La marina confederata

Ben 58 navi unioniste colarono a picco durante la guerra a causa delle mine.
Mallory, però, vedeva più avanti e non intendeva limitarsi a una guerra di difesa marina, cosi che nel maggio del 1861 scrisse una lettera a Richmond nella quale scrisse: “Considero il possesso di una nave corazzata una necessità primaria. Una simile nave puo percorrere tutta la costa, rendere vano il blocco in tutti gli stati. Se per batterci sul mare costruiamo come loro navi di legno, ci toccherà produrne molte nello stesso tempo. Ma l’inferiorità numerica puo essere compensata dalla invulnerabilità e cosi batterci col ferro contro il legno. Il problema da risolvere non sarà chi vincerà, ma chi andrà a picco per primo. Se il comitato ritenesse opportuno costruire una simile nave, sarebbe opportuno non perdere neppure un minuto.”


Una mina subacquea


Ancora una mina subacquea

Queste parole ben mostrano bene chi era Mallory e le sue qualità.
Cosi ci si mise all’opera e i pochi laminatoi del Sud furono messi a lavorare a pieno regime, notte e giorno.
Raphael Semmes
Mentre si cominciava freneticamente a costruire corazzate – ben 5 erano state iniziate – si rivolse l’attenzione all’organizzazione della guerra corsara, onde poter violare il blocco. Questo tipo di guerra fu dapprima affidata a piccole navi private, ma ben presto si capì che c’era bisogno di un uomo capace ed esperto. A mallory allora venne in mente il nome di un uomo, Raphael Semmes.
Mallory lo incontra il 17 aprile 1861 e gli propone una lista assai ridotta di navi a disposizione. Semmes guarda attentamente e fa la sua scelta. “Datemi questa nave” – dice – “credo sia adatta!” Dopo due mesi di lavori fu varata sotto il suo comando la prima vera nave corsara confederata con 3 cannoni, il CSS Sumter, che iniziò la sua missione il 18 giugno 1861 e appena tre giorni dopo colò a picco il suo primo mercantile.


Il CSS Sumter

Un’altra nave che si distinse come privata e che riuscì a catturare 8 navi nemiche fu, in quei primi mesi di guerra, la CSS Jefferson Davis. Ma tutto cio era troppo poco e Mallory si rese conto che era necessario procurarsi navi, merci e armi in europa. Per questo decise di inviare James Dunwoody Bulloch, un uomo capace di grandi meraviglie. Bulloch ebbe dunque il compito di acquistare navi e materiali. Con il blocco navale una sola nave su dieci riusciva a passare e questo fece volare i prezzi delle merci che arrivavano, facendo guadagnare bei soldi ai violatori del blocco (privati e soprattutto Inglesi) che venivano pagati con il cotone che rivendevano a 4 volte tanto in Inghilterra!


Il Banshee

Uno di questi fu il Banshee che riusci a violare 8 volte il blocco navale prima di essere affondato. E in quelle otto occasioni fruttò ai suoi proprietari un profitto del 700%.
Molti accorgimenti venivano usati dai violatori del blocco per non farsi vedere: navigazione notturna a luci spente, colorazione color cielo della nave per non essere visti, indumenti bianchi dell’equipaggio.
Ma era ormai tempo di scrivere una pagina nuova nella storia della marina. Il 23 giugno 1861, a Richmond, 3 uomini ricevettero il compito di progettare e costruire la prima corazzata della storia. Si trattava di John Brooke, che preparò il progetto, John L. Porter, capo delle costruzioni navali, e l’ingegnere capo W. P. Williamson.
La difficoltà consisteva nel procurarsi i motori. In tutto il Sud non vi erano motori adatti a spingere il peso di una corazzata. Ecco che allora ci si ricordò della base di Norfolk, appena conquistata, e che in quella base i nordisti avevano affondato alcune navi.
Tra quelle c’era una delle perle della flotta americana, la Uss Merrimack. I nordisti, pur di non lasciarla in mano ai confederati avevano bruciato e affondato tutto cio che si poteva nella base navale di Norfolk.


La Uss Merrimack in fiamme

Si decise di ripescare lo scafo e di iniziare i lavori di trasformazione. Le piastre per la corazza furono fabbricate dalla Tredegar a Richmond e avevano uno spessore di oltre 20 cm. C’era uno sperone sulla punta e non mancavano certo alcuni potenti cannoni. I lavori durarono alcuni mesi e si svolsero in modo frenetico.


I lavori al cantiere navale

Per avere un idea del lavoro fatto, ecco un quadro che ritrae la nave prima delle trasformazioni:

Ed eccola dopo gli innumerevoli lavori svolti:

La nave fu ribattezzata col nome di “CSS Virginia”. Era il mese di Marzo del 1862 e per la prima volta nella storia della marina una corazzata si preparava ad entrare in battaglia.

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