Deadwood e i suoi protagonisti
A cura di Cesare Bartoccioni
Una vista di Deadwood
Deadwood, la famosissima e pericolosa città mineraria del West, negli anni ’70 del 1800 era zeppa di personaggi duri e tra questi alcuni erano veramente senza legge. I più importanti e carismatici – come Wild Bill Hickock e Al Swearengen – hanno avuto recentemente l’onore di essere raccontati nella recente serie televisiva “Deadwood”.
Al Swearengen è il malvagio proprietario del Gem Theater, un frequentato luogo di intrattenimento dove alcol, sesso e gioco d’azzardo sono serviti come dolcetti in un ristorante notturno di bassa categoria.
Seth Bullock è l’imprenditore Canadese di ferramenta che viaggia all’ovest e diventa sceriffo in un campo di minatori senza legge. Solomon (“Sol”) Star, il modesto socio di Bullock, è la voce della ragione quando iniziano i guai.
Charlie Utter, un uomo della prateria, scout e mercante, è il buon amico del leggendario Wild Bill Hickock. E. B. Farnum, proprietario del Grand Central Hotel, non è mai contrario a qualsiasi sistema, legittimo o no, che gli possa far guadagnare dei dollari facili.
Il Reverendo Henry Weston Smith si prende cura delle vittime della peste ed officia ai funerali cittadini, ed è portato tristemente alla demenza da un tumore al cervello.
Dan Dority e Johnny Burns gestiscono il saloon al Gem e mantengono l’ordine tra le ragazze al lavoro per Swearengen.
Molti lettori del Selvaggio West riconosceranno questi personaggi della elettrizzante serie televisiva Deadwood. Questi personaggi, però, erano gente in carne ed ossa che abitava la vera città di Deadwood nel Territorio del Dakota (oggi South Dakota) durante la corsa all’oro nelle Black Hills (Colline Nere). Gli appassionati della serie televisiva possono trovare difficile credere che i veri resoconti delle vite di questi uomini rivaleggiano a volte con ciò che viene rappresentato sullo schermo, eppure le loro storie, ricolme di coraggio, determinazione, avidità e tradimenti, trascendono la leggenda e li legano alla storia di Deadwood.
Deadwood nel 1888
Deadwood crebbe dalla promessa di ricchezza. Durante l’estate del 1874, un distaccamento di cavalleria degli Stati Uniti guidato dal Tenente Colonnello George Armstrong Custer scoprì tracce di oro sulle Black Hills. Custer incoraggiò l’esplorazione dei luoghi, sebbene le Black Hills appartenessero alla Riserva Sioux e fossero vietate ai civili bianchi. Gli ufficiali governativi poterono far poco per fermare il rapido flusso di cercatori di fortuna, e alla fine smisero di provarci. Tra il 1874 e il 1877, circa 20.000 cercatori raggiunsero la piccola gola di Deadwood (Deadwood Gulch). Nel 1875 il raffazzonato accampamento – la città di Deadwood divenne il distretto commerciale della gola – ricevette il suo nome ufficiale, quando un tratto della foresta di pini lì intorno fu distrutto dal fuoco (1). Deadwood non ebbe un governo organizzato fino all’ottobre 1876.
Nei primi tempi Deadwood era poco più di un campo di minatori grezzo e disordinato, dove gli uomini, il bestiame e gli elementi coesistevano, in una confusione di costruzioni pericolanti e tende, tra topi, immondizia, e fango fino alle ginocchia. Dato che la città si trovava illegalmente sul territorio Indiano, non vi era alcun governo o legge per tenere sotto controllo i problemi. La maggior parte dei residenti della città frequentava i saloons e i bordelli che spuntavano su quasi ogni strada, e occupava il tempo bevendo, giocando d’azzardo e litigando. La violenza era comune, dando credito alla spesso ripetuta osservazione che a Deadwood vi fosse un omicidio al giorno. Ciò nonostante, con il tempo la città raggiunse una certa rispettabilità man mano che mercanti ed altri professionisti vi si stabilirono, iniziarono gli affari e costituirono le prime vestigia di un governo. Entro la fine del 1876, Deadwood aveva più di 3.000 residenti e quasi 200 attività commerciali.
Una via affollata
Due dei più famosi personaggi di Deadwood, anche se non illustri cittadini, erano Martha “Calamity Jane” Canary e Wild Bill Hickok. Naturalmente, sono apparsi nella serie televisiva. Hickok, seguendo la realtà, morì durante la prima stagione; gli diede il volto Keith Carradine.
Sebbene Calamity Jane fosse famosa per vestirsi da uomo e bestemmiare come un mulattiere nella vita reale, ella (rappresentata da Robin Weigert nella serie Deadwood) solo a volte assomigliava ad un “vero uomo”.
Era una donna di contraddizioni – una che secondo dei resoconti curava gli ammalati durante l’epidemia di vaiolo, beveva quasi tutto il tempo e lavorava come prostituta in diversi bordelli di Deadwood. Benché la sua relazione con Hickok sia stata ingigantita, ella visitò la sua tomba nel Cimitero di Mount Moriah di Deadwood circa un mese prima della sua morte nel 1903 all’età di 47 anni, e si dice che richiedesse di essere sepolta accanto ai resti di Hickok.
Wild Bill Hickok fu uno dei veri uomini del West – un eccellente tiratore che si vestiva distintamente e che poteva essere duro e tenero. Può aver ucciso 36 uomini, ma più realisticamente il suo totale fu meno di 10.
In ogni caso, divenne leggendario in vita, soprattutto per le sue azioni come ufficiale di pace, anche se era generalmente più interessato al gioco d’azzardo che a far rispettare la legge.
Il suo posto nella storia di Deadwood, naturalmente, sorge dal fatto che venne visto vivo per l’ultima volta in un locale del luogo, il Lewis and Mann No.10 Saloon. Il 2 agosto 1876, Hickok era immerso in una mano di poker quando un uomo di bassa lega chiamato Jack McCall gli sparò dietro la testa. Il nome di Wild Bill e la sua ultima mano di poker (Dead Man’s Hand (2), composta da assi e otto (3)) sono rimasti negli annali del West.
Una sfilata
Hickok venne dapprima sepolto nel Cimitero di Ingleside di Deadwood, in seguito nel 1879 i suoi resti furono trasferiti nel Cimitero di Mount Moriah. Che un uomo del calibro di Hickok fosse ucciso a Deadwood aumentò certamente la reputazione di città senza legge del luogo. Tuttavia, come altre comunità che sopravvissero nel West, Deadwood fu in seguito domata.
Seth Bullock
Molti uomini furono responsabili nel trasformare Deadwood da un accampamento senza legge di frontiera in una prospera città mineraria, ma nessuno fu più fondamentale nella “doma” di Seth Bullock. Estelline Bennett, figlia del Giudice federale Granville G. Bennett ed autrice delle memorie “Old Deadwood Days”, riportò le parole di un locale ufficiale della ferrovia: “Furono i Bennetts e i Bullocks che portarono la legge e l’ordine nelle Black Hills”.
Seth Bullock
Seth Bullock era nato nell’Ontario, in Canada, nel 1847, figlio di un ufficiale militare Britannico. In conflitto con il rigido padre, Bullock lasciò la casa all’età di 18 anni per il Territorio del Montana, dove fu trascinato in politica e venne eletto senatore dello Stato nel 1871.
Nell’estate del 1876, Bullock ed il suo amico di lunga data Sol Star se ne andarono in cerca di fortuna. Dopo un arduo viaggio di un mese in carovana (durante il quale i loro cavalli si imbizzarrirono, facendo finire loro e le loro cose in un fiume), la coppia arrivò a Deadwood il primo di agosto, dove si resero subito conto dei bisogni del campo in espansione. Presto si misero a vendere utensili, ceramiche, attrezzi da scavo, sigari, tè e vassoi da bagno agli abitanti della città, da un edificio che i due compagni avevano costruito all’angolo tra la Main e la Wall street.
Meno di un giorno dopo che Bullock e Star erano giunti nel campo aurifero, McCall sparò a Wild Bill Hickock uccidendolo al Saloon n.10. La mattina successiva, una corte di cercatori costituita lì per lì scagionò McCall, una evidente mossa per esser sicuri che Deadwood rimanesse senza legge. Allo stesso tempo, gli Indiani si stavano ammassando nelle Black Hills in preparazione di un attacco contro il campo. La violenza in aumento non si confaceva alla sensibilità decorosa di Bullock, e la vista di un bandito messicano che cavalcava per le strade brandendo la testa tagliata di un Indiano appena qualche ora dopo l’omicidio di Hickock fu abbastanza per convincere Bullock a cercare di soddisfare il cruciale bisogno della città per la legge e l’ordine.
Entro la fine del mese era diventato de facto sceriffo del campo. Quando venne creata la Contea di Lawrence nell’aprile del 1877, Bullock ne divenne il primo sceriffo, nominato dal Governatore territoriale John L. Pennington.
Bullock si creò la reputazione di un uomo di legge duro ma giusto. In contrasto con i fuorilegge dal grilletto facile che teneva sotto controllo, Bullock raramente usò un’arma. Alto e carismatico, lo sceriffo era capace di mantenere l’ordine attraverso un buon uso del cervello e la chiara forza della sua personalità. Il nipote di Bullock una volta disse di lui: “Avrebbe potuto ammansire con lo sguardo un cobra pazzo o un elefante imbestialito”.
Bullock a cavallo
Durante il suo mandato come sceriffo, Bullock risolse le dispute sulle concessioni minerarie; arrestò ladri di cavalli, banditi e rapinatori di diligenze; investigò sugli omicidi; presiedette i processi; supervisionò il trasporto e l’alloggiamento dei prigionieri; organizzò milizie per combattere gli attacchi indiani; ed interruppe innumerevoli zuffe. Bullock era preoccupato della reputazione di Deadwood, e fu quindi determinato nei suoi sforzi per regolare il gioco d’azzardo e la prostituzione. Ebbe numerosi scontri con Al Swearengen, proprietario del noto Gem Theater, e si dice che tracciasse una linea attraverso la Main Street, separando le aree rispettabili di Deadwood dai quartieri squallidi, o “Badlands” (4), controllati da Swearengen.
Bullock, che servì come sceriffo fino al 1878 e che poi continuò a mantenere la legge come Deputy Marshal degli Stati Uniti (5) per qualche tempo, aveva poca tolleranza per il disturbo della quiete pubblica, ed una volta interruppe uno sciopero di minatori gettando latte di gas solforoso dentro la miniera Keets, dove i boicottanti minatori si erano asserragliati. Non venne sparato un solo colpo mentre gli abbattuti cercatori emersero dai meandri della miniera, soffocanti e con gli occhi arrossati.
Bullock aiutò a stabilire il Consiglio di Deadwood per la Salute e la Viabilità, che autorizzò la costruzione di una “pest house” (6) per la cura delle vittime del vaiolo, emise codici di sanità e di sicurezza antincendio, creò dipartimenti di pompieri e di polizia e costruì il primo cimitero cittadino. Egli non limitò i suoi formidabili intelletto e volontà ad imporre il rispetto della legge ed agli affari civici. Fu un ardente conservazionista che comprese la necessità di preservare la natura incontaminata. Nel 1872, mentre era senatore del Territorio del Montana, scrisse lo Yellowstone Act, che spianò la strada per la creazione del Parco Nazionale dello Yellowstone. Bullock è accreditato come colui che piantò il primo raccolto di alfalfa (7), ora la coltura principale dell’agricoltura del South Dakota.
Allevò bestiame e cavalli di razza Thoroughbred (8), sperimentò sistemi di irrigazione e fondò il primo allevamento di pesce della zona. L’introduzione del servizio ferroviario sulle Black Hills nel 1890 fece diventare la regione uno dei più indaffarati centri di spedizione del bestiame del Paese, ed il suo arrivo venne attribuito alle negoziazioni senza sosta tra Bullock e la Ferrovia della Valle del Missouri, Elkhorn e Fremont.
Nel 1894 Bullock spese 40.000 dollari per costruire il Bullock Hotel, un alloggio a tre piani con 64 stanze dotato di riscaldamento a vapore e tubature interne. L’Hotel, che è tutt’oggi attivo ed è una delle più popolari attrazioni turistiche di Deadwood, era conosciuto per le sue lussuose stanze e cibo prelibato.
Bullock divenne confidente di Theodore Roosevelt, che incontrò mentre pattugliava la zona nel 1884. Roosevelt, un vice sceriffo del Dakota settentrionale, aveva appena catturato un ladro di cavalli, Steve il Pazzo, che anche Bullock stava inseguendo. Da quel momento in poi, i due furono grandi amici. Nel 1898, durane la guerra Ispano-Americana, Roosevelt nominò Bullock a capo dei Rough Riders (i Cavalieri Duri) delle Black Hills, guadagnandogli per tutta la vita il nome di “capitano”.
Ancora un ritratto
Quando Roosevelt venne rieletto Presidente nel 1904, Bullock e 50 cowboys, incluso il leggendario Tom Mix, marciarono alla parata inaugurale. Nel 1905 Roosevelt nominò Bullock Marshal degli Stati Uniti per il South Dakota. Era un lavoro pericoloso; durante i 10 anni di servizio di Bullock, più di una dozzina di altri marshals venne uccisa nell’adempimento del dovere.
Roosevelt riconobbe il coraggio e l’integrità di Bullock rinominando Scruton Peak, nelle Black Hills, come Seth Bullock Lookout (osservatorio panoramico di Seth Bullock), e descrivendo il suo amico come “l’Americano ideale”.
Un devoto uomo di famiglia, Bullock sposò la fidanzata di gioventù, Martha Eccles, nel 1874. Ella era una brava musicista e presidente del Club della Tavola Rotonda, la società letteraria di Deadwood. La coppia visse in un ranch fuori città nella valle di Belle Fourche, dove crebbero due figlie, Florence e Margaret, e un figlio, Stanley, e si presero anche cura del nipote rimasto orfano di Bullock.
Bullock scrisse delle sue prime esperienze nelle Black Hills in “The Founding of a County”, pubblicato nel 1876. Il libro fornisce un affascinante spaccato della vita nei primi tempi di Deadwood, così come una comprensione della determinazione, coraggio e visione del suo autore.
Bullock morì per un male incurabile il 23 settembre 1919, all’età di 70 anni, al Bullock Hotel, e fu sepolto vicino ad un sentiero che amava nel Cimitero di Mount Moriah. Secondo la leggenda locale, il fantasma di Seth Bullock viaggia per le stanze dell’Hotel.
Sol Star
Sol Star è ricordato come il socio in affari e braccio destro di Bullock. Ad ogni modo, era un uomo realizzato per conto suo: un pubblico ufficiale amato e rispettato, politico ed imprenditore che aiutò a portare la civiltà e la prosperità alla Deadwood dei primi tempi.
Nato in Bavaria nel 1840, Star aveva 10 anni quando fu mandato a vivere con lo zio, Abraham Frielander, un mercante di vestiario dell’Ohio. Dopo aver lavorato nell’azienda dello zio ed aver finito gli studi, Star viaggiò fino al Territorio del Montana, dove incontrò Bullock ed iniziò una amicizia che sarebbe durata tutta la vita. Bullock e Star erano astuti soci d’affari che investivano nell’agricoltura e nell’allevamento del bestiame.
Sol Star (a sinistra) e Bullock
Nel 1880 unirono le forze con l’imprenditore Harris Franklin per fondare il primo mulino della città, la Deadwood Flouring Mill Co. Star era il direttore generale del mulino, sovrintendendo il lavoro giornaliero con l’occhio di un perfezionista. Iniziò perfino a dare nomi ai tipi di farine che producevano; una preferita dai clienti era la “SSS”, o “Senator Sol Star”, un malizioso riferimento alle ambizioni politiche di Star.
Tra il 1877 ed il 1917, Star fu sindaco, direttore dell’ufficio postale e consigliere cittadino di Deadwood, oltre che auditore di Stato, notaio della contea e presidente della prima convenzione Repubblicana dello Stato. Mantenne la carica di sindaco per cinque termini, spingendo un produttore locale di tabacco a chiamare un sigaro come lui.
Sfortunatamente, uno scandalo che implicava l’appropriazione indebita di denaro del Governo mentre egli svolgeva l’incarico di direttore dell’ufficio postale macchiò la sua reputazione e lo costrinse a dimettersi. Sebbene Star fu infine scagionato dall’aver commesso atti illeciti, l’incidente lo turbò, ed egli lavorò duramente per restaurare la sua immagine di onesto pubblico ufficiale. Star era anche un ufficiale del Tempio Massonico, un Cavaliere di Pythias (un gruppo votato alla pace) (9) e membro sia dell’Ordine degli Uomini Rossi sia dell’Antico Ordine dei Lavoratori Uniti, organizzazioni che sposavano (10) i principi della libertà Americana e dell’uguaglianza per tutti i lavoratori.
Ancora Sol Star
Membro prominente della numerosa comunità ebraica di Deadwood, Star era attivo nella locale sinagoga e donava generosamente alle famiglie ebree bisognose in Russia ed in Europa.
Lavorò duramente per guadagnarsi la fiducia dei residenti Cinesi, in un tempo in cui i non bianchi erano considerati cittadini di seconda classe. Commosso dalle miserie delle oppresse prostitute della città, Star cercò spesso di soccorrerle.
Sebbene si racconti che Star tornasse almeno una volta all’Est in cerca di una moglie, egli non si sposò mai, e visse da solo nel suo ranch fino alla morte nel 1917.
Si dice che il suo funerale fu il più grande e stravagante mai tenuto a Deadwood. Il corpo di Star fu trasportato a St. Louis, dove venne deposto nel Cimitero di Mount Sinai.
Charlie Utter
Uno degli uomini più affascinanti della storia di Deadwood fu “Colorado Charlie” Utter. Un rude uomo di frontiera con un debole per i bei vestiti, si trovava a suo agio sia cacciando selvaggina da solo nelle terre inesplorate sia scommettendo ad un affollato tavolo da poker.
Nato a New York nel 1838, Utter trascorse gran parte della gioventù nella fattoria di suo padre in Illinois. Intorno al 1858 Utter andò all’ovest con suo fratello Steve, e la coppia esplorò le montagne di ciò che sarebbe diventato lo Stato del Colorado. Affascinato dalla bellezza e dalla abbondante selvaggina di un’area conosciuta come North Park, Colorado Charlie vi si stabilì, costruendo una capanna sul Fiume Troublesome.
Charlie Utter
La regione era territorio degli Indiani Ute, che diventarono amici di Utter. Egli era probabilmente l’unico bianco che viveva al tempo in quella zona.
Utter fece molti mestieri nella sua vita lavorativa. Quando la febbre dell’oro raggiunse il posto, egli divenne cercatore, reclamando più di 60 campi auriferi. Nel 1861 (quando venne formato il Territorio del Colorado) venne nominato ufficiale al registro dei campi minerari della regione, una posizione che lo rese responsabile di controllare tutti i reclami (11), e che gli diede diritto a riscuotere e tenere per sé le tasse di registrazione. Durante questo periodo lavorò anche come assistente traduttore per l’Ufficio degli Affari Indiani, ed iniziò a radunare una mandria di cavalli e muli da soma, con l’idea di stabilire il primo servizio di trasporto della zona. Entro il 1867 il “Charlie Utter’s Mule Pack Train” era pubblicizzato nel Colorado Miner come un mezzo efficiente per trasportare sia il minerale sia le persone attraverso le montagne, offrendo il servizio dalle città di Georgetown, Central e Brownville. Utter mostrò predisposizione all’ingegneria quando progettò un sistema per usare il suo convoglio di muli per trasportare un cavo lungo 3 miglia necessario alla costruzione di una funivia aerea a 15 miglia su per la catena montuosa. Utter guadagnò anche bene come trapper (12) e cacciatore di pellicce.
Nel 1866 Utter sposò Tilly Nash, la figlia quindicenne di un fornaio della vicina Empire. Senza dubbio il suo affascinante aspetto giocò in suo favore nell’attrarre una moglie. Anche se basso, Utter era giovanilmente bello e trasudava carisma. Ossessionato dalla pulizia, indulgeva in un bagno al giorno in un tempo in cui l’igiene personale era quasi sconosciuta tra gli uomini della frontiera. Ogni mattina Utter trascorreva un’ora dal barbiere locale, si faceva lavare ed arricciare i suoi lunghi capelli biondi, ed era probabilmente l’unico uomo nel Colorado a possedere uno specchio ed un set di spazzole e pettini. In contrasto con i logori e sporchi panni indossati dai minatori, Utter preferiva il fastoso abito da trapper; gambali cuciti a mano decorati con frange e pelliccia di lontra, elaborati mocassini perlati ed una camicia di pelle di cervo con artigli d’orso per bottoni. Le sue pistole erano intarsiate con perle e oro e scolpite col suo nome. Più tardi negli anni Utter spesso smetteva il suo abito della frontiera ed indossava soprabiti su misura, camicie di seta e cappelli a cilindro, e portava in bella mostra un orologio d’oro tempestato di diamanti e rubini. Era, nelle parole di un ammirato osservatore del tempo, “una figura che valeva la pena guardare”.
Charlie Utter (a sinistra) e suo fratello
Utter sentì che le Black Hills sarebbero state il luogo della prossima corsa all’oro (“una vera festa”, come ebbe modo di dire), e nella primavera del 1876 con la moglie e il fratello condusse una carovana diretta a Deadwood. Più di 100 persone fecero il viaggio, incluso un grosso contingente di prostitute.
Al suo arrivo in città, Utter riprese il suo servizio di trasporto, ed iniziò anche a far funzionare una specie di Pony Express, consegnando la posta tra Deadwood e Fort Laramie, nel Territorio del Wyoming, in 48 ore, ad un prezzo di 25 cents per lettera. Alla massima capacità, il servizio consegnava 5.000 lettere per viaggio. Anche se considerato un cittadino eccezionale, Utter occasionalmente andava oltre la legge. Nel 1879 aprì una sala da ballo nella vicina città di Lead. La forte musica e la scandalosa danza di cancan che irrompevano dalla “molesta sala da ballo” indussero un giudice locale a multare Utter di 50 dollari per disturbo della quiete pubblica.
Non si sa come Charlie Utter incontrò il suo compare, Wild Bill Hickock. È possibile che i due incrociassero le loro piste nel 1854-55 in Kansas, dove Hickock lavorava come guardia del corpo di un politico locale. Utter era estremamente protettivo nei confronti di Wild Bill e cercò senza successo di dissuadere il famoso pistolero dal continuare con l’imperterrito bere e gioco d’azzardo. Quando Hickock venne ucciso nell’agosto del 1876, Utter organizzò e pagò il suo funerale, e spedì una ciocca dei capelli di Hickock alla sua vedova, Agnes Lake.
Dopo che Utter e Tilly si separarono nel 1880, egli si trasferì forse a Socorro, nel Territorio del New Mexico, dove si dice che gestisse un saloon e sala da gioco, e si innamorò di una bella mazziera di faro di nome Minnie Fowler. Upton Lorentz, un amico di Utter, sostenne che Utter si stabilì a Panama intorno al 1888, dove gestì una farmacia, praticò la medicina tra gli Indiani locali e fece perfino l’ostetrico. Lorentz raccontò al Frontier Times che aveva visto Utter per l’ultima volta, cieco e ingrigito, seduto su una sedia a dondolo davanti alla sua farmacia nel 1910.
I dettagli degli ultimi giorni di Utter sono sconosciuti.
Oggi Charlie Utter è meglio ricordato come il devoto amico che iscrisse il seguente toccante epitaffio sulla pietra tombale di Wild Bill: “Compare, ci incontreremo ancora nei Felici Territori di Caccia. Per non lasciarci più. Addio. Colorado Charlie, C. H. Utter”.
Al Swearengen
Un vero uomo di tutt’altra sorta fu Al Swearengen. La sua influenza sulla vita quotidiana di Deadwood era profonda. Secondo tutti i resoconti egli era un uomo d’affari spietato, temuto ed odiato da molti. Ellis Alfred Swearengen e il suo fratello gemello, Samuel, erano nati nel 1845 nella città di Oskaloosa nella Contea di Mahaska, nello Iowa.
Il loro padre, Daniel, si guadagnava la vita come fattore e macellaio, mentre la madre dei ragazzi, Keziah Montgomery Swearengen, si occupava della numerosa famiglia della coppia, che includeva sei o sette altri figli. Quando Keziah morì nel 1879, Daniel sposò Arienta Morrisson, una donna 20 anni più giovane di lui, e si trasferì a Yankton, nel Territorio del Dakota.
Al Swearengen è il terzo da destra dietro il bancone
Al Swearengen lasciò lo Iowa intorno al 1870 e si stabilì a Deadwood con la sua prima moglie, Nettie, e suo fratello Winfield qualche tempo dopo. Entro il 1876 Swearengen si era già separato da Nettie, che lo accusava di abusi. Al tempo stava dirigendo il Cricket Saloon, dove organizzava incontri di pugilato che duravano 52 rounds e che spesso provocavano delle zuffe tra il pubblico.
Nell’aprile del 1877, Swearengen aprì il suo malfamato Gem Theater, che fungeva anche da sala da ballo, saloon ed altro. Swearengen addobbò il suo nuovo locale con lussuose decorazioni e viaggiò fino a Chicago alla ricerca di intrattenimenti esotici.
Nel decennio seguente, cantanti, danzatrici, attori, contorsionisti, saltimbanchi e bambini attori solleticarono il pubblico del Gem. Swearengen portò sulla scena perfino delle rappresentazioni di danze di guerra tribali, effettuate da gruppi di Indiani Sioux che indossavano la pittura e i copricapi di guerra.
Il Gem, tuttavia, divenne conosciuto per attività di una natura più illecita. Swearengen assumeva giovani donne per lavorare come danzatrici e cantanti nel suo locale. All’insaputa delle ragazze in cerca di successo che viaggiavano fin dalla costa orientale per cercare lavoro al Gem, le vere intenzioni di Swearengen per le sue nuove assunte erano di natura sinistra. Obbligate a lavorare come prostitute, le donne reclutate da Swearengen venivano continuamente picchiate, umiliate e drogate con il laudano (13). Molte delle sue vittime erano ragazze minorenni che non parlavano Inglese. Sotto il ferreo dominio di Swearengen, le ragazze svolgevano il loro mestiere in cubicoli chiusi da tende, chiamati “cribs” (14), disposti intorno al palcoscenico del Gem, e vivevano in piccole stanze al secondo piano del locale.
Da ragazza, Estelline Bennet ricorda di aver chiesto ad una più grande se poteva andare al Gem a vedere una rappresentazione. Il rimprovero fu severo: “la brava gente come noi non va al Gem Theater”.
Il Gem Theater
La mistura di danze, bevute, sesso e gioco d’azzardo del Gem si rivelò una carta vincente per Swearengen, che incassava più di 5.000 dollari a notte. Naturalmente, fu anche causa di guai frequenti. Swearengen venne arrestato numerose volte per violenza e percosse (a danno di staff e clienti), disturbo della quiete pubblica ed evasione fiscale.
Nel 1878 lo Sceriffo Seth Bullock chiuse il Gem per 48 ore, ordinando che fosse messo all’asta in pagamento dei debiti; quando nessuno osò rilanciare contro Swearengen, questi mantenne la proprietà del locale.
Nel settembre del 1879, un forte incendio si propagò per Deadwood, bruciando completamente il Gem. Swearengen aveva speso di recente molto denaro per ristrutturare il suo locale; ciò nonostante, non risparmiò tempo né denaro per ricostruirlo, installando un proprio idrante per difendersi da futuri incendi. Il Gem riaprì meno di un mese più tardi, con le tavole del tetto incompleto coperte da un grosso tendone.
Sebbene il Gem avesse un grande successo, il locale di Swearengen gli procurò anche molti nemici. Nel 1892 membri della Chiesa Metodista, offesi dalle attività deplorevoli del theater, cercarono senza esito di far chiudere il Gem. I vicini si lamentavano costantemente del rumore, in alcuni casi richiedendo che il Gem “impiegasse persone che avessero qualche conoscenza della musica”.
Nel 1894 Swearengen sopravvisse ad un secondo incendio sulla Main Street.
La sua vita personale era ugualmente caotica. Sposato altre due volte, entrambi i matrimoni finirono in divorzio con accuse di abuso ed infedeltà coniugale.
L’interno del Gem Theater
Forse il fato non poté perdonare le cattive azioni di Swearengen. Nel 1899 il Gem fu di nuovo distrutto dalle fiamme. Sommerso dai debiti ed abbandonato da molti dei suoi principali artisti, Swearengen non fu in grado di ricostruire il suo amato locale. Derelitto e solo, venne ucciso a Denver mentre tentava di assaltare un treno.
Ogni resoconto della vita di Swearengen sarebbe incompleto senza menzionare i danni causati alle vite delle ragazze che lavoravano per lui. Molte di queste “colombe macchiate” morirono di morti premature e dolorose come risultato della tossicodipendenza, degli abusi, delle malattie, o di suicidi. Il triste ricordo di Estelline Bennet di una giovane prostituta che si sparò nella sua stanza al Gem Theater testimonia l’infame lascito di Swearengen: “Aveva solo pochi anni più di me – una ragazza che avrebbe dovuto andare a scuola, fare passeggiate con la sua migliore amica nei momenti di pausa, e andare in chiesa con la sua famiglia la domenica. Non potrò dimenticarla”.