Mascouten, il popolo del fuoco

A cura di Armando Morganti

“L’ultima estate duemila guerrieri della nazione Neutra hanno attaccato un villaggio della Nazione del Fuoco, un insediamento fortificato con una palizzata e difeso da circa 900 guerrieri. Lo hanno preso dopo un assedio di nove giorni e molti indiani di codesta nazione vennero uccisi sul posto, circa 800 vennero presi prigionieri, uomini, donne e bambini. Dopo aver bruciato 70 dei migliori guerrieri, hanno tolto gli occhi agli uomini più anziani e poi gli hanno tagliato le labbra, lasciandoli poi ad una misera esistenza”. Così padre Lalemant, nel 1643, menzionava la “Nazione del Fuoco”, chiamata dai gruppi di lingua Irochese con i termini “Assistaeronnons” o “Atsistaehonnons”.
Sembra che il termine “Mascouten” derivasse da una parola della lingua dei Fox significante “la Piccola Gente della Prateria”.
Detto ciò, resta che non sappiamo con quale etimo si definissero. I Mascouten non svolsero mai un ruolo importante nella storia dei Grandi Laghi, e poiché sappiamo ben poco su di loro vi è una certa tendenza fra gli studiosi ad accomunarli ad altre popolazioni; tuttavia furono spesso ricordati dai francesi, che li indicavano come una tribù ben definita e distinta dalle altre.


Guerrieri impegnati nel guado di un fiume

Spesso è stato scritto che avrebbero fatto parte della nazione Potawatomi, ma numerosi storici non concordano su questa tesi. Se i Chippewa, gli Ottawa e i Potawatomi furono conosciuti come “i Custodi del Fuoco”, allora non possiamo escludere che i Potawatomi fossero la vera “Nazione del Fuoco” accennata dai francesi ma gli storici continuano a non concordare. Anche il termine “la Piccola Gente delle Praterie” avrebbe creato ulteriore confusione, il che avrebbe suggerito che i Mascouten fossero una banda dei Potawatomi delle praterie, oppure una banda dei Kickapoo delle praterie, cosa che comunque le due tribù negano ancor oggi.


Un nucleo familiare del popolo Mascouten

Per “praterie”, inoltre, si è pensato a quelle dell’Illinois settentrionale, e che quindi i Mascouten sarebbero stati una delle bande dei gruppi Miami o Illinois, ma questi indiani parlavano dialetti sicuramente diversi. Nel 1638 il Jean Nicolet avrebbe raggiunto le terre dei Grandi Laghi occidentali, ma non sarebbe mai entrato nelle zone poste più a sud dove allora vivevano i Mascouten, infatti il francese non li menziona assolutamente. Tuttavia, entrando in contatto con i Winnebago, il Nicolet venne a conoscenza dei nomi di varie popolazioni delle zone lacustri; popolazioni che sono state ben identificate dagli studiosi, ma fra queste una popolazione non venne mai identificata con certezza, era quella degli indiani “Rasaouakoueton”, un termine che con poca fantasia potrebbe essere fatto suonare come “Mascouten”.


L’attacco ad un villaggio

Il primo bianco ad entrare in contatto con questi indiani fu, nel 1668, il francese Perrot, il quale ebbe modo di conoscere i due gruppi della nazione Mascouten, da allora la loro storia si sarebbe fatta più chiara e l’anno dopo, quando padre Allouez visitò un loro insediamento, riferì che questi indiani rappresentavano una vera e propria tribù e che erano gli antichi “Assistaeronnons” ricordati dagli Huron e dai Neutrals nei decenni precedenti.


Scambi commerciali

La loro storia si sarebbe poi confusa con quella di altre popolazioni e, nel 1803, quando gli americani acquistarono la Louisiana, della nazione Mascouten abbiamo soltanto due menzioni nei Rapporti ufficiali: il primo nel 1813, dove vengono ricordati come una frazione dei Kickapoo, e il secondo, nel 1825, quando ormai i resti della tribù erano stati assorbiti dagli stessi Kickapoo.
Dopo quell’anno il silenzio più assoluto calò su di loro, lasciando così agli studiosi l’ardua sentenza sulla loro identificazione.

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