Nanyehi, la guerriera cherokee
A cura di Angelo D’Ambra
Nanyehi
Tra le grandi donne cherokee si ricorda Nanyehi, anche nota come Nancy Ward (1738 – 1822). Nanyehi lottò per i diritti del suo popolo e introdusse tra la sua gente l’uso del telaio e dei prodotti lattiero-caseari, prima sconosciuti.
Sua madre era la sorella di Attakullakulla, di suo padre non si sa nulla, forse era un membro dei Delaware…
Adolescente, Nanyehi sposò “Tsu-la” dal quale ebbe due figli. Con Tsu-la prese parte attiva alla Battaglia di Taliwa contro i creek.
In questa battaglia, Nanyehi si nascose in un tronco masticando le pallottole che usava suo marito affinché i bordi frantumati infliggessero più sofferenze al nemico colpito. Tsu-la fu ucciso e allora Nanyehi raccolse il suo fucile e continuò a combattere.
Dopo la battaglia, riconosciuto il suo valore, divenne ambasciatrice dei cherokee col titolo di “Donna Amata” ovvero Ghigau.
Si risposò sul finire del 1750 con un bianco, il commerciante inglese Bryant Ward, con il quale ebbe una figlia, Elizabeth Betsy Ward (che in seguito avrebbe sposato il generale Joseph Martin e poi sarebbe morta in un attacco improvviso ai cherokee del capitano John Beard, il 12 giugno 1793). Ward, scioccato dallo scoprire l’importanza delle donne per i cherokee, la abbandonò per tornare a vivere con la sua prima moglie…
Una statua dedicata a Nanyehi (Nancy Ward)
Nella Guerra franco-indiana, Nanyehi si mostrò una donna tenace e determinata, si fece sentire dai suoi proteggendo la vita più volte ai prigionieri, curò alcuni di essi ed una in particolare, Lydia Russel, ricambiò la cortesia, insegnandole la tessitura a telaio. Questa fu una innovazione che stravolse gli indumenti cherokee che all’epoca erano costituiti da pellami, tessuti in fibra vegetale ed abiti acquistati da commercianti bianchi. Probabilmente fu la stessa Lydia Russell che suggerì a Nanyehi di produrre e mangiare latticini per evitare di patire la fame quando le stagioni di caccia non portavano grandi risultati.
La combinazione di tessitura a telaio e produzione di latte ha contribuito a trasformare la società cherokee in una società pronta a passare al patriarcato perché servivano uomini non più per la caccia ma per l’allevamento. Da qui nacque anche l’esigenza di servirsi di braccia di schiavi neri e Nanyehi fu tra i primi cherokee a possedere schiavi afroamericani.
Fu ancora Nanyehi a ratificare l’accordo di pace col quale i cherokee si schierarono coi patrioti di George Washington. L’attività politica vera di Nanyehi iniziò però dopo la rivoluzione, quando, nonostante le sue posizioni fossero sottovalutate dai cherokee, ella si oppose con forza alla vendita della terra ai bianchi.
Senza rassegnarsi, Nanyehi si fece la sua vita autonomamente dal suo popolo, aprì una locanda nel Tennessee e qui visse fino alla morte, nel 1822.