Ernest Borgnine, una colonna del western

A cura di Domenico Rizzi

Ernest Borgnine
Un tempo, quando la televisione era più un veicolo culturale che commerciale, alla morte di un artista si creava una rassegna delle sue opere, spesso articolata in varie puntate. Oggi basta un accenno sui giornali e la notizia sparata così, magari in coda ad un telegiornale. Per citare un caso recente, non si è parlato di Ray Bradbury, uno dei più grandi scrittori del Novecento, né del suo “Fahrenheit 451”, che anticipò di 50 anni la nostra teledipendenza di oggi e il condizionamento dei media attuato da sistemi democratici sempre meno autorevoli e sempre più autoritari.
Così anche Ernest Borgnine, attore di oltre 130 film, ci ha lasciati quasi in sordina, perché in Italia la sua scomparsa ha dato luogo solo a qualche articolo, spesso relegato nella pagina della cultura che soltanto l’1 per cento della gente si degna di scorrere. Leggi il resto