Lillie Langtry, la prima star degli Stati Uniti

A cura di Valentina Santoli


Un ritratto di Lillie Langtry e, sullo sfondo, il saloon di Roy Bean
Non solo di indiani, pionieri e pistole era popolato il vecchio West: a volte, un tocco di grazia femminile riusciva a farsi strada in quel nuovo mondo. Lillie Langtry, nata Emile Charlotte LeBreton, con la sua splendida eleganza ed un folta capigliatura rosso tiziano conquistò l’America grazie alla sua bellezza e alle eccezionali doti artistiche, che la proiettarono negli ambienti più esclusivi.
Nata nell’ottobre del 1853 sull’Isola di Jersey, a pochi chilometri dalla costa di Saint-Malo, Francia, Emile Charlotte fu subito ribattezzata affettuosamente dalla madre “Lillie”, un nomignolo che si adattava perfettamente alla bellissima bimba con la pelle candida come quella di un giglio. La sua educazione fu molto curata: Lillie si dedicò allo studio dei classici, della storia e del teatro. Di tutte le materie, la ragazza amava particolarmente il teatro, ed aveva altresì maturato un grande desiderio di esplorare il mondo, anziché conoscerlo solo attraverso i libri che leggeva.
Nel 1874, dopo una breve frequentazione, sposò il Sig. Edward Langtry, che la portò a vivere in Inghilterra; la coppia frequentava i più rinomati circoli aristocratici, ma l’ammirazione suscitata dalla corteggiatissima Lillie e la sua decisione di intraprendere una carriera sul palcoscenico minarono il matrimonio, che ebbe fine nel 1881 appena dopo la nascita della prima figlia.
Lillie Langtry
Diversi proprietari di teatri invitarono la già molto popolare Lillie ad unirsi alle loro compagnie teatrali, ma la ragazza, ben consapevole del fatto di ricevere siffatti inviti unicamente grazie alla sua bellezza, rifiutò tutte le proposte e decise invece di prendere lezioni come attrice: divenne così allieva dell’acclamata attrice Henrietta Hodson Labouchere. Quando il 15 dicembre 1881 debuttò al Royal Theatre di Westminster, la sua performance fu sorprendente ed acclamatissima. La Labouchere divenne così la sua manager e fece in modo di farla esibire nei teatri più prestigiosi dell’Inghilterra e della Scozia: fu così che Lillie, durante una rappresentazione a Edimburgo, attirò l’attenzione di Henry Abbey, proprietario di un teatro di New York nonché produttore che si mise subito in contatto con Henrietta Labouchere per proporle una generosa offerta per Lillie, che avrebbe ottenuto il 50% dei ricavi lordi degli spettacoli: nonostante gli sforzi di Henrietta nel convincerla ad accettare, la ragazza tenne testa a Habbey fino ad ottenere ben il 65% dei proventi nonché il pagamento di tutte le spese di viaggio, e solo allora accettò la sua offerta.
Lillie partì dunque per l’America. Il suo amico Oscar Wilde si precipitò a darle il benvenuto e prima di incontrarla fece sapere ai giornali che “avrebbe preferito avere scoperto Miss Langtry anziché l’America…poiché era per una donna come lei che Troia era stata distrutta, ed era stata senz’altro una buona ragione”. A Lillie era stato prospettato che, se avesse avuto successo nel nuovo mondo, sarebbe arrivata a guadagnare fino a 250.000 dollari nel suo primo tour da sola: ebbene non solo il suo primo tour ebbe grandissimo successo, ma ebbe inizio un vero e proprio “merchandising” a suo nome, con vestiti, bevande e accessori intitolati a lei, per non parlare delle canzoni che le furono dedicate. Nel marzo 1883 rientrò in Inghilterra, essendo divenuta nel frattempo una delle attrici più ricche del suo tempo.
Poco tempo dopo ripartì per gli Stati Uniti per un secondo tour da Est a Ovest e ritorno, esibendosi in moltissimi teatri e viaggiano su una carrozza privata progettata appositamente per lei da Wiliam Mann, inventore e produttore del vagone letto.


Una foto della bella attrice, cantante e ballerina

La vita privata di Lillie era brillante quanto quella professionale: fu legata all’attore Maurice Barrymore, al giocatore d’azzardo Diamond Jim Brady, finanche al Principe di Galles. Gli scandali sulla sua vita sentimentale riempivano i tabloid dell’epoca tanto quanto le recensioni sulle sue esibizioni teatrali, ma nulla di tutto questo le arrecò mai alcun danno, contribuendo anzi ad aumentarne la popolarità.
C’è un episodio curioso che la riguarda, anche se indirettamente. Arrivò un certo punto della sua agitata vita di frontiera che l’autoproclamatosi giudice Roy Bean si innamorò di Lillie. Bean arrivò a soprannominare il suo saloon, il “Jersey Lillie”, nome dell’isola dove nacque l’attrice. Roy diceva di averla incontrata, ma sappiamo che non era assolutamente vero; era soltanto una sua pia illusione. È invece vero che le scrisse diverse lettere e insistette nel dire che lei gli aveva persino risposto.
Lillie Langtry era nota anche per gli splendidi costumi e i favolosi gioielli che indossava durante le rappresentazioni, che scatenavano l’ammirazione e l’invidia delle signore.
Nel 1902, dopo una lunga permanenza in Inghilterra per rivedere la propria famiglia ed esibirsi per la Regina, Lillie rientrò negli amati Stati Uniti (ormai sua seconda patria) all’età di 51 anni e, dopo altre due esibizioni di successo, comunicò la propria intenzione di ritirarsi.
Nel 1919 si trasferì a Monaco, frequentando la riviera francese assieme a sua figlia e ai suoi quattro nipoti.


Un’altra bella foto di Lillie Langtry nello splendore della sua giovinezza

Visse i suoi ultimi anni in quasi completa solitudine, nel rispetto del proprio desiderio di condurre un’esistenza tranquilla dedicandosi al giardinaggio e mantenendo alle proprie dipendenze solo una governante, Mrs. Peat, che rimase al suo fianco fino al suo ultimo giorno. Lillie si ammalò nell’autunno del 1928, a causa di una bronchite complicata da una pleurite da cui non si riprese mai completamente; morì infine a 76 anni, il 12 febbraio 1929, per le complicanze di un’influenza.
Il suo funerale fu molto semplice e riservato: vi parteciparono solo pochi amici e familiari, i quali ricevettero lettere di condoglianze da tutto il mondo, due delle quali da Re Giorgio V e la Regina Maria.
Lillie Langtry, la prima celebrità internazionale dei tempi moderni, riposa oggi in una magnifica tomba di marmo nel cimitero di St Saviour sulla sua Isola di Jersey.

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