Il test del DNA per Billy The Kid

A cura di Omar Vicari

Brushy Roberts
In un giorno di caldo torrido, più o meno attorno al 1948, in una di quelle “Highways” solitarie del Sud-Ovest degli Stati Uniti, un cronista di un giornale locale aspettava qualcuno in un punto prestabilito dell’autostrada. All’ora convenuta, un qualcosa di irreale, certamente una figura d’altri tempi sbucata chissà da dove, gli si parò davanti gli occhi.
Un vecchissimo cowboy con un’altrettanta vecchia colt appesa a un lurido cinturone cominciò a dire che Pat Garrett non l’aveva ucciso. No, non poteva averlo fatto visto che ora era là e che poteva finalmente gridare al mondo come erano andate le cose dal momento che era vivo.
Il Kid, scappato alla pistola di Garrett quella notte del 13 luglio 1881, se cosi fosse, sarebbe vissuto per altri settanta anni col nome di Brushy Bill Roberts nella città di Hico (Texas), dove sarebbe morto nel 1950 per un attacco di cuore. Leggi il resto

Negata la grazia postuma a Billy the Kid

A cura di Ennio Caretto

Billy The Kid
Nessuna riabilitazione postuma per il più famigerato bandito del Far West, Billy the Kid, ucciso all’età di 21 anni dallo sceriffo Pat Garrett nel 1881, come raccontato da molti film. Bill Richardson, il governatore del New Messico, gli ha negato la grazia, respingendo la petizione dell’avvocatessa Randi McGinn.
In una sorta di minireferendum elettronico, Richardson aveva richiesto il parere dei cittadini. Ma sebbene le email a favore della grazia fossero state la maggioranza, 430 contro 379, Richardson ha deciso che «The Kid», a cui si attribuirono 21 uccisioni – in realtà 9 secondo i registri del Nuovo Messico – non la meritava. I tre nipoti dello sceriffo Garrett lo hanno applaudito: «Riabilitarlo sarebbe stata una grossa ingiustizia». Ma l’America, affascinata dal mito western del bandito minorenne, si è divisa in due. Leggi il resto

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