La battaglia di Platte Bridge Station

A cura di Sergio Mura


La zona in cui sarebbe sorta la famosa Platte Bridge Station era stata utilizzata a più riprese dall’esercito americano come base d’appoggio per diverse iniziative militari. Il forte sorse esattamente dove venivano montati gli accampamenti dell’esercito, poco a sud del fiume North Platte, nel luogo prescelto da sempre dalle colonne di emigranti per gli attraversamenti dalla riva sud a quella nord. Nel corso del 1847, durante il primo viaggio dei mormoni verso l’attuale Utah, il capo di quella gente, Brigham Young, dispose di costruire un piccolo traghetto che sarebbe servito per i successivi attraversamenti. Leggi il resto

Hump (Gobba), Sioux “ostile”

A cura di Carlo Galliano

Gobba nacque nel 1848 (la sua data di nascita non è conosciuta con certezza) nella banda Shunka Yute Shni (Non Mangiano Cani) della suddivisione Minneconjou del grande popolo dei Sioux.
Il suo nome indiano era Etokeah.
Di lui non si conosce quasi nulla, almeno per quanto riguarda i fatti occorsi fino al 1866.
Era nipote del grande capo Canku Wakatuya (Schiena Alta), che fu maestro riconosciuto di Cavallo Pazzo sui modi più efficaci per combattere contro i bianchi e uno dei capi e guerrieri protagonisti nella battaglia “Fetterman”, combattuta nei pressi di Fort Phil Kearney nel Wyoming. Il padre si chiamava Collana di Pelle di Cane.
Gobba prese parte a molte battaglie, piccole e grandi, e molte tra queste le combattè a fianco a guerrieri famosissimi come Cavallo Pazzo e Nuvola Rossa. E’ importante ricordare la sua partecipazione attiva alla battaglia del Rosebud dove, con la sua banda, riuscì a fermare la colonna del generale Crook che stava cercando di riunirsi a quella del generale Custer. Leggi il resto

Autobiografia di Nuvola Rossa

Nuvola Rossa è l’unico capo dei nativi americani ad avere vinto una guerra contro l’esercito degli Stati Uniti. Negli anni intorno al 1860 attaccò e sconfisse le truppe del capitano William J. Fetterman, chiuse il Bozeman Trail e costrinse gli Stati Uniti a un trattato di pace. Brillante stratega, Nuvola Rossa si era fatto le ossa contro i tradizionali nemici del suo popolo (Pawnee, Shoshoni, Arikara e Crow) molto prima di battersi per impedire il passaggio lungo il Bozeman Trail. Questa biografia offre al lettore l’opportunità di conoscere per la prima volta gli anni della giovinezza di Nuvola Rossa, come li narrò lui stesso a un amico dalla pelle bianca negli anni ’90 del 1800. Dimenticata per anni negli archivi della Nebraska State Historical Society, ci introduce più di qualsiasi ricostruzione storica nella vita del più grande capo guerriero lakota prima di Cavallo Pazzo. Leggi il resto

Nuvola Rossa, la nostra galleria

A cura di Anna Maria Paoluzzi

Nuvola Rossa. Al solo sentire questo nome, i bianchi in genere preferivano allontanarsi a gambe levate dalle terre dei potenti Sioux. Nuvola Rossa era uno dei capi guerrieri più temuti e stimati dalla gente del suo tempo. Aveva saputo coordinare la lotta degli indiani contro le piste dei bianchi che portavano al nord attraversando le sue terre e, a conclusione di questa guerra – chiamata “La guerra di Nuvola Rossa” – aveva ottenuto lo smantellamento dei forti che presidiavano il sentiero dei bianchi. Al tempo di Nuvola Rossa era cresciuti anche guerrieri al cui nome si sarebbe legata la resistenza stessa degli ultimi raggruppamenti che vivevano liberi tra le poche mandrie di bisonti rimaste in circolazione e tra questi c’era anche Cavallo Pazzo.
Ma a Nuvola Rossa si deve anche il disperato tentativo di mantenere un minimo di indipendenza in un sistema, quello delle riserve, che puntava decisamente alla totale integrazione dell’uomo rosso nella cultura e nel tempo dell’uomo bianco. Un’impresa impossibile per la quale Nuvola Rossa ha speso tutto se stesso con risultati non sempre rilevanti. Leggi il resto

Guerrieri Lakota

A cura di Isabella Squillari e Giuseppe santini

“Quando i guerrieri scoprirono un grande villaggio di tepee nei pressi di una piccola insenatura nella zona delle Grandi Pianure…” Inizia così il racconto, frutto di lontani ricordi, di uno degli uomini che partecipò all’azione guerresca che segue “…era in corso una grande danza e al centro dello spazio dove si svolgeva la cerimonia, si ergeva un piccolo palo sul quale sventolava una bandiera indiana”. All’uomo balenò nella mente un piano. Lui insieme ad alcuni compagni ben addestrati si sarebbero staccati dal gruppo principale e avrebbero attaccato di sorpresa gli abitanti del villaggio. Essi avrebbero caricato a cavallo, attraversando “quella porzione di villaggio che era la più lontana dal raduno dei danzatori” e avrebbero fatto qualsiasi cosa fosse stata necessaria per aggiudicarsi l’onore di conquistare il vessillo nemico. Leggi il resto

La lotta di Nuvola Rossa e Cavallo Pazzo

A cura di Sergio Mura

Il governo americano si è sempre posto nei confronti dei popoli nativi in una maniera perlomeno ambigua. Da un lato non ha mai mancato di blandire quelle genti con un trattamento inizialmente gentile e persino sensibile. Dall’altro ha fatto di tutto per mancare agli impegni presi, ricorrendo sempre più spesso e violentemente alla forza. Funzionari del governo hanno a più riprese redatto trattati pomposi e ambigui attraverso i quali si garantivano piccole somme di denaro agli indiani in cambio della cessione delle loro terre (o di parte di esse) e quando quei trattati venivano di fatto stracciati con la prepotenza di chi invadeva le terre indiane, ecco che piuttosto che dover sostenere una guerra, i solerti funzionari di stato si rimettevano in moto con nuovi accordi o trattati che garantivano la proprietà delle terre restanti (ma che sottolineavano la perdita di altre…). Leggi il resto

Nuvola Rossa e Othniel Marsh tra fossili e dinosauri

A cura di Anna Maria Paoluzzi

Nuvola Rossa e Marsh
La mattina del 20 gennaio 1883 la stazione di New Haven era in fermento. Gran parte degli sguardi era rivolta a un’alta, distinta figura che alcune voci identificavano come il professor Othniel C. Marsh, il paleontologo della Yale University che dalle terre selvagge del South Dakota aveva estratto gli enormi scheletri di animali fantastici simili a draghi, i “rettili del tuono”. L’attenzione generale era però rivolta soprattutto a uno dei binari, quasi dovesse apparirvi da un momento all’altro una di quelle enormi creature di cui il professor Marsh aveva fatto lo scopo stesso della propria esistenza.
Il fischio prosaico di un treno in arrivo sembrò tentare di riportare gli astanti alla normalità del quotidiano. Leggi il resto

Nuvola Rossa (George E. Hyde)

Centenario della morte di Nuvola Rossa (10-12-1909 / 10-12-2009)

A cura di Sergio Mura

Questo è un libro non biografico, ma storico. Parte dalla storia di Nuvola Rossa per discutere di riserve.
Devo dire la verità: a me non piace quasi niente l’impostazione di fondo che è la forte volontà di convincere gli americani del 1937 che la storia delle guerre con i Sioux è stata causata dai pellerossa che non volevano integrarsi all’uomo bianco.
Un’impostazione fasulla da demolire casomai con ogni sforzo, eppure un modo di fare che ha avuto consensi anche per l’abilità con cui in questo libro vengono osannati i Sioux che hanno “scelto” di vivere nelle riserve. Naturalmente la verità è che i bianchi hanno costretto i pellerossa a stare nelle riserve, lontani dal loro modo di essere e ridotti ad accattoni e ubriaconi, incapaci di provvedere alle proprie famiglie disgregate. Leggi il resto

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