Frank Dalton e la tenda della morte
A cura di Matteo Pastore dal lavoro di Robert Ernst, George Stumpf e Mark Boardman
La tenda della morte – disegno di Bob Boze Bell
Era il 27 novembre 1887 e da Fort Smith, Arkansas, il vice sceriffo Frank Dalton era sulle tracce di un ladro di cavalli della Nazione Cherokee, Dave Smith. Dalton era accompagnato dall’agente James Cole il quale era in possesso di un mandato di arresto per Smith per aver introdotto del whisky nel Territorio Indiano.
I due seguirono il sospetto fino a un accampamento sul fondo del fiume, dove notarono una grande tenda e riuscirono a sentire le voci di uomini, donne e bambini che stavano facendo colazione. I due uomini di legge decisero di muoversi verso la tenda: Dalton dal lato sud e Cole da quello nord. Dalton aprì la porta della tenda con la mano sinistra, mentre con l’altra impugnava il suo fucile.
Frank Dalton, vice sceriffo
Improvvisamente Lizzie Smith, moglie del ladro di cavalli, afferrò la canna del fucile di Dalton e la spinse verso l’alto. Dalton, spaventato, fece un balzo indietro, mentre Dave mise giù il bambino che teneva in braccio, afferrò un fucile e si lanciò fuori dalla tenda. Dalton disse: “Non sparare, non voglio problemi”, ma Dave sparò a bruciapelo, colpendo l’uomo di legge al petto. L’agente Cole, arrivando dall’altro lato della tenda, sparò a sua volta, colpendo Dave alla schiena.
Tutti quelli che si trovavano all’interno della tenda uscirono allarmati, mentre Cole, spaventato, iniziò ad indietreggiare ma inciampò in una corda della tenda. Uno degli uomini, Lee Dixon, iniziò a sparare sfiorando Cole e ad un certo punto anche la moglie di Lee, Jeannie, si unì alla sparatoria. La donna cercò di afferrare la canna del fucile di Cole ma l’uomo riuscì ad allontanarla e le sparò al petto per poi riuscire a colpire anche Lee. Gli altri occupanti della tenda, Joe ed Elizabeth Pearson, fuggirono con la figlia di sei mesi verso il bosco.
Cole, cercando un riparo, passò accanto a Dalton e gli chiese se fosse ferito ma non ottenendo risposta si allontanò di pochi passi nascondendosi dietro a degli alberi. Nel frattempo, numerosi proiettili, iniziarono a sfrecciargli intorno. L’uomo di legge fece fuoco a sua volta in direzione degli spari e poco dopo sentì dei colpi nei pressi di Dalton.
Vedendo Cole ritirarsi, Will Towerly corse da Dalton e gli sparò due colpi sul volto (in una versione si legge che l’uomo mise la canna del fucile in bocca ad un implorante uomo di legge).
Alcuni US Marshal in servizio nel Territorio Indiano
Cole, poco dopo, ritornò a Fort Smith per chiedere aiuto, mentre Towerly, ancora sul posto, rubò le armi di Dalton e le sue scorte dandosi alla fuga. Sempre durante quel giorno, una pattuglia ritornò sulla scena del crimine. Frank Dalton e Dave Smith erano morti, così come Jennie Dixon. Dave fu sepolto vicino alla tenda.
Dopo quasi una settimana, il 3 dicembre, gli uomini di legge rintracciarono William Towerly che si era rifugiato nella fattoria di famiglia vicino ad Atoka, nel Territorio Indiano, e lo uccisero durante una sparatoria.
I fratelli di Frank Dalton, Bob, Grat ed Emmett, si unirono agli uomini del vice sceriffo, ma Bob fu presto licenziato per aver preso una tangente e, a causa di voci circa un sospetto furto di bestiame, gli altri due fratelli si dimisero. Bob e Grat morirono nello sfortunato tentativo di rapina a Coffeyville, in Kansas, nel 1892. Un decennio dopo lo scontro con Dalton, James Cole fu condannato per omicidio colposo per aver ucciso un uomo durante un altro tentativo di arresto.