Il messia di Orogrande

Oggi vi presentiamo un nuovo romanzo western, sempre con il desiderio di testimoniare la mai sopita vitalità del genere letterario nostro preferito, intorno al quale continua incessante la serie di novità.
“Il messia di Orogrande” è un libro veloce e avvincente, ricco nella trama e sorprendente nella conclusione che qui, per ovvi motivi, non intendiamo rivelarvi. Inoltre esce in formato digitale e dunque riesce a proporsi con un costo veramente contenuto.
L’epoca è quella della fine delle grandi illusioni, dell’estinzione della febbre dell’oro, della conclusione dell’epopea della frontiera a favore di una nuova era americana inaugurata dalla ferrovia, che accorcerà le distanze tra stato e stato, tra costa e costa. La storia si svolge a Orogrande, un piccolo centro abitato ai confini con il Messico, nato in fretta e furia intorno a una miniera d’oro, presto rivelatasi una falsa promessa, così da gettare gli abitanti del luogo nel più triste degrado.
Un giorno al saloon locale giunge un forestiero, completamente imbrattato di sangue. Spiegherà di essere stato colto di sorpresa dal calore del pieno giorno nel bel mezzo del deserto, quando aveva ormai finito ogni scorta d’acqua. Si è dunque dovuto arrangiare, abbattendo il proprio cavallo e bevendone il sangue per sopravvivere. Ha poi raggiunto a fatica il primo pueblo sulla strada. Prenota una camera con bagno, da cui esce come rinato. Il suo nome è Sullivan Thursday: con le sue belle maniere e un innato entusiasmo sembra poter ridare fortuna e speranza agli orograndesi, sin da subito, allorché rivince e redistribuisce i soldi vinti loro a poker dal segaossa di Alamogordo, che ogni martedì si reca lì per ripulire gli sprovveduti paesani. Ma questo non è l’unico prodigio di cui Sullivan sia capace.
Nei giorni successivi, dopo una perdurata siccità che ha rovinato ogni coltivazione, si attribuisce addirittura l’arrivo delle tante agognate piogge: questo gli varrà il soprannome di Acquasanta. Sventerà poi la rapina messa in atto da un gruppo di sanguinari fratelli cosacchi, fuggiti dalle loro terre per diventare i più temuti banditi dei dintorni: li farà infatti finire in trappola, dentro la miniera dismessa, cui poi farà dare fuoco, grazie a uno stratagemma.
Tutti quanti sono affascinati dai poteri quasi magici del nuovo arrivato (fatta eccezione per il predicatore alcolista McCoy, di cui peraltro Sullivan/Acquasanta sedurrà la figlia). Ma è davvero tutto oro quello che riluce?
Arriva infatti il giorno in cui si farà seguire dall’intera popolazione (ormai del tutto irretita dalla sua figura e dalla sua parlantina), allontanandola da Orogrande per salire sino alle vicine colline, dove farà ubriacare un po’ tutti, facendoli nutrire al contempo di uno strano pane capace di dare le allucinazioni.

Titolo: Il messia di Orogrande
Autore: Pee Gee Daniel
Editore: Santi Editore
Pagine: 54
Prezzo: 1,99 €

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