La fine di Quantrill

A cura di Renato Panizza

Sul finire del 1864 il Generale sudista Sterling Price, vistosi battuto a Westport (Missouri) e poi a Mine Creek (Kansas), pose termine al suo raid in Missouri e ritirò il suo Esercito in Texas. Le speranze per la Confederazione di riprendere un minimo il controllo del Missouri erano definitivamente tramontate e i guerriglieri della banda di William Clarke Quantrill, che i Missouriani filo-sudisti avevano elevato a salvatore della patria, ridotti a poco più di una quarantina, ormai potevano fare ben poco.
Furono molto probabilmente questi fatti che spinsero Quantrill a iniziare uno spostamento a Est, al di là del fiume Mississippi, verso il Kentucky, anche se rimangono piuttosto misteriose le sue reali intenzioni in quel periodo.
Pare che egli stesso avesse messo in giro la voce di volersi dirigere addirittura verso Washington con l’intenzione di assassinare il Presidente Lincoln, ma la cosa, messa in questi termini, non può che far sorridere. Invece è molto più verosimile che, resosi conto di non avere più alcuna speranza di ottenere clemenza dalle sue parti a guerra finita – e aveva capito che ormai era questione di poco -, pensasse di arrendersi, ma in Virginia, molto distante da casa.
William C. Quantrill
Inoltre era risaputo che il Kentucky, terra di confine profondamente spaccata dalla guerra, era un “eden” per assassini e razziatori di ogni sorta, che riuscivano ancora a girare impunemente permettendosi ogni cosa. Una situazione ideale per Quantrill. Fatto sta che, impossessatosi di uniformi nordiste di Cavalleria, trasformò il suo gruppo in una fittizia Compagnia del 4° Missouri Cavalry di cui assunse il comando come “Capitano Charles”. Il travestimento funzionò alla perfezione ed in più si unì al gruppo un vero soldato nordista che ovunque andavano indicava quali fossero i filo-sudisti di cui diffidare o che era meglio addirittura far fuori. Non appena Quantrill ebbe informazioni che considerò sufficienti non ci pensò neanche un attimo e fece fuori lui!
Un uomo di Quantrill, John McCorkle riferisce nelle sue memorie che i guerriglieri, sicuri del loro travestimento, si intrattenevano a chiacchierare e scherzare con i soldati yankees e che ”una volta – racconta – incontrammo un Capitano che stava allestendo una Compagnia di colore e si vantava di tutto quello che sarebbe riuscito a fare conto i rangers sudisti… fino a che un bel giorno Quantrill lo fece sparire e di lui non si ebbero più notizie.“ Mc Corkle parlava del suo capo come di un novello Robin Hood. Quando scoprirono la presenza di un disertore dell’Unione conosciuto come “il Maggiore Metz”, che si aggirava derubando e violentando i cittadini del posto e che si spacciava per “uno del Missouri”, Quantrill si rifiutò di tollerare che ci fosse uno che infangava il nome del Missouri e ordinò a McCorkle di acchiapparlo e portarglielo davanti. Una volta preso “lo conducemmo insieme in un bosco – scrive McCorkle – e per sempre gli passò la voglia di fare quello che aveva fatto” E’ probabilmente che lo abbiano ammazzato.
Il terribile Morgan
E’ ancora McCorkle a raccontarci che un giorno Quantrill e alcuni dei suoi furono ospiti a cena presso una famiglia del Kentucky. A un certo punto le due figlie del padrone di casa, che avevano già dimostrato una certa simpatia per la causa confederata, si rivolsero agli uomini di Quantrill: “Signori, nonostante voi vestiate in blu noi pensiamo, per via delle vostre maniere, che siate uomini del Sud. Ebbene, anche se non sappiamo chi voi realmente siate, se siete Sudisti noi vi auguriamo ogni successo e felicità, ma se siete Yankees vi auguriamo di finire all’inferno prima che cali la notte!“ Nessuno può garantire che il fatto sia veramente accaduto, ma sappiamo che un certo numero di donne del Kentucky si guadagnarono la galera per aver manifestato apertamente simpatie sudiste.
Dopo una breve parentesi, Quantrill e i suoi ricominciarono a macchiarsi di delitti. Diretti verso Hustonville i guerriglieri adocchiarono dei cavalli freschi e decisero di impossessarsene. Uno di loro, Allen Parmer, puntò dritto verso un cavallo ma si trovò la strada sbarrata da un soldato federale: “Dovrai passare sul mio corpo per averlo!“ – gli disse il soldato. “Niente di più facile!” – gli rispose Allen – e, tirata fuori la pistola, lo fece secco con un colpo nella testa. Nato nel 1848, Allen Parmer fu il più giovane guerrigliero di Quantrill e sposò Susan, la sorella dei James. Con Quantrill imparò a uccidere e rubare, sempre con la scusa che si trattava di fare la guerra agli Yankees e si dice che alla pari con Dick Maddox sia stato quello con più morti sulla coscienza. A guerra finita fece parte della banda “James & Younger” e continuò quindi a fare quello che gli riusciva meglio: rubare e sparare. Morì nel 1927 in Texas.
Clements, scalpava le vittime
Arrivato nel Gennaio 1865 ad Hartford , Quantrill aveva bisogno di guide che conoscessero la zona, per poter manovrare meglio nel Kentucky centrale, e motivò la richiesta sostenendo che era in missione per cacciare guerriglieri sudisti. Ottenne tre uomini: il Tenente Barnett, un cavalleggero dell’Indiana di nome W. B. Lawton e W. Lownsley del 3° Kentucky Cavalry. Dopo averli usati se ne sbarazzò e i loro corpi vennero ritrovati entro un raggio di sedici miglia dal luogo della partenza: Lownsley appeso ad un albero e gli altri due uccisi a colpi di pistola. A quel punto gli uomini di Quantrill si erano fatti notare troppo e la “maschera” finalmente cadde: con un telegramma ai suoi superiori da Danville, il Capitano William Grosse avvisava che “circa trentacinque uomini travestiti da soldati di Cavalleria Federale del Missouri si stanno aggirando nei dintorni rubando e uccidendo. Devono essere guerriglieri sudisti.” Quantrill si diresse verso Perryville (ndr: luogo di una battaglia combattuta dall’Armata confederata del Generale Bragg nell’ottobre 1862) con i soldati federali alle calcagna. Il Generale di Brigata F. Fry, furibondo per quello che stavano facendo i guerriglieri nel territorio controllato dall’Unione, e per di più con l’inganno del travestimento, ordinò di non dare quartiere: nessuna pietà per lo spietato Quantrill. I guerriglieri al calar della sera si divisero in piccoli gruppi per cercare riparo, mangiare e dormire presso abitazioni private. Quantrill si rifugiò presso Mrs. Sallie Van Arsdell e altri dei suoi presso il vicino John Adams. Ma a tarda sera il Capitano J. H. Bridgewater li scovò, ne uccise quattro e ne catturò altri nove, tra cui Jim Younger. Quantrill, anche se attaccato di continuo, riuscì a raccogliere il suo ridotto manipolo di soldati e ad agire con i più famosi guerriglieri locali, Marcellus Jerome Clark, detto “Sue Mundy”, Henry Magruder, Samuel ”one armed” Berry, Stanley Young, Bill Marion e Champ Ferguson.
James “Jim” Henry Younger
Quest’ultimo verrà impiccato alla fine della guerra con il pesante capo d’imputazione di ben 50 omicidi! Anche quest’uomo si era “fatto le ossa” militando nella cavalleria regolare confederata, quella del famoso Morgan. Si dice che con il suo grosso coltellaccio Bowie ogni tanto decapitasse le sue vittime. Il 2 Ottobre 1864, Ferguson, arrivato sul campo di battaglia abbandonato dal Generale unionista Gano Burbridge, aveva provveduto a finire uno per uno i negri feriti del 4° e del 5° U. S. Colored Cavalry.
Nel Febbraio 1865 le forze riunite Quantrill-Mundy si scatenarono: il due, a Midway, bruciarono i depositi della stazione ferroviaria, razziarono 15 purosangue, incendiarono e derubarono private abitazioni. L’otto Febbraio assaltarono un convoglio federale riducendo in cenere i carri, uccidendo tutti i muli e tre soldati, mentre altri quattro furono fatti prigionieri. A fine Febbraio a Hickman: razzie, omicidi… stupri. Quando le truppe unioniste furono loro addosso, per ritorsione i quattro prigionieri ci rimisero la pelle.
Ma il cerchio alla gola dei guerriglieri si faceva sempre più stretto.
Il Capitano J. H. Bridgewater li sorprese accampati presso Little South Fork, a ovest di Hustonville. Scrisse l’Ufficiale nel suo rapporto: “solo sette sono riusciti a scappare a cavallo; la maggior parte è fuggita, ma a piedi scalzi nei boschi, e le prospettive di prenderli seguendo le tracce nella neve sono buone.“?Quantrill tuttavia riuscì a trovare rifugio per diverse settimane nella casa di un certo Jim Dawson, presso Tailorsville, dato chei guerriglieri trovavano sempre appoggio presso i simpatizzanti della Confederazione.
Edwin Terrel
Nel Marzo del 1865 caddero gli ultimi guerriglieri del Kentucky e forse anche Quantrill incominciò a sentire vicina la sua fine. Il suo progetto di andare in Virginia e arrendersi, se mai c’era stato, era fallito. Se avesse voluto portarlo a compimento, avrebbe dovuto agire più cautamente e fare più strada. Invece, come sempre, era prevalsa la sete di violenza e di sangue.?Sulla pista di Quantrill si mise ora un uomo “duro”, il Capitano Edwin Terrel. Prima di cambiare bandiera e diventare un “cacciatore” di raiders sudisti (ma anche di civili colpevoli solo di essere filo-sudisti!), aveva servito la Confederazione nel 1°Fanteria del Kentucky. Terrel dimostrò sempre di essere un uomo cattivo, almeno tanto quanto coloro a cui dava la caccia e tutta la sua breve carriera nell’esercito era costellata di fatti criminali e di condanne. Ciononostante, il Colonnello Thomas Fairleigh del 26° Kentucky nel 1865 si avvalse dei suoi servigi per combattere la guerriglia sudista e John Palmer, comandante del Distretto Militare del Kentucky, nell’Aprile 1865 lo nominò “Capitano del Servizio Segreto di Polizia” con l’ordine di sterminare i guerriglieri. Il motto di Palmer era ”Fai la guerriglia per combattere la guerriglia”.
Evidentemente Terrel sapeva fare bene il suo mestiere e Palmer aveva trovato l’uomo giusto. Tuttavia dopo la guerra scrisse: “Terrel era un uomo particolarmente pericoloso; non l’ho mai lasciato entrare nel mio ufficio senza tenere a portata di mano un revolver carico.”
Quando arrivò la notizia della resa di Lee e poi della morte di Lincoln, il gruppo di Quantrill si sciolse definitivamente a Salt River. McCorkle scrive: “Fu l’ultima volta che vidi Quantrill.” Il 10 Maggio 1865, nei pressi di Taylorsville, in Kentucky, iniziava a piovere forte quando Quantrill, con un pugno di uomini, trovò riparo nel granaio di James H. Wakefield, sua vecchia conoscenza e sostenitore della “Causa Confederata”. Si riposarono, ma dopo un po’ incominciò a subentrare la noia.?I ragazzi di Quantrill iniziarono a giocare tirandosi pannocchie di granturco. Come succede sempre quando si fa così, uno in particolare viene preso di mira da tutti: John Ross per evitare di soccombere sotto la pioggia di “proiettili” uscì dal capanno, e nella pioggia intravide una compagnia di “giacche blu” che avanzava. “Gran Dio! Ragazzi! Abbiamo i federali che arrivano dritto verso di noi!“
Marcellus Jerome Clarke
Terrel era stato informato da un fabbro di colore e aveva finalmente trovato la preda! Quantrill balzò in piedi e subito raggiunse il suo cavallo, impartendo ordini, ma la cinghia della staffa si ruppe mentre saliva in sella e il cavallo che gli era stato prestato, timido e spaventato dai primi colpi che stavano partendo, fuggì fuori dal granaio, trascinando malamente il suo cavaliere per traverso. Fu l’attimo fatale! Quantrill venne raggiunto da un proiettile che, attraversata la spalla, gli si piantò nella spina dorsale. Caduto a terra, fu raggiunto da altri colpi che lo ferirono alle dita della mano destra. Alcuni soldati gli furono addosso, ma si preoccuparono innanzi tutto di prendergli gli stivali, le pistole e i soldi che aveva in tasca; poi si precipitarono all’interno a saccheggiare l’abitazione. Quantrill venne lasciato lì, semi-paralizzato e apparentemente moribondo, perché i soldati incredibilmente si erano bevuti la storia, mormorata a fil di voce dal guerrigliero ferito, che lui era il Capitano Clarke del 4° Missouri. Così, in fretta, si voltarono per inseguire “il vero Quantrill”! Nella confusione del frangente era riuscito a fregarli ancora una volta. Presto Frank James e altri quattro uomini tornarono alla fattoria di Wakefield per riprendersi il loro comandante ferito e portarselo al sicuro nei boschi. Ma Quantrill non volle: “Ragazzi! Ormai non riesco più a combinare niente… sto morendo… per me la guerra è finita… lasciatemi solo. Addio!” Due giorni dopo, consci di aver preso un grosso abbaglio, gli uomini di Terrel tornarono, afferrarono la loro preda più agognata e la condussero nell’ospedale della prigione militare di Louisville. Alcuni giorni dopo arrivarono due giovani donne con un “bouquet” di fiori. Quantrill fu accudito da un prete cattolico. Si convertì alla fede cattolica e si confessò prima che venisse tentato un intervento chirurgico. Ma l’intervento fallì e il 6 Giugno 1865, all’età di 27 anni, il più famoso e sanguinario capo-guerrigliero sudista rese l’anima a Dio.

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