Neither Wolf Nor Dog


Neither Wolf Nor Dog, la locandina del film
È record di programmazione, nel 2017, per il lungometraggio “Neither Wolf Nor Dog”, l’adattamento di Steven Lewis Simpson del romanzo bestseller, omonimo. Si tratta di un viaggio attraverso la vita, la cultura e la storia contemporanea dei Lakota; è stato girato a Pine Ridge e l’attore protagonista è il 95enne Dave Bald Eagle purtroppo deceduto nel 2016 all’età di 97 anni.
È certamente un enorme e inatteso risultato per questo lungometraggio autoprodotto perché accanto al successo decretato dal pubblico ovunque, va registrata la più lunga serie di proiezioni in cinema e teatri degli Stati Uniti nello scorso anno.
Il principale punto di forza di Neither Wolf Nor Dog è che il film è un film indipendente finanziato dal pubblico e auto-distribuito. Il film è stato lanciato in piccole città e ha continuato a superare i successi hollywoodiani in numerosi multiplex.
Naturalmente sarà difficile vederlo distribuito in Italia e doppiato in italiano, tuttavia questo film ha raggiunto 49 settimane di programmazione nei cinema e nei teatri USA.

La storia è tratta dall’omonimo best seller di Kent Nerburn ed è stato interamente finanziato dal pubblico nonchè autodistribuito nelle piccole città americane, dove ha superato i grandi successi hollywoodiani.
I registi di Neither Wolf Nor Dog hanno anche ricordato la grandissima percentuale di cinema di proprietà dei nativi americani che hanno ospitato e proiettato il film. “Circa il 10% dei teatri erano di proprietà di tribù o membri tribali, tra cui l’Ak-Chin di Maricopa”, ha detto Simpson.
“Hollywood ha una visione semplicistica del pubblico degli Stati Uniti”, ha continuato Simpson. “Noi abbiamo provato a ribaltare il solito modello che vede le grandi città ospitare per prime i film, preferendo puntare dritti verso il cuore del pubblico, nelle piccole città e persino nei piccolissimi centri. Sapevo che potevamo essere un grosso pesce in un piccolo stagno o un pesciolino in un oceano. Grazie a una notevole ondata di supporto del pubblico, non siamo più percepiti come un pesciolino.”
Simpson dice anche che “Neither Wolf Nor Dog” ha avuto un grande successo nelle scuole, in particolare grazie al circuito del Bureau of Indian Education schools, che ha garantito l’afflusso di 200-300 alunni in un solo giorno per vedere il film.
Questo film è ben girato e non teme a mettere in mostra la sua fragilità, preferendo far risaltare le cose che ha da dire il protagonista.

In tal senso evita accuratamente i cliché e non è mai condiscendente. Dan appare e scompare silenziosamente come fa il singolo bisonte nelle praterie. Un monologo straziante che inizia sul sedile anteriore di una Buick e continua davanti alla tomba dei caduti a Wounded Knee. Dave Bald Eagle dona al film una veridicità e un peso che sono assolutamente affascinanti.
Il dialogo è reso ancor più potente grazie al paesaggio che fa riecheggiare le parole e le preghiere di Dan mentre parla ai morti.
“Neither Wolf Nor Dog” è un dialogo doloroso e veritiero tra l’uomo rosso e l’uomo bianco. Ciò che manca in termini di struttura è ampiamente compensato da onestà e cuore, e l’umorismo simbolico della scena finale è semplicemente perfetto.
“Neither Wolf Nor Dog” è un film degno di nota per la sua semplicità e grandissima attenzione alla cultura nativa. È stato girato in 18 giorni di riprese nella Pine Ridge Indian Reservation, con risorse limitatissime, pochissima dotazione tecnologica e un solo “attore” nativo americano… di 95 anni, Dave Bald Eagle.

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