La breve parabola della Nuova Svezia

A cura di Pietro Costantini

Nella prima metà del XVII secolo la Svezia era uno dei maggiori stati europei. Il suo territorio comprendeva, oltre la Svezia attuale, anche la Finlandia, l’Estonia, la Livonia, la Carelia, la Pomerania Occidentale, l’Ingermanland e i vescovati di Verden e Brema. Il Mar Baltico poteva essere considerato quasi come un lago svedese. Nel 1624 il re di Svezia Gustavo Adolfo, incoraggiato dall’olandese Willem Usselinx, che era stato uno dei fondatori della Compagnia delle Indie Occidentali (West Indische Companie, WIC), tentò di formare una compagnia svedese per il Nord America. Questo aveva lo scopo di far sì che anche la Svezia prendesse parte allo sviluppo e allo sfruttamento delle risorse presenti nelle nuove terre americane ancora inesplorate dagli Europei. Questi primi preparativi vennero però interrotti a causa dello scoppio della Guerra dei Trenta Anni.
Più tardi, nel 1632, il cancelliere svedese Oxenstierna, nel tentativo di sviluppare il commercio marittimo svedese, contattò un importante mercante olandese, Samuel Blommaert, che era stato anche direttore della WIC, e con il suo aiuto iniziò a progettare la costituzione di una compagnia commerciale simile a quelle fondate dagli Olandesi trent’anni prima. Nello stesso anno, l’ex governatore dei possedimenti olandesi in Nord America, Peter Minuit, offrì i suoi servigi al re di Svezia e il progetto di una colonia svedese in Nord America riprese vigore. Fu quindi fondata una compagnia svedese per la colonizzazione e il commercio con l’America, con sede a Stoccolma e con capitale misto svedese – olandese.


La “Kalmar Nickel”, perfettamente ricostruita, in navigazione

Negli anni successivi vennero approntati i preparativi per la prima spedizione, che fu posta sotto il comando di Peter Minuit, e fu deciso di inviare due imbarcazioni: la Kalmar Nyckel e il Gripen, che partirono dal porto di Gøteborg all’inizio di novembre del 1637.
Poco dopo la partenza, le due navi furono costrette ad una sosta forzata nel porto di Texel, in Olanda, per riparare i danni subiti durante una tempesta nel Mare del Nord; la spedizione svedese poté ripartire solo il 31 dicembre 1637 verso l’America. La rotta seguita dalla spedizione non è conosciuta; comunque, agli inizi di marzo del 1638, le due navi, con a bordo coloni valloni e fiamminghi e soldati svedesi, arrivarono sulle coste americane all’altezza dell’attuale stato del Delaware. Le imbarcazioni risalirono il fiume Delaware, allora chiamato dagli Olandesi Zuydt River (Fiume del Sud), e sostarono alla confluenza di un piccolo fiume, sulla sponda occidentale del fiume Delaware, il Minquas Kill.
La Nya Sverige
Qui Peter Minuit acquistò dagli indiani Lenape una striscia di terra lunga oltre 100 Km, sulla quale gli Svedesi edificarono il loro primo forte, che chiamarono Fort Christina, in onore della futura regina di Svezia; a guarnigione del forte vennero posti 24 soldati comandati da Mæns Kling. Venne così fondato il primo insediamento della colonia di Nya Sverige (Nuova Svezia). Gli Olandesi, che avevano costruito pochi anni prima il Fort Nassau più a nord, lungo lo stesso fiume, e che consideravano il territorio dove si erano stabiliti gli Svedesi come facente parte della loro colonia di Nieuw Nederland (Nuova Olanda), appena vennero a conoscenza dell’insediamento svedese fecero vibranti proteste e chiesero l’immediata evacuazione del forte Christina, senza però ottenere alcun risultato.
Il primo insediamento svedese in America, Fort Christina, era un forte di legno a forma quadrata con quattro bastioni ad angolo acuto sui lati, su tre dei quali erano montati dei cannoni. Il forte era situato su di una collinetta rocciosa, circondata su tre lati da una zona resa paludosa dalle maree; il luogo era stato scelto anche per la facilità di ancoraggio. Due erano gli accessi al forte, il principale era quello che guardava verso il fiume e verso l’ancoraggio, l’altro accesso era situato sul lato nord est, dove un piccolo sentiero conduceva verso la foresta. All’interno del forte gli Svedesi costruirono una baracca per i soldati della guarnigione e un magazzino. Da questa base iniziarono ad acquistare pelli di orso, castoro e lontra dagli Indiani. Queste pelli, rivendute in Europa, avevano un altissimo valore commerciale.


Un registro commerciale della Nuova Svezia

Nel 1640 un nuovo governatore, Peter Hollander Ridder, arrivò a Fort Christina portando con sé rifornimenti per la colonia e un buon numero di coloni svedesi. Nello stesso anno venne acquistato dagli Indiani un nuovo tratto di terra, che estese i possedimenti svedesi a sud, lungo il lato occidentale del fiume Delaware, fino a Capo Hinlopen. Tra il 1638 e il 1656 dalla Svezia arrivarono 12 spedizioni con nuovi coloni. Nell’autunno del 1640 nei pressi di Fort Christina si stabilirono alcuni coloni olandesi, mentre nel 1641 arrivarono dalla Svezia due navi con a bordo coloni finlandesi. Sempre nel 1641 vennero acquistati nuovi territori, questa volta lungo il lato orientale del fiume Delaware, da Raccoon Creek fino a Capo May. In quell’anno i soci olandesi della Compagnia svedese furono costretti a vendere la loro parte alla corona svedese.


Commercio tra Svedesi e Indiani

Nel frattempo venne istituita una nuova compagnia, chiamata Compagnia della Nuova Svezia. Durante i primi anni di formazione di questo insediamento, la maggior parte dei coloni era di origine olandese; in seguito, con l’abbandono dei soci olandesi della Compagnia, furono Svedesi e Finlandesi ad avere la prevalenza numerica. Nel 1642 fu inaugurato il primo mulino a vento a Fort Christina. Nel febbraio 1643 arrivò nella colonia un nuovo governatore, John Prinz. Questi diede nuovo impulso allo sviluppo della Nuova Svezia e, per controllare meglio il territorio nominalmente svedese, iniziò la costruzione di diversi fortini, tra i quali uno sull’isola di Tinicum, chiamato Fort Nya Gøteborg, dove decise di trasferire la sede del governo della colonia, che fino ad allora era rimasta a Fort Christina. Nel nuovo insediamento fu anche costruita la residenza dl governatore, chiamata Printzhoff, dei magazzini e una chiesa luterana, che venne consacrata il 4 settembre 1646.
Un altro forte, chiamato Fort Nya Elfsborg, venne costruito sul lato orientale del fiume Delaware, vicino alla confluenza con il Varkens Kill; questo forte era costituito da tre bastioni che dominavano il fiume, e dal punto di vista militare era il più importante di tutti, perché dalla sua posizione si poteva dominare il traffico navale sul fiume. La sua guarnigione era composta da tredici soldati. Un piccolo insediamento venne poi fondato fra l’isola di Tinicum e Fort Christina, in una località chiamata Upland. Su un torrente vicino allo Schuylkill venne costruito un piccolo forte, Fort Nya Vasa; ed infine un altro, Fort Nya Korsholm, venne edificato su di un’isola ad ovest della foce dello Schuylkill, nelle vicinanze dell’attuale città di Philadelphia.


Lo sbarco dei coloni svedesi e finlandesi in un francobollo del 1938

A quel tempo la colonia svedese contava una popolazione di circa 200 abitanti. Oltre al commercio di pelli con gli Indiani, furono sviluppate dai coloni diverse altre attività, vennero avviate alcune piantagioni di tabacco, coltivazioni di grano, orzo e segale; inoltre venne tentato l’allevamento di bestiame. Erano infine presenti nella colonia alcuni carpentieri, fabbri e artigiani, e presero avvio piccole botteghe e altre attività.
Lo sviluppo degli insediamenti svedesi era stato visto fin dall’inizio con grande preoccupazione da parte degli Olandesi che, per arginare i rivali, nel 1648 costruirono sulla riva orientale dello Schuylkill un insediamento fortificato chiamato Fort Beversreede. Non contenti di ciò, nel 1651 gli Olandesi, comandati da Peter Stuyvesant alla testa di 100 uomini, smantellarono i loro vecchi insediamenti di Fort Nassau e Fort Beversreede e costruirono un nuovo forte, Fort Casimir, sulla riva occidentale del fiume Delaware (vicino all’odierna città di Newcastle), non lontano dallo svedese Fort Christina. Alla fine del 1653, il governatore svedese Printz, preoccupato per la condotta aggressiva degli Olandesi, lasciò la colonia per cercare aiuto in Svezia. Nel frattempo, una nuova spedizione di 350 coloni sotto il comando del nuovo governatore Johan Rising, era partita dalla Svezia verso la colonia. Questa spedizione ancorò, il 20 maggio 1654, vicino al forte Nya Elfsborg, che venne trovato abbandonato e in rovina. Il giorno seguente, quando gli Svedesi giunsero in vista dell’olandese Fort Casimir, i pochi soldati olandesi di guarnigione al forte si arresero, e questo venne occupato dagli Svedesi e rinominato Fort Trefaldighet (Trinity).


Le fortificazioni della Nuova Svezia

Con questa operazione le terre situate su entrambe le rive del fiume Delaware passarono in mano svedese e gli Olandesi furono del tutto estromessi. Erano adesso presenti nell’intera colonia di Nuova Svezia circa 500 persone, tra soldati e coloni.
La risposta olandese non tardò ad arrivare: nel 1655 una spedizione composta da oltre 300 soldati olandesi e guidata ancora una volta da Peter Stuyvesant attaccò i possedimenti svedesi, che, dopo aver offerto una debole resistenza protrattasi per un paio di settimane, caddero il 15 settembre 1655. Fu così che l’intera colonia svedese passò nelle mani della Compagnia delle Indie Occidentali Olandesi (WIC).
Dopo la conquista olandese gli insediamenti vennero ceduti alla città di New Amsterdam, e Fort Christina venne rinominato Fort Altena. Circa 200-300 coloni nordici, svedesi e finlandesi, comunque, rimasero sotto l’amministrazione olandese.

Ancora oggi molte famiglie della zona si possono reclamare discendenti di quel primo e unico tentativo di colonizzazione svedese, che non era riuscito a realizzare il sogno “americano”, sette secoli dopo che era fallito quello di altri colonizzatori scandinavi, i Vichinghi norvegesi.

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