Yellow Kid il pistolero
Ancora un romanzo western per tutti gli appassionati del genere nostro preferito. Ancora un libro, dunque, che c’è per testimoniare quanto la storia del west e tutto ciò che ad essa ruota intorno sia ben vivo e vegeto, sempre pronto a stupire, come questi volumetto molto agile e di lettura assai scorrevole.
Yellow Kid si presenta al lettore come l’uomo nuovo, l’americano fatto e finito. Lo invita a seguirlo nelle sue peripezie per gli Stati Uniti d’America, mentre, strada facendo, lo intratterrà raccontandogli la propria vita. A partire da quel suo strano soprannome. Chi gliel’ha dato?
I primi a chiamarlo così furono i suoi commilitoni durante la Guerra di Secessione, quando, ancora ragazzo, si unì all’esercito nordista, dopo aver rubato la divisa a un soldato morto. Fino ad allora si guadagnava qualche spicciolo cacciando ranocchie per i pasti del grasso Papa Emsworth, il più grande proprietario di coltivazioni di cotone di tutto lo Stato del Mississipi, oppure per altre piccole prestazioni di servizio presso la sua vasta tenuta.
“Yellow Kid” gli deriva dal colore giallastro della sua pelle. Quale ne sia la causa rimane un mistero: nel corso del racconto cambierà più volte versione, attribuendolo prima allo spavento preso dalla madre incinta messa di fronte a un puma, poi alla sua nascita da un’impiccata, infine all’attività della genitrice: una prostituta dedita ai rapporti interrazziali. Ma quale sarà la vera ragione?
È proprio grazie al suo fortuito arruolamento tra le fila degli Unionisti che Yellow Kid si impratichirà per la prima volta con le armi da fuoco, di cui diverrà presto un infallibile campione. Ed è per la sua abilità con la pistola che stringe amicizia col maggiore Ulysses S. Grant, futuro presidente degli Stati Uniti, che più di una volta, in quel ruolo, lo salverà dai tutori dell’ordine posti sulle sue tracce di bandito, celebre per i suoi fruttuosi assalti a treni, diligenze e banche.
La sua mano lesta non perdona: neppure il cliente di un bordello di Yuma che gli contende la bella Apollonia o i ricchi giocatori d’azzardo dei principali casinò del West, che egli si premurerà di alleggerire di ogni bene dopo averli centrati durante un regolare duello.
Alla fine, coi soldi messi da parte, Yellow Kid decide di appendere la pistola al chiodo: si ritira presso la tranquilla cittadina di Alexandria dove gestisce un piccolo emporio di generi vari. Ma sarà la dura legge del West a stanarlo contro il suo volere: un giovane pistolero lo raggiunge per ammazzarlo e usurpargli così il titolo di “miglior pistolero del West”. È la resa dei conti, durante la quale Yellow Kid rivelerà anche il vero motivo del colore di pelle che gli è valso quel nomignolo. Ma questo particolare e come lo scontro tra i due andrà a finire lo potranno scoprire solo i lettori.
Titolo: Yellow Kid, pistolero
Autore: Pee Gee Daniel
Editore: Santi Editore
Pagine: 56
Prezzo: 1,99 €
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