La corsa all’oro nella Carolina del Nord
A cura di Angelo D’Ambra
Un cercatore d’oro nella Carolina del Nord
Pochi sanno che la prima corsa all’oro che esplose negli Stati Uniti si verificò nel North Carolina. Era il 1799 e John Reed si ritrovò tra le mani una strana pietra senza però rendersi esattamente conto di cosa fosse. Suo figlio, il dodicenne Conrad, l’aveva raccolta al Little Meadow Creek, il torrente che attraversava la fattoria, catturato dalla sua lucentezza mentre era intento a pescare. La famiglia usò l’insolita pietra come fermaporta fino al 1802, quando un gioielliere di Fayetteville, riconobbe che quella roccia era piena d’oro. La comprò per tre dollari e mezzo, denaro con cui Reed acquistò del caffè ed un abito per sua moglie. Solo più tardi il poveretto si rese conto che il valore di quella pietra superava i 3.500 dollari. Leggi il resto
L’inizio della corsa all’oro del Klondike
A cura di Angelo D’Ambra
La Klondike Gold Rush ha avuto luogo in quello che oggi è lo Yukon, regione canadese delimitata dall’Alaska ad ovest, dalla Columbia Britannica a sud, dai Territori del Nord-Ovest ad est e dall’Oceano Artico a nord. Prima del 1898, tuttavia, questa immensa area coperta da una secolare foresta di conifere che si sbroglia in una grande tundra verso nord fino a lambire i perenni ghiacci polari, faceva parte del vasto Territorio del Nord-Ovest del Canada.
L’area che i cercatori individuarono come Klondike prese il nome dall’omonimo corso d’acqua che inizia il suo percorso nelle montagne Ogilvie e sfocia nel fiume Yukon presso l’attuale Dawson City. Leggi il resto
Guerre e atrocità contro gli indiani a causa dell’oro
A cura di Angelo D’Ambra
La corsa all’oro per i nativi significò patimenti e morte, guerre e rinunce.
Anche in Idaho andò in questo modo, nonostante tutta la pazienza degli indiani nell’accettare di convivere con gente accecata dalla polvere gialla. Nel febbraio del 1860 Elias D. Pierce, che commerciava coi Nez Pierce (Nasi Forati), trovò oro dove l’Orofino Creek incontra il Canal Creek, in pieno territorio indiano, e si fiondò nell’area, con un pugno di uomini, a più riprese, nonostante l’opposizione dell’agente federale competente. Al sopraggiungere dell’inverno, sebbene non si potessero costruire strutture permanenti nella riserva, era sorta la città di Pierce e l’intero territorio era tutto picchettato di concessioni. Leggi il resto
La scoperta dell’oro e la deportazione dei Cherokee
A cura di Angelo D’Ambra
La deportazione dei Cherokee
Dal North Carolina i cercatori d’oro si riversarono in Georgia, invadendo territori sotto il controllo dei cherokee. Tutto ciò portò al il “Cammino delle Lacrime”, una vera e propria deportazione dei nativi.
Quando il 3 ottobre del 1831 i georgiani votarono per il loro nuovo governatore, lo stato era mutato, l’oro vi aveva portato ricchezza e nuovi cittadini, tuttavia restava un problema: la maggior parte delle miniere erano su terreni di proprietà della nazione cherokee e non dello stato della Georgia. Fu così che il vincitore della competizione, Wilson Lumpkin, pretese di estendere le leggi dello stato sulle terre dei nativi, le fece sequestrare, dividere in appezzamenti e mettere all’asta. Leggi il resto
Oro e argento dello Utah
A cura di Angelo D’Ambra
Cercatori di metalli preziosi in Utah
Le truppe di Harney erano partite da Fort Leavenworth, in Kansas, il 18 luglio 1857, sperando di occupare l’Utah in autunno. S’erano, invece, accampate vicino a Fort Bridger, in Wyoming. Young, non volendo rinunciare alla Sion dei mormoni, propose di abbandonare Salt Lake City e spostarsi coi i suoi seguaci in Messico, ma poi cedette ed accettò di dimettersi da governatore. Fu graziato e le forze statunitensi si stabilirono a Camp Floyd, quaranta miglia a sud-ovest di Salt Lake City. Leggi il resto
L’oro del sud-ovest
A cura di Angelo D’Ambra
La corsa all’ora in Arizona
Verso la fine del 1850, la maggior parte dell’oro facilmente accessibile in California era stata raccolta e i cercatori volsero allora la loro attenzione alla ricerca di oro nelle regioni limitrofe, portando in tutto il sud-ovest la loro febbre dell’oro.
I conquistadores arrivarono in Arizona alla ricerca di oro e trovarono invece argento. L’oro fu scoperto molto più tardi, intorno al 1774, dal un prete spagnolo, Manuel Lopez, ma una vera e propria corsa all’oro in Arizona non ebbe inizio se non dopo la definitiva acquisizione del territorio da parte degli Stati Uniti nel 1853. Leggi il resto
California Gold Rush, successi e disperazione
A cura di Angelo D’Ambra
Cercatori d’oro nei dintorni di Coloma, in California
In giro si legge tanto della famosa cittadina di Coloma, ma in realtà è difficile dire quale sia stato il primo ritrovamento d’oro in California. L’oro fu scoperto sicuramente nel fiume Santa Clara, nella contea di Ventura, vicino Los Angeles, nel 1842, quindi ben prima che il fatidico 1848. Oro fu trovato anche da Francisco Lopez nel Canyon di Placerita. Pare pure che, nel 1832, Ewing Young, abbia scoperto un vecchio forno per la fusione del minerale nel Canyon di San Emilio, a dimostrazione che l’estrazione dell’oro nella zona avveniva già da qualche decennio. Leggi il resto
Nevada City, la regina delle miniere del nord
A cura di Angelo D’Ambra
Una spettacolare vista di Nevada City
Circa sei mesi dopo la scoperta di Coloma, Jonas Spect trovò l’oro sul fiume Yuba. Era il 2 giugno 1848.
Paradossalmente Spect aveva ispezionato il fiume gomito a gomito con Marshall, lo scopritore dell’oro di Coloma. Entrambi non ritennero giustificabile la creazione di scavi permanenti nell’area. Fu solo l’anno seguente, nel 1849, che le cose cambiarono… e cambiarono perché ormai i minatori si riversavano in California cercando ovunque, scavando ad occhi chiusi, invadendo canyon e ruscelli con le loro pentole alla ricerca febbrile di pietruzze scintillanti. Leggi il resto
San Francisco e la corsa all’oro
A cura di Angelo D’Ambra
Cercatori d’oro fissano i confini di un “claim”
La storia di San Francisco è in gran parte la storia bancaria della California.
Il commercio di pellicce e di sementi che fiorì nei primi anni del diciannovesimo secolo non richiedeva banchieri. Si pagava in contati o si usava il baratto.
Henry M. Naglee aprì la prima banca della città a Portsmouth Square il 9 gennaio 1849. In realtà si trattava di un commerciante che era in possesso di una cassaforte. Nulla di strano. A quei tempi, infatti, il requisito principale per diventare un banchiere era il possedere una cassaforte. Leggi il resto
I pericoli per i cercatori d’oro
A cura di Alessandro Giannubilo
Nella seconda metà del 1800 si era in piena corsa all’oro verso la California. Era un movimento di persone di dimensioni spaventose che causò forti cambiamenti sociali e persino geografici. I cercatori d’oro erano famosi per il loro stile di vita rude ed essenziale. Il loro unico scopo era trovare l’oro, era un chiodo fisso come un’ebrezza che non li abbandonava mai, avevano la “Febbre dell’oro”. La vita di frontiera era già al limite della sopravvivenza e il futuro non era certo roseo, ma nulla poteva distogliere i cercatori dal sogno di trovare il proprio El Dorado. Leggi il resto