La fondina western


Il periodo storico Americano fra l’inizio dell’800 e la metà dello stesso secolo fu, senza alcun dubbio, uno dei più turbolenti, movimentati ed affascinanti mai esistiti.
A cominciare dalle migrazioni di coloni ed avventurieri verso le coste dell’Ovest, si susseguirono eventi straordinari come la corsa all’oro in California intorno al 1850 e la guerra civile che divise il paese in due e lo lasciò, alla fine, in uno dei periodi più bui e senza legge mai conosciuti… il selvaggio “West”.
Questo grande paese, dai territori immensi, selvaggio ed ostile rese l’arma da fuoco un oggetto indispensabile per cacciare, difendersi e far rispettare i propri diritti dando ad essa una diffusione talmente vasta che divenne un’iconografia classica del costume dell’epoca.
Ben presto l’arma corta, vuoi per la sua innata struttura, dimensioni e peso, vuoi per la facilità di porto ed occultamento divenne ben presto il simbolo della frontiera e dei personaggi che vi vissero e la sua diffusione innescò immediatamente una forte domanda, a cui tutti i più famosi sellai dell’epoca risposero, per qualcosa atta a trasportarla, proteggerla o portarla sulla propria persona permettendo di fatto un suo pronto uso… fu la nascita della “Fondina Western”.


Una Smith & Wesson e la sua splendida fondina

Nacquero fin dall’inizio diversi stili, originatisi a seconda del periodo e della dislocazione territoriale e rispondenti di fatto ad esigenze strettamente connesse all’ambiente circostante ed alle condizioni di vita, ma comunque riconducibili a tre grandi famiglie:
– Flap Holster
– California o Slim Jim Holster
– Mexican Loop Holster

FLAP HOLSTER
La prima tipologia di fondine nacque sulla costa Est del continente e prevedeva un corpo più o meno aderente alla sagoma dell’arma che doveva contenere ed una chiusura/copertura superiore (flap) che copriva completamente la sua impugnatura.
Di fatto questo stile rispecchiò in pieno, vuoi per le condizioni climatiche di queste regioni, vuoi per la loro relativa civilizzazione, le esigenze di protezione dell’arma anche a discapito di un suo facile accesso.


Una classica fondina tipo “flap”

Col tempo nacque un modello di transizione che prevedeva un flap ridotto in dimensione, passante fra il cane e l’impugnatura dell’arma consentendo, di fatto il blocco della stessa, ma anche un suo più facile accesso a discapito però della protezione dagli agenti atmosferici.
Questa tipologia di fondine fu adottata dall’esercito americano, a fronte del fatto che l’arma primaria fu, da sempre, considerata il fucile per la fanteria e la sciabola per la cavalleria relegando l’arma corta a semplice accessorio da portare in vita e protetto. Restarono in adozione ben oltre il finire del secolo.

CALIFORNIA o SLIM JIM HOLSTER
Verso il 1850, con la scoperta dell’oro in California innumerevoli persone cominciarono a migrare verso le coste dell’Ovest, in cerca di fortuna o di migliori opportunità. Con se portarono anche le armi da fuoco, sia per scopi difensivi che alimentari, scontrandosi ben presto con una realtà fatta di ambienti ostili e pericolosi, in cui la rapidità d’uso della loro arma poteva fare la differenza fra vivere o morire.


Una pistola nella sua fondina tipo “Slim-Jim”

Le fondine “Flap” in questi frangenti si rivelarono inadatte rendendo l’arma lenta da estrarre e, per via delle migliori condizioni climatiche, inutilmente protettiva… cambiarono le esigenze di chi affidava alle stesse la loro vita, si rendeva ora necessario renderle più snelle e comode da portare, ma sopratutto garantire la possibilità di estrarre l’arma da fuoco il più rapidamente possibile.
Nacque così la fondina California o Slim Jim che, seguendo e rispondendo alle mutate esigenze divenne forse una delle più famose, diffuse ed eleganti fondine mai concepite; restarono in auge ben oltre il 1880 e questo stile fu forse il primo ad essere prodotto in grandi quantità dai più famosi sellai dell’epoca fra cui “Main&Winchester” e “E.L. Gallatin” che ne furono i più insigni rappresentanti.
Questa fondina deve la sua eleganza al corpo snello che segue fedelmente i contorni dell’arma a cui è destinata ed all’apertura superiore, generalmente curvilinea a forma di ” esse” che scopre interamente il grilletto ed il cane dell’arma per un più facile accesso ed estrazione. Esistevano comunque varianti che prevedevano un’imboccatura quasi dritta.
L’estremità finale era sovente dritta, lasciata aperta o chiusa da un tappo o, in epoca tarda arrotondata e cucita. Esistono, giusto a titolo di curiosità, dei primi esemplari in cui il tappo all’estremità era addirittura di metallo o argento presumibilmente mutuato da qualche fondina da sella per armi ad avancarica.
Con l’avvento delle cartucce metalliche e con il passare del tempo (probabilmente per soddisfare esigenze di produttività), siamo circa nel 1870-1880, le fondine mutarono verso una forma meno longilinea, poco ricalcante le forme dell’arma ma in grado altresì di adattarsi a riceverne di diverse, consentendo di fatto una realizzazione più veloce, esigenza che ben si sposava con un incremento della domanda a cui i sellai faticavano a rispondere.

MEXICAN LOOP HOLSTER
Intorno al 1870 il rapido diffondersi di armi a cartuccia metallica, conversioni e non, e lo sviluppo di cinturoni con anelli atti a contenerle innescò un cambiamento radicale anche nella struttura della fondina originando forse il modello più famoso e diffuso di tutti… la “Mexican Loop”.
Sostanzialmente il corpo era simile alla California ma prevedeva un prolungamento della parte posteriore che ripiegato su se stesso diventava di fatto, agganciando il corpo della fondina tramite uno o più anelli o intagli, il passante per il cinturone. Questo sistema permetteva, senza grossi impedimenti di adattare la fondina alle più svariate tipologie ed altezze di cinturoni.
Una fondina “Mexican Loop”
Esistevano diverse varianti di questo stile, a seconda della forma e del numero degli anelli/intagli ma le più famose sono senza alcun dubbio quelle tipiche delle regioni centrali (Montana – Wyoming) con un solo anello centrale, separato e rivettato alla parte posteriore (Moran Bros., J.S.Collins), degli stati del Sud di confine (Texas – Arizona) con un singolo anello intagliato nella parte posteriore, parte che terminava a metà circa del corpo della fondina e per finire la più famosa di tutti la “Cheyenne”.
Quest’ultima, che ebbe in F.A. Meanea il più insigne rappresentante, era contraddistinta da una parte posteriore lunga quanto il corpo centrale, la presenza sempre di due anelli che ospitavano la fondina ma, nella zona fra i due, aveva una caratteristica pancia che serviva ad impedirle movimenti nell’atto dell’estrazione. tipicamente prevedeva anche una parte finale dritta ed un tappo di chiusura similmente alle “California”.
Divenne a tutti gli effetti simbolo di questo stile che perdurò, a partire dal 1880 circa, fin oltre la fine del secolo diventando nell’immaginario collettivo l’icona di quest’epoca turbolenta, dei buoni e dei cattivi e di tutto quanto rappresenta il vecchio West.
Il perfezionamento delle cartucce metalliche intorno al 1860 ebbe una marcata influenza nello sviluppo di manufatti di pelle per armi, la cintura porta colpi costituì la più ovvia innovazione tesa a sfruttare le potenzialità di questa nuova tecnologia.
Le sue origini restano in qualche maniera ancora poco chiare ma possiamo ipotizzare sia stato un adattamento operativo di qualcosa di esistente, presumibilmente ad opera di un avventuriero che, dopo la guerra civile, si mosse verso i territori dell’Ovest.
Le grandi distanze e la difficoltà di approvvigionamento di munizioni rendevano una cintura porta colpi, in grado di contenere fra le 35 e le 45 cartucce, un valido ed utile accessorio nelle lontane terre di frontiera e sul finire del 1860 divennero un elemento talmente comune che possiamo considerarli parte integrante del vestiario.
In particolare incontrarono subito i favori delle centinaia di cacciatori di bufali che si riversarono nelle pianure centrali nei primi anni del 1870, dove i “Thimbles” (come allora venivano chiamati gli anelli porta cartucce) consentivano di avere a portata di mano una discreta scorta di colpi.


Ancora una splendida “Mexican Loop”

Mentre la maggior parte delle cinture porta colpi civili prodotte dai sellai dell’epoca erano interamente di pelle, alcune prevedevano anelli (loop), o addirittura il corpo stesso, di Canvas allo scopo di eliminare la formazione di corrosioni sui bossoli di rame od ottone dell’epoca.
Questo accorgimento fu quasi subito adottato dai militari e standardizzato successivamente in quella che fu la “Prairie Belt”, forse una delle più belle ed affascinanti realizzazioni dell’epoca. (Sostanzialmente era una striscia di pelle su cui veniva fissata una guaina di canvas dotata di loop porta colpi).
La sua adozione in campo militare ebbe come conseguenza un lusinghiero apprezzamento presso i civili complice il fatto che poteva indistintamente accogliere cartucce da pistola o fucile.
L’apprezzamento del Canvas nella realizzazione delle cinture porta colpi originò un processo evolutivo che terminò nella “Mills Belt”, siamo nei primi del 1880, interamente realizzata di questo materiale e cosa molto importante, estremamente economica. (Theodore Roosevelt fu uno dei suoi estimatori più famosi)
Molto leggera e più resistente all’usura e all’umidità rispetto alle cinture interamente di pelle, la “Mills” fu prodotta in innumerevoli versioni e varianti, per calibri da pistola, fucile e fucile a pallini.
La maggior parte dei sellai della frontiera invece rimase, ben oltre la fine del secolo, fedele alla pelle ignorando il problema della corrosione.
Inizialmente le loro cinture porta colpi erano realizzate con un singolo strato di pelle, di circa 2-3 pollici di larghezza, con entrambe le estremità rastremate e le fibbie, generalmente, erano relativamente piccole e di acciaio od ottone.

A partire dal 1880 questo stile fu rimpiazzato dalle cinture porta colpi con le estremità separate e cucite o rivettate al corpo, in ambedue i casi comunque i loop porta colpi erano realizzati con una striscia di pelle fissata mediante cucitura o, nei casi più sofisticati, intrecciata nel corpo.
L’unico vero contributo che arrivò dai sellai dell’Ovest fu la “Cartridge/Money Belt”, stile che prevalse a cavallo fra il 1880 e la fine del secolo nei territori di una frontiera che andava oramai scomparendo.
Era realizzata con pelle leggera, sulla parte esterna venivano fissati i loop per le cartucce, il corpo veniva ripiegato a metà per il lato lungo inferiore e cucito lungo quello superiore creando di fatto una tasca interna che poteva ospitare monete o documenti.
Generalmente misurava dai 3 ai 4 pollici di larghezza, gli esemplari più larghi arrivavano anche ai 5 pollici ed incorporavano talvolta due file separate di anelli porta cartucce, sia per pistola che fucile o addirittura miste.
L’aumentare dell’altezza delle cinture porta colpi diede il via allo sviluppo della fondina “Mexican Loop” e diminuì sempre più l’apprezzamento per le fondine “Slim Jim”.

Per i Commenti è possibile usare il nostro forum