L’ultimo colpo in canna
A cura di Omar Vicari
Bill Fleming e gli Apache
Questa è una storia vera, una tra le tante riferite a quegli uomini che hanno contribuito a strappare agli Apaches quella terra selvaggia che era il territorio dell’Arizona. E’ la storia, a firma del giornalista Tom Baily, di un cavalleggero, Bill Flemming, che riuscì con un’impresa disperata a portare a casa la pelle sebbene gravemente ferito e accerchiato da numerosi guerrieri Apaches. Accanto a se aveva solo due borracce, una piena di whisky, l’altra di acqua e un fucile a ripetizione Henry con tredici cartucce in canna e altrettante allineate in ordine meticoloso di fronte a lui su di una pietra. Sei gallette e un pezzo di carne di daino costituivano le sue riserve di cibo. Oltre a ciò, per rimanere in vita, non aveva altro che la sua immensa volontà di vivere. La sua situazione era disperata: aveva una gamba rotta e una freccia indiana gli aveva provocato una ferita alla spalla che rischiava di andare in cancrena. Era a dieci miglia dalla più vicina pozza d’acqua conosciuta e il suo cavallo si stava aggirando da qualche parte del deserto. Leggi il resto