodi che sono altrettante variazioni sul tema del “genere che non muore mai”. “Abbiamo lavorato su queste storie per tanto tempo, le abbiamo scritte nell’arco di circa 25 anni ci sono venute così: storielle, racconti brevi e non sapevamo cosa farne – raccontava a Venezia Ethan Coen – alla fine le abbiamo messe insieme in questo ordine che era già nella nostra testa”.

“A noi piacciono tutti i tipi di film, pure i cortometraggi, ma non c’è commercio per loro – aggiungeva Joel Coen – ci piacciono molto le commedie italiane anni Sessanta, con Mario Monicelli avevamo avuto la possibilità di vedere Boccaccio 70. Ci sono sempre piaciuti i film antologici dove si metteva insieme il lavoro di registi diversi su un tema comune”. “Questi racconti appartengono ad atmosfere diverse ma con un tema in comune, nessuno fa più film antologici e noi abbiamo avuto la fortuna di assicurarci i migliori registi di sempre”.

Il cast:
James Franco
Bill Heck
Ethan Dubin
Bill Foster
Grainger Hines
Tom Waits
Liam Neeson
Zoe Kazan
Brendan Gleeson.

La Ballata di Buster Scruggs è nel complesso un insieme di tanti spunti interessanti per realizzare altrettanti film. C’è da dire che è un prodotto molto colto visto che – come anticipato – ci sono diversi riferimenti alla letteratura americana (lavori come Furore di Steinback) e al cinema contemporaneo; l’unica e grande penalizzazione, però, è stata quella di provare a metterli tutti insieme.

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