La battaglia di Vicksburg
A cura di Mauro Cairo
La situazione strategica che andò delineandosi nella tarda estate del 1862 non era certamente rosea per le truppe federali. Solo pochi mesi prima i soldati unionisti erano alle porte della capitale confederata, Richmond, mentre ora era Washington ad essere seriamente minacciata: il generale Robert E. Lee aveva condotto una magistrale campagna militare in Virginia, costringendo il generale John Pope a ritirarsi, prima di batterlo duramente nella seconda battaglia di Bull Run. Dopodiché Lee attraversò il Potomac ad Harper’s Ferry e avanzò in Maryland: per lungo tempo sembrò che la sua pura abilità bastasse a compensare il grande vantaggio che il nord aveva in termini di materiali e risorse umane.
Anche ad ovest le cose non andavano bene visto che Grant, subito dopo la sua avanzata su Shiloh che lo aveva portato ai confini con il Mississippi, era stato fermato; doveva, inoltre, inviare rinforzi in Tennessee dove i generali sudisti Bragg e Smith stavano avanzando con decisione verso il fiume Ohio. Leggi il resto