“Bacoritse”, le sacre rocce magiche dei Crow

Il giorno della cerimonia, gli invitati si radunavano nella tenda di chi ospitava il rito la mattina presta, portando ciascuno una porzione adeguata di carne. La carne veniva quindi sparsa su una pelle conciata e tutti iniziavano a tritarla con un pestello. Intanto il proprietario della tenda portava il grasso e le bacche secche preparate per la cerimonia. Dopo che la carne era stata tritata, il proprietario della tenda intonava quattro canti con la mano alzata e il palmo rivolto in basso verso la carne, abbassandolo progressivamente finché, al quarto canto, la mano veniva a contatto con la carne.
Two Leggings nel 1918
Quindi prendeva la carne e la modellava fino a formare la figura di un orso, la cui testa doveva essere rivolta in direzione delle montagne. Venivano quindi intonati altri quattro canti. Quindi il possessore della tenda formava quattro solchi sulla spalla dell’”orso” e vi spargeva del grasso. Anche gli invitati, che avevano tenuto davanti a sé una piccola porzione di carne che però non era stata modellata, vi praticavano dei solchi su cui spargevano grasso.
La carne veniva quindi cosparsa con altro grasso e vi venivano aggiunte bacche secche: il proprietario della tenda intonava a quel punto un canto di gioia. Quindi uno degli ospiti prendeva la carne e con essa formava delle porzioni rotonde di carne, una per ogni convitato, e una più grande, larga e squadrata, chiamata Macehce , “La prima e la più grande”.La parte preliminare della cerimonia terminava qui, e gli ospiti ritornavano alle proprie tende. Il proprietario della tenda cerimoniale chiamava quindi delle donne che pulivano la tenda e la preparavano per la parte più importante del rito. Durante la cerimonia dei “Canti della Carne Cotta”, l’entrata della tenda doveva essere rivolta in direzione delle montagne. Presso l’entrata veniva posizionato un tronco d’albero, coperto da una pelle di bisonte conciata, con la parte della pelliccia rivolta in alto: lì venivano poi depositate le bacoritse. Tra il tronco e il centro della tenda veniva deposta la carne, davanti alla quale si posizionavano quattro schegge d’osso di bisonte. Veniva quindi accesa una piccola brace, successivamente spenta, tra queste schegge e il fuoco principale.
Quando arrivavano gli ospiti, accompagnati dalle proprie mogli, ciascuno porgeva al proprietario della tenda il bastoncino di salice presentato loro al momento dell’invito; il primo ospite si sedeva alla sinistra del proprietario della tenda, e la moglie prendeva posto dietro di lui. Successivamente, ogni invitato si sedeva alla sinistra di chi lo aveva preceduto. Prima di prender posto, ognuno di loro passava sulla brace spenta l’involto con la propria bacoritse e lo depositava sul tronco coperto di pelle, in modo da fronteggiare l’apertura della tenda e le montagne. A tutti era vietato di passare davanti ai “medicine bundles”.
Quando tutti gli ospiti erano arrivati, si faceva passare la pipa tra gli uomini. Il proprietario della tenda iniziava quindi la cerimonia, purificando le proprie mani e il sonaglio di bisonte su un mucchio di frammenti di osha. Il sonaglio veniva purificato prima dalla parte dell’estremità, poi dal manico e tenuto con la mano sinistra. Quest’azione era ripetuta quattro volte. Il proprietario della tenda posizionava quindi il sonaglio e un’ala d’aquila di fronte all’ospite che sedeva alla sua sinistra. Seguiva un canto, accompagnato dal sonaglio (sempre tenuto con la mano sinistra) e dallo scuotimento dell’ala d’aquila, fatto in modo da imitare il volo dell’animale, con la destra. In questa cerimonia non si usavano tamburi.
Dopo la purificazione, il proprietario della tenda prendeva dalla fila di bacoritse quella che apparteneva all’ospite che aveva intonato il canto, passava l’involto sullo mucchio di osha e lo rivolgeva, innalzando una preghiera, rispettivamente a est, ovest, sud e nord e infine lo posizionava di fronte al suo proprietario. La moglie di quest’ultimo presentava quindi dei doni al proprietario della tenda: solo allora il possessore della bacoritse apriva l’involto, si premeva la roccia sul cuore e poi la baciava, mormorando una preghiera. Two Leggings riferì a Wildschut una delle preghiere da lui recitate in quest’occasione:
Sole, Luna e Stelle; Alberi, Acqua e Mostri che La popolano: io sto per intonare un canto. Padre di Tutto, non è necessario che io ne parli, perché tu sai come io mi sia purificato nella capanna sudatoria. Sto per intonare un canto. Padre di Tutto, io ti ho fatto dei sacrifici. Sto per intonare un canto. Intonerò un canto per te. Dacci salute, felicità e lunga vita.
Iniziava quindi la parte dei canti. Il proprietario della bacoritse se la appendeva al collo con una striscia di pelle e, dopo aver preso il sonaglio d’osso di bisonte nella sinistra e l’ala d’aquila nella destra, iniziava a cantare i canti della sua bacoritse accompagnato dalla moglie. Medicine-is-Her Medicine riferì a Wildschut due gruppi di quattro canti ciascuno, appartenenti alla bacoritse posseduta da suo marito White Head:

Primo gruppo
Primo canto: (senza parole)
Secondo canto: “Sono una roccia magica”
Terzo canto: (senza parole)?
Quarto canto: “Sono una roccia magica”

Secondo gruppo
Primo canto: “Guardate le mie rocce”
Secondo canto: “Guardate le mie rocce”
Terzo canto: “Laggiù, tra le montagne, guardatele”
Quarto canto: “Laggiù, tra le montagne, guardatele”

Dopo aver intonato i canti della bacoritse, il possessore della roccia poteva intonare altri canti sacri, in genere non più di sette: un membro delle società guerriere dei Fox o dei Lumpwood poteva intonare i canti del proprio gruppo, un “portatore di pipa” un canto relativo a questo onore e uno scout fare altrettanto. Nel caso del “portatore di pipa”, quando questi intonava il suo canto, tutte le luci della tenda venivano spente perché “è nell’oscurità totale che il portatore di pipa entra nel territorio o nell’accampamento nemico”. In queste condizioni, il “portatore di pipa” poteva anche ricevere una visione. Infine, potevano essere cantati anche i sacri canti della Danza del Sole.
Quando il primo degli invitati aveva terminato i propri canti, porgeva il suo “medicine bundle” a colui che sedeva alla sua sinistra. Questi lo riceveva con entrambe le mani, lo stringeva al cuore mormorando una preghiera di buon auspicio, baciava la bacoritse e quindi la porgeva all’invitato successivo, sempre seduto alla propria sinistra. La bacoritse veniva passata a tutti gli ospiti, anche alle donne e ai bambini eventualmente presenti: inoltre le venivano presentate offerte quali perline, piume, code di castoro, zoccoli (sempre che alla bacoritse non fossero legati dei tabù su uno di questi oggetti). Quando il giro era terminato e la bacoritse ritornava al suo proprietario, questi la deponeva di nuovo sul tronco.


Cerimonia in una tenda Crow

Veniva dunque il turno del successivo ospite, che riceveva il sonaglio d’osso di bisonte e l’ala d’aquila: il proprietario della tenda si recava a prendere la sua bacoritse e il rito ricominciava.?Non era obbligatorio aprire l’involto con la bacoritse: se non si desiderava farlo, ci si limitava a “passare il turno”. La cerimonia veniva quindi conclusa da un pasto in cui si consumava la carne. Com’è evidente, un rito di questo tipo poteva durare anche diverse ore: quello cui assistette Wildschut iniziò alle 20.30 e terminò circa alle 3.30 del mattino successivo.

Apertura di un involto con bacoritse da parte di un singolo individuo

Come già accennato, William Wildschut presenziò anche all’apertura individuale del “medicine bundle” contenente la bacoritse di Grey Bull. Quest’ultimo aveva acconsentito dietro richiesta (accompagnata da doni appropriati) dello stesso Wildschut, percependo che il suo “era vero interesse e non curiosità oziosa”; tuttavia, Grey Bull non acconsentì a cedere a Wildschut la bacoritse ad alcun prezzo.
La roccia era avvolta in una pelle di bisonte conciata ed era appesa a ovest della capanna di tronchi dove vivevano Grey Bull e la sua famiglia. Al momento dell’apertura dell’involto, Grey Bull serrò la porta col chiavistello per assicurarsi che nessun estraneo entrasse. Quindi si sedette, con alla sinistra due nipoti di otto e dodici anni e la nuora e a destra Wildschut, sua moglie e due parenti.
La moglie di Grey Bull portò quindi dei tizzoni accesi e li pose di fronte al marito, che li coprì con foglie di Hierochloe odorata, formando così una specie di incenso. Quindi Grey Bull sciolse l’involto mormorando una preghiera e lo sospese sull’incenso, muovendolo dal basso verso l’altro. Seguì quindi l’apertura completa dell’involto e dei successivi strati di stoffa che avvolgevano la bacoritse: quando questa fu completamente scoperta, Grey Bull la posizionò direttamente sull’incenso e poi se la strinse al cuore, la baciò e mormorò un’altra preghiera. Dopo un attento esame della roccia, seguì una conversazione animata tra i presenti, evidentemente sorpresi da qualcosa. Wildschut, a cui era stata passata la bacoritse,la descrisse come “una delle rocce magiche più interessanti che io avessi mai visto. Era l’immagine perfetta del volto di una vecchia, con gli occhi, il naso e la bocca aperta perfettamente definite. Il volto era rugoso e l’espressione sorpresa. La base della roccia era avvolta in una pelle di bisonte conciata tinta di rosso, da cui pendevano diverse frange coperte di perline”.
Grey Bull spiegò quindi a Wildschut il motivo della sua sorpresa: il “medicine bundle” non veniva aperto da tre anni e l’ultima volta in cui la bacoritse era stata esposta, la “bocca” del volto che vi si scorgeva presentava alcuni denti. Questi erano ora scomparsi. Una delle donne presenti, Turns-Back-Twice, aggiunse di aver visto la bacoritse da bambina e che allora il volto presentava molte meno rughe. A ogni successiva apertura dell’involto, la roccia appariva di volta in volta “invecchiata”.
Questa bacoritse aveva il potere di recare al possessore e alla sua famiglia salute e ricchezza: Grey Bull era quindi solito aprirne l’involto in caso di malattia o scarsità di cibo. In quelle occasioni, veniva offerto un banchetto a cui partecipava tutta la famiglia e, al momento dell’apertura del “medicine bundle”, la bacoritse veniva passata a ciascun membro della famiglia che se la stringeva al cuore, la baciava e le rivolgeva una preghiera.

La bacoritse di Little Nest

Una delle più potenti e conosciute bacoritse tra i Crow è quella di Little Nest, figlio del famoso guerriero e sciamano Sees the Living Bull e fratellastro del capo Medicine Crow. Indubbiamente, la bacoritse vista e fotografata da Wildschut è la stessa descritta da Lowie in The Religion of the Crow Indians; tuttavia, sembra che a differenza di Wildschut, Lowie non fosse riuscito a farsi mostrare la roccia magica, di cui aveva avuto solo descrizioni di seconda mano.Circa l’origine della bacoritse, Wildschut riporta una versione simile, anche se più dettagliata, a quella riferita da Lowie. One-Child-Woman, seconda moglie di Sees the Living Bull, sentendosi trascurata dal marito, decise di allontanarsi dall’accampamento e andare a morire nella prateria. Dopo aver raggiunto le montagne, lasciò libero il proprio cavallo e continuò a piedi, fino a raggiungere Fishtail Creek, dove si fermò a riposare su un’altura. Secondo Little Nest, figlio di Sees the Living Bull, il luogo si trovava a 20 miglia a sud di Columbus, nel Montana, dove sorgono due colline rocciose accanto al corso del corrente. L’altura dove One-Child-Woman si fermò a riposare era quella a ovest. A quel punto notò un oggetto scintillante e , avvicinatosi, vide che si trattava di “una strana roccia con diversi volti impressi sopra. Era evidente che non era stato un indiano a farla. Uno dei volti somigliava a quello del marito, un altro a un bisonte, il terzo a un’aquila e il quarto a un cavallo. Il volto umano era rivolto a est.” One-Child-Woman capì di aver trovato una potente maa’xpe: si sedette vicino alla roccia e pianse. Quindi raccolse la bacoritse e la osservò attentamente: aveva impresse anche impronte che ricordavano quelle di cavallo e di bisonte. Portando la roccia con sé, discese la collina e trovò ciuffi di pelo di bisonte, in cui avvolse la roccia, che poi si legò sotto la veste, all’altezza del petto.


Sees the Living Bull

Una volta tornata al campo, One-Child-Woman incontrò suo padre Mad-Bull-Wolf che, venuto a conoscenza del cattivo comportamento del genero, era andato a cercare la figlia. La donna gli consegnò la bacoritse e rimase lì per la notte. Il mattino successivo Mad-Bull-Wolf disse alla figlia di tornare a casa, pensare alla bacoritse e rivolgerle preghiere: in questo modo, tutti i problemi con il marito si sarebbero risolti.
Nei giorni successivi, Sees the Living Bull perse al gioco quasi tutti i suoi beni. A quel punto One-Child-Woman disse al marito della roccia magica da lei trovata qualche giorno prima. Sees the Living Bull si recò quindi dal suocero e, non trovandolo in casa, prese la bacoritse e la portò nella propria tenda, dove era in corso un gioco d’azzardo. Nelle partite successive, Sees the Living Bull vinse ogni cosa e, accortosi del potere della roccia, si pentì di averla manipolata in modo così improprio. Confessò quindi tutto al suocero che gli consigliò di tenere la bacoritse in casa e recarsi sui monti a digiunare.
Dopo tre giorni e tre notti di digiuno, Sees the Living Bull ebbe una visione: un cerchio di luce gli apparve intorno e una voce gli disse che una grande maa’xpe era venuta a lui: avrebbe dovuto avvolgere la bacoritse in un involto e aprirlo solo quando la luna era piena o quando gli uccelli migravano in primavera e in autunno. La bacoritse avrebbe fatto di lui un grande guerriero e un grande capo, e sarebbe vissuto, prospero e felice, fino a tarda età.
La profezia si rivelò vera. Sees the Living Bull condusse spedizioni di guerra con successo fino a 50 anni e divenne capo di un intero accampamento, assicurando, grazie al potere della bacoritse, abbondanza di selvaggina alla sua gente. Poco prima della sua morte, avvenuta il 20 maggio 1906, Sees the Living Bull disse ai suoi figli: “Ho sempre avuto tutto, ma fra poco dovrò andare al Campo-che-è-dall’altra-Parte. Abbiate fede nella maa’xpe di questa roccia e sarete felici, senza che vi manchi nulla, per tutta la vita”.
Nel 1922, su richiesta di Wildschut, Little Nest, figlio di Sees the Living Bull, acconsentì ad aprire il “medicine bundle” che conteneva la bacoritse in occasione della successiva luna piena. Thomas LeForge, l’ex-scout noto come il “Crow bianco” (suocero di Little Nest che ne aveva sposato la figlia adottiva Mary, figlia biologica del famoso Mitch Bouyer), fece da interprete. Ad assistere all’apertura dell’involto erano presenti, oltre a Little Nest e Wildschut, solo la moglie di Little Nest, il capo dei River Crow Two Leggings e LeForge. Stando a quanto disse Little Nest, quella era la prima volta che la bacoritse veniva mostrata a un uomo bianco.Sul pavimento era stato spiegato un pezzo di tela, su cui poi erano stati successivamente disposte una pelle d’alce e una pelle di puledro più piccola, a sinistra della quale era stata posizionata una pelle di cervo di dimensioni ancora minori. Tra queste pelli e la finestra che dava a nord erano state poste una pelle di vitello, una pelle di pony maschio e una pelle di cane, su cui sedette Little Nest nel corso della cerimonia.

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