Il Mucchio Selvaggio a Baggs

A cura di Omar Vicari


Il Wild Bunch a Baggs – clicca per INGRANDIRE

Già dal 1897 era chiaro che Butch Cassidy sarebbe stato il leader incontrastato del Sindacato delle rapine ai treni.
Nell’ultima settimana di Luglio di quell’anno, i fuorilegge iniziarono a convergere verso una zona nei dintorni di Brown’s Park, un posto selvaggio situato nell’angolo occidentale tra lo Utah e il Colorado.
Essi si radunarono dapprima presso la città di Dixon, sul Little Snake River (Wyoming) , dove si ubriacarono e si divertirono a scaricare le loro rivoltelle lungo le strade della cittadina.
Dopo essersi ubriacati, i fuorilegge saltarono sui loro cavalli e si diressero verso la città di Baggs (Wyoming), poche miglia a est di Dixon.
I residenti della cittadina erano in apprensione per la discesa di quell’orda di fuorilegge e molti di essi avevano del tutto abbandonato le loro case. Alcuni abitanti però rimasero sul posto desiderosi di assistere alle bravate dei fuorilegge.

Tra questi c’era un ragazzo di dodici anni di nome Wilber J. Clark il cui padre era stato uno dei cowboys presso il ranch di Moreton Frewen.
Questo ragazzo, in tarda età, divenne molto amico dello scrittore Kerry Ross Boren al quale confessò quanto gli disse il padre in quell’occasione:
“Figliolo, devi stare lontano dalla città sino a quando il Wild Bunch non se ne sarà andato, mi capisci?”
Io annuii, ma naturalmente essendo ancora un ragazzo, ero eccitato e non volevo perdermi lo spettacolo da vicino e ti posso dire che c’era per le strade abbastanza eccitazione, una cosa che ricorderò per tutta la vita.
Butch e i ragazzi avevano preso possesso della città, sparando e correndo con i loro cavalli su e giù per le strade tra le case. Io mi buttai giù a terra insieme a quattro o cinque miei amici e strisciammo verso la porta del Bulldog-saloon sperando di vedere Cassidy in persona.
Stavamo cercando Butch, quando all’improvviso da dietro sentimmo una voce che ci chiedeva cosa stessimo facendo. Era Cassidy in persona. Rimanemmo impietriti, ma Butch ridendo ci chiese se ci sarebbe piaciuto un nuovo paio di jeans. Ne comprò un paio per ognuno di noi e devo confessarti che in quel momento ci sentimmo importanti.


Baggs in una vecchia foto datata 1910

“Wilber J. Clark mi raccontò (E’ Kerry R. Boren che parla) anche una storia sul vecchio montanaro Jim Baker che viveva in una sgangherata cabina presso il Little Snake River non molto lontano da Baggs (Wyoming).”
Jim Baker aveva viaggiato molto per il West e aveva incontrato personaggi come Kit Carson e Jim Bridger. Il vecchio Baker aveva una paranoica paura degli indiani Ute che lo avevano minacciato al tempo del Meeker Massacre nel 1879. Era stato questo un doloroso episodio in cui trovò la morte l’agente indiano Nathan Meeker che si proponeva di stravolgere la vita degli indiani Ute facendoli diventare agricoltori.
Quando Jim Baker costruì la sua casa sul Little Snake River, la edificò senza porte e finestre con solo delle feritoie da cui poteva puntare un fucile. Ci entrava dal tetto grazie ad una scala che ritraeva quando era dentro. Quella che si vede nell’immagine è stata nel tempo ritoccata.
Jim Baker fu sempre amico di fuorilegge. Aveva persino ospitato Frank e Jesse James durante l’inverno del 1877/78. Jim era un uomo che bisognava prendere con le molle, come si avvide un giovane fuorilegge durante quella riunione a Baggs.


Jim Baker e la sua “cabina” lungo lo Snake River

Mentre i fuorilegge gozzovigliavano per le strade della cittadina, il vecchio Jim se ne stava beatamente seduto su una panchina di fronte al Bulldog saloon. Aveva passato ormai gli ottant’anni; era vestito, come al solito, con giacca e pantaloni di pelle di daino e mocassini ai piedi. Dalla cintura spuntava fuori un tomahawk.
In quel momento, un giovane, John “Jack” Bennett, forse involontariamente, inciampò nei piedi del vecchio Jim camminando lungo il marciapiede in legno dove Jim era seduto.
Avventatamente, il giovane si rivolse a Jim Baker in modo sgarbato dicendogli di stare più attento a dove aveva messo i piedi. Il vecchio Jim non rispose, ma si limitò solo a sputare quel po’ di tabacco che stava masticando sui piedi del giovane. Furioso, il ragazzo tirò fuori la sua pistola.
“Hey… non ne vale la pena, è solo un vecchio indifeso” gridò qualcuno a Bennett.
In quel preciso istante Cassidy in persona si avvicino a John Bennett consigliandolo di fare attenzione perché il vecchio Jim, disse, poteva essere pericoloso.
“Lascialo in pace!” ripeté Butch.
Il giovane sembrava non essere convinto, si sentiva offeso e voleva impartire a Jim una lezione.


Il luogo in cui avvenne il “Meeker Massacre” nel 1879

“Alzati vecchio” gridò Bennett agitando la pistola davanti alla faccia di Jim.
Il vecchio Jim si alzò e con tono pacato rispose: “Ragazzo, se non togli la tua stupida pistola dalla mia faccia, te la farò mangiare”. Il ragazzo allora fece girare il tamburo della pistola agitando la canna sotto il naso di Jim. Quasi simultaneamente al click del tamburo, Jim Baker si mosse con incredibile velocità e di colpo con il tomahawk fece saltare la pistola dalla mano del giovane il quale, sorpreso, scappò via col vecchio Jim alle calcagna.
Butch Cassidy prese a ridere fragorosamente, poi assieme agli altri della banda entrò nel Buldog saloon di Jack Ryan. Gli scalmanati fuorilegge decorarono (….si fa per dire) il bar con venticinque buchi di proiettili per i quali pagarono Ryan con un dollaro d’argento per ogni buco.
Jack Ryan più tardi si vantò dicendo che quel denaro gli era servito per l’acquisto del “Home Ranch” a Rawlins (Wyoming).
Il Bulldog saloon confinava con la casa che Tom Vernon aveva comprato grazie ai 500 dollari che Cassidy gli aveva prestato e che era diventata poi il “Vernon Hotel”. Cassidy aveva una stanza nell’albergo al secondo piano sovrastante la strada. Nell’occasione di quella riunione, l’albergo fu utilizzato per un evento inaspettato.


L’interno di un saloon

Durante quella riunione di fuorilegge, il vecchio Dick Bender si ammalò improvvisamente e morì forse a causa del troppo alcool che aveva in corpo. La fortuna volle che qualcuno di quei scalmanati si imbattesse nel Dr. Lindsay di Vernal (Utah) che tornava a casa dopo il disbrigo di alcuni affari nel Wyoming. Il medico fu invitato (sarebbe meglio dire costretto) a dirigersi verso Baggs in aiuto del loro amico.
Il Dr. Lindsay si prodigò per quanto gli fosse umanamente possibile, ma il vecchio Bender tirò lo stesso le cuoia. Ai fuorilegge non piacque la faccenda e per il medico fu approntato un processo farsa nell’atrio del Vernon Hotel.
John “Jack Bennett, appena scampato dalle ire del vecchio Jim Baker, fu nominato seduta stante Giudice, mentre Butch Cassidy fece la parte del Pubblico Ministero. Elza Lay fu invece l’avvocato della difesa a favore dello sfortunato medico.
“L’intero processo non fu nient’altro che un gioco” mi disse Tom Vernon (….è sempre lo scrittore Kerry Ross Boren a parlare, amico di Tom Vernon in tarda età) e il Dr. Lindsay non fu mai in pericolo anche se lui non lo sapeva. Gli fu detto infatti che se fosse stato trovato colpevole, sarebbe stato impiccato e lui ci credette.
“Quando il processo finì, ricordo Harvey Logan (il famigerato Kid Curry) avvicinarsi a Butch dicendogli che non era stato fetente come Pubblico Ministero e questo lo aveva frenato dallo sparargli seduta stante”. “Naturalmente scherzava” disse ancora Tom Vernon.
Il processo finì con un verdetto di colpevolezza per il Dr. Lindsay e il “Giudice” Bennett sentenziò che il dottore, in quanto colpevole, avrebbe dovuto pagare a tutta la “Corte” un paio di whiskey a testa.
Alla fine della bevuta qualcuno gridò “impiccate il Giudice”.
Meno di un anno dopo, una massa di gente inferocita impiccò veramente John “Jack” Bennett al cancello del Bassett ranch in Brown’s Park.
Prima che Butch Cassidy partisse da Baggs, Tom Vernon provò a sdebitarsi dei 500 dollari serviti per l’acquisto del suo hotel. Cassidy dapprima rifiutò di accettare quei soldi, al ché Tom mi raccontò di quel frangente:
“Alla fine Butch prese il denaro riponendolo nella tasca della sua giacca. Poi estrasse la sua sei colpi e sparò un colpo che sibilò proprio sulla mia testa. In quell’istante pensai che fosse diventato matto, ma subito Butch fece un largo sorriso dicendomi: questa pistola deve avere un grilletto troppo sensibile, guarda cosa stavo combinando con la mia imprudenza. Devo riparare al danno, e così dicendo mise i 500 dollari sul tavolo e se ne andò. Questo era il modo di Butch e tu lo sai, mi disse Tom”.

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