Gli indiani di Howard Terpning
A cura di Sergio Mura
A volte un dipinto può essere migliore di una fotografia. Se questa affermazione può essere veritiera in alcune circostanze, lo è certamente quando la si cala nella realtà del west. Allora uno scatto fotografico costava lunghi minuti di minuziosi preparativi che finivano per togliere ogni spontaneità all’insieme. A questo deve aggiungersi che la strumentazione tecnica era davvero primordiale. Perciò è facile imbattersi in quadri che riescono a trasferire ciò che gli occhi dei testimoni hanno colto una ricchezza di colori e di dettagli da non far rimpiangere alcuna fotografia. In questo senso il caso di Howard Terpning è assolutamente eclatante per le grandi capacità artistiche di cui è dotato il pittore.
Noi di Farwest.it abbiamo un’autentica passione per i suoi lavori ed è per questo che ci siamo messi in caccia del meglio della sua produzione al fine di proporvelo all’interno del nostro sito.
Speriamo che i lavori di Terpning sappiamo toccare la vostra fantasia almeno come hanno toccato la nostra.
Howard Terpning (1927-vivente) è un artista contemporaneo che vive ai piedi dei Monti Catalina in Arizona, quella che una volta era la terra degli Apache.
Terpning da tempo ha trovato negli indiani il tema preferito e li ha ritratti in attegiamenti quotidiani, mentre si preparano per la battaglia o per la caccia. Fra i suoi quadri più famosi si ricordano Caution (circospezione) del 1987, Soldier Hat (il cappello del soldato) del 1993 e When Trails Turn Cold (quando sulla pista scende il freddo) del 1978; queste opere rappresentano indiani che sorvegliano animali, nemici o che riescono a sopravvivere ad inverni molto duri.
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