Rapimenti e scorrerie
A cura di Giovanni De Sio Cesari
L’incontro fra culture molto diverse porta a incomprensioni altrettanto profonde: ciascuno dei due gruppi culturali interpreta le azioni dell’altro secondo i propri principi senza rendersi conto che esse invece possono avere diverso significato nella cultura di coloro che le compiono. Ciò avvenne anche nell’incontro fra i bianchi e i pellerossa, generando odi profondi che sfociarono il più delle volte in scontri aperti, razzismo, emarginazione, guerre indiane.
In questo piccolo approfondimento vogliamo concentrarci su un paio di usi indiani che risultavano inaccettabili ai coloni ed ai pionieri che si spostavano ad ovest, invadendo tra l’altro i territori dei Nativi. Leggi il resto
Le pioniere del nuovo mondo – 6
A cura di Domenico Rizzi
Puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6.
Nell’Ottocento, sposare un ufficiale dell’esercito era l’aspirazione di molte fanciulle di buona famiglia, ma implicava una serie di rinunce e sacrifici qualora il marito venisse destinato in qualche remota località del West, generalmente un presidio costruito per proteggere gli emigranti dalle incursioni degli Indiani.
Sebbene il maggior timore delle donne fosse di cadere nelle mani di qualche selvaggio, che le avrebbe uccise, torturate o brutalizzate, facendone spesso le proprie squaw, le difficoltà della vita in un avamposto militare erano molteplici: Leggi il resto
Le pioniere del nuovo mondo – 5
A cura di Domenico Rizzi
Puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6.
La massiccia emigrazione verso il West nel 1849-50 incrementò rapidamente la popolazione di alcuni territori, particolarmente quella della California, che dai 14.000 residenti del 1848, in maggioranza di lingua spagnola, lievitò in un biennio fino a 92.597. Il villaggio di Yerba Buena, ribattezzato San Francisco dal nome di un convento francescano che sorgeva nei pressi, accrebbe enormemente i suoi abitanti, passati da un migliaio a 34.776 in un triennio, mentre Sacramento, così chiamata nel 1808 dallo spagnolo Gabriel Moraga, sfiorava i 7.000 nel 1850 e Los Angeles, futura metropoli californiana, a quell’epoca era ancora un villaggio di 1.600 anime. Leggi il resto
Le pioniere del nuovo mondo – 4
A cura di Domenico Rizzi
Puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6.
Le vicissitudini dei pionieri lungo la Pista dell’Oregon sono state narrate da molti autori e più volte portate sullo schermo, ma raramente si è riusciti a fornire un quadro realistico delle enormi difficoltà affrontate da uomini e donne. Se le incombenze dei primi erano pesanti – governare gli animali, procurare il cibo con la caccia, riparare i carri spesso danneggiati da buche e dislivelli o sentieri scoscesi, abbattere alberi, difendersi da Indiani o bestie feroci come il grizzly o il puma – alle donne competevano una molteplicità di lavori che richiedevano forza, pazienza e un impegno costante. Leggi il resto
Le pioniere del nuovo mondo – 3
A cura di Domenico Rizzi
Puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6.
Nancy Roberts Kelsey
Dal 1843 in poi l’avanzata verso l’estremo occidente procedette in crescendo e furono migliaia i carri che solcarono la Pista dell’Oregon e della California nel successivo ventennio.
Il sentiero, che dal Missouri conduceva fino alla costa del Pacifico lungo 3.200 chilometri di pianure, montagne e terreni accidentati, non venne percorso massicciamente fino alla metà degli Anni Quaranta, ma già molto tempo prima vi furono degli audaci che vi si avventurarono. Nell’estate del 1843, secondo rapporti ufficiali, transitarono dal Nebraska 200 famiglie a bordo di 120 carri trainati da 694 buoi, con una mandria al seguito di 773 capi di bestiame. (Brown, op. cit., p. 74). Leggi il resto
Le pioniere del nuovo mondo – 2
A cura di Domenico Rizzi
Puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6.
Prima ancora di avere interamente colonizzato le vaste regioni del Midwest e del Sud, i pionieri si spinsero molto più ad occidente. Ciò avvenne quando il Minnesota era ancora praticamente disabitato e Chicago, nell’Illinois, raggiungeva a stento i 2.000 abitanti, mentre New York aveva superato gli 80.000. Gli Stati Uniti, nel contempo, erano diventati una nazione di 5 milioni e mezzo di persone che pensava ad espandersi verso l’oceano Pacifico.
Nel 1803 il governo americano aveva acquistato dalla Francia un territorio di notevole estensione, che dalla Louisiana si allargava alle Grandi Pianure e alle Montagne Rocciose, toccando a nord quasi tutto il Montana attuale. Leggi il resto
Le pioniere del nuovo mondo – 1
A cura di Domenico Rizzi
Puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6.
Scorrendo le infinite pubblicazioni sulla storia del West, balza subito all’occhio che la maggior parte di esse riguarda soprattutto personaggi di sesso maschile, che si tratti di esploratori, emigranti, cowboy, pistoleri, sceriffi, militari o Pellirosse. Invece, fin dai primissimi anni della colonizzazione del Nord America emersero figure femminili di spicco, che, come si è premesso, avrebbero ottenuto scarsa attenzione da parte di letteratura e cinema.
E’ vero che la presenza femminile non fu mai troppo numerosa nelle aree della Frontiera fin dalla nascita delle prime colonie. Leggi il resto
La lunga marcia di Mary Ingles
A cura di Gian Mario Mollar
Il rapimento di Mary Draper Ingles
Quando si parla di “grandi pionieri” della storia americana, i cosiddetti “trail blazers”, gli scopritori di piste, vengono in mente figure ormai leggendarie come quelle di Lewis e Clark, che seguirono il corso del fiume Missouri fino a raggiungere l’oceano Pacifico, o Jedediah Smith, che fu il primo uomo bianco ad avventurarsi tra le Montagne Rocciose, oppure ancora le incredibili gesta del trapper Hugh Glass, che compì una lunghissima traversata pur essendo stato ferito da un orso. Leggi il resto
Bill Kirkland, il pioniere dell’Arizona
A cura di Angelo D’Ambra
A volte vince chi fugge, a volte la storia dà ragione a chi ha paura. Anzi, più di qualche volta e una di queste volte porta il nome di Bill Kirkland.
Bill Kirkland aveva uno spirito irrequieto e molto coraggio, ma non era uno stupido, evidentemente sapeva come sopravviere anche in contesti pericolosissimi. Non voleva rimanere troppo a lungo in un posto, l’avventura gli ribolliva nelle vene e la fortuna sembrava perseguitarlo.
Nato in Virginia, o forse in Missisipi, Bill Kirkland, appena diciottenne, si mise in viaggio per raggiungere la California e intraprendere la vita dei cercatori d’oro. Passarono cinque anni e la fortuna si può dire che l’aveva baciato perchè il gruzzoletto di soldi che aveva accumulato era bello sostanzioso. Leggi il resto
Le armi corte dei mountain-men e dei primi pionieri
A cura di Marco Vecchioni
Esploratori, commercianti e montanari erano attratti dalle pistole per ragioni di maggior sicurezza, anche se spesso queste erano costose.
Di solito venivano vendute in coppia ma alcuni audaci individui ne possedevano anche di più ed avevano escogitato vari modi di portarle o nasconderle. Per quanto riguarda le dimensioni, si andava dai grossi tipi militari (50 e 70) di calibro alle pistole medie da portare alla cintura, ai tipi tascabili.
Le più eleganti erano le pistole Kentucky, generalmente da 40 a 54 di calibro, con canne da sei a dieci pollici, rigate o lisce. Leggi il resto