John Eliot
A cura di Margherita M. D. Bottino
Nel 1620 sbarcarono a Cape Cod, in Massachussets, i pellegrini inglesi provenienti da Plymouth a bordo della nave Mayflower. Questo sbarco segnò l’inizio di un mutamento radicale nella vita dei nativi americani. Un esempio su tutti è dato dagli indiani Massachussets: da 3000 che erano al tempo dei primi contatti con gli Europei (1614/1617), cessarono di esistere come popolo indipendente nel 1640, incorporati nei cosiddetti “Praying Villages”, i villaggi di preghiera.
Uno di questi villaggi di preghiera fu Natick, costruito in seguito all’appello fatto da John Eliot presso la Corte Generale affinché i nativi convertiti potessero vivere assieme all’interno di una città. Leggi il resto
La guerra infiamma il Rogue River e l’Oregon
A cura di Sergio Mura
Indiano Rogue River
Fino al 1840, i coloni che entrarono nel territorio dell’Oregon non furono molti e solo in seguito il flusso si fece inarrestabile. Il cambiamento di passo fu causato, almeno in parte dal lungo viaggio, compiuto nel 1824 dai reverendi Jason e Daniel Lee da Fort Indipendence (nel Missouri) fino alla zona dell’attuale Salem ove venne stabilita una missione.
Subito dopo, altri missionari seguirono le loro orme. Il Dottor Marcus Whitman e altri missionari arrivarono nel 1838. Furono proprio questi missionari ad avere un effetto profondo sullo sviluppo degli insediamenti e la successiva crescita del Territorio dell’Oregon.
Nel 1838, il reverendo Jason Lee tornò verso la parte orientale degli Stati Uniti con una petizione firmata da 27 coloni di lingua inglese e 9 di lingua francese di lingua francese per chiedere agli Stati Uniti di essere protetti. Leggi il resto
I frati nella storia della conquista del nuovo mondo
A cura di Domenico Rizzi
Dopo che Hernàn Cortès ebbe abbattuto il regno degli Aztechi nel 1520, la Spagna proseguì nella conquista dei territori che formano oggi l’America Latina, inviando nel Nuovo Mondo un numero sempre maggiore di colonizzatori. Lo stesso Cortès, espugnata Tenochtitlan nell’agosto 1521, si spinse in seguito verso nord, assoggettando nuove regioni alla corona di Spagna e nel 1535 piantò la sua bandiera in California. Nel 1574 gli Spagnoli presenti nel Nord, Centro e Sud America ammontavano già a 220.000 persone. Al loro seguito, vi furono fin dagli inizi centinaia di missionari cattolici e lo stesso Cristoforo Colombo si era fatto accompagnare nella sua seconda traversata da Fra’ Bernardo Boil e da altri religiosi.
Nel 1559 il Messico ospitava 380 Francescani, 210 Domenicani e 212 Agostiniani, che avevano creato oltre 150 missioni, spingendosi anche molto a settentrione del fiume Rio Grande, nelle regioni che corrispondono oggi agli Stati della California, del Texas, del New Mexico e dell’Arizona.
I primi frati di San Francesco erano sbarcati a Vera Cruz nel 1524. Leggi il resto
La “Cavalleria di Cristo” tra Stati Uniti e Messico
A cura di Padre Fabio Ciardi
Il Rio Grande riposa immobile tra le sponde basse. Sembra impossibile, guardandolo adagiato nella sua apatica calma tropicale, che regolarmente si risvegli e trovi la forza di inondare la pianura, trasformando il deserto in terra fertile. Le palme, pigre come il fiume, si rispecchiano nelle sue acque, mentre il tramonto tinge il cielo di colori irreali. Il tempo sembra fermarsi. L’argine sinistro è bordato da una cortina di ferro che segue il fiume per chilometri e chilometri; e anche oltre, fino al Pacifico, come barriera di difesa degli Stati Uniti contro l’immigrazione incontrollata dal Centro e Sud America.
Fotografo la natura incantata e il muro del disincanto. Gli agenti di frontiera mi avvicinano insospettiti: «Sta fotografando?». «Come non farlo, davanti a un tale spettacolo». «Scopre qualcosa di bello in questa città di Brownsville?». Sì, lo scopro, ma capisco anche che l’occhio può assuefarsi e trovare tutto terribilmente monotono, specialmente quando si pattugliano i confini. Mi basta dire che vengo dall’Italia e l’accoglienza, da gelida che era, si fa subito calorosa. Dimenticano la mia macchina fotografica e mi domandano come mai sono capitato proprio lì, alla fine del mondo, dove non c’è nulla da vedere. Leggi il resto
La forza e il coraggio di Suor Blandina
Suor Blandina
Suor Blandina, il cui nome completo era Rosa Maria Segale (Cicagna, 23 maggio 1850 – Cincinnati, 23 febbraio 1941) è stata una religiosa e missionaria cattolica italiana che operò in terre particolarmente pericolose in tempi veramente duri e lo fece con un coraggio ed una forza unici.
Venne conosciuta come la “suora del Wild West” e durante gli anni che trascorse alla frontiera portando avanti la sua opera di missionaria ebbe occasione di conoscere Billy the Kid e alcuni capi di bande Apache e Comanche.
Trasferitasi all’età di quattro anni con la famiglia a Cincinnati, l’8 dicembre 1868 prese i voti entrando nel convento delle suore della Carità con il nome di Blandina in memoria di santa Blandina, martire nel 177 durante il regno di Marco Aurelio. Insegnava nelle scuole di Steubenville e Dayton quando, a ventidue anni, il 27 novembre 1872, fu inviata come missionaria a Trinidad, in Colorado. Leggi il resto
Padre Kino, l’apostolo a cavallo
A cura di Enrico Emiltri
La statua di Padre Kino
Il cattolicesimo, si sa, non gode di buona fama negli Stati Uniti, innanzitutto perché ricorda le lunghe persecuzioni cui furono soggetti i protestanti (costretti ad emigrare in massa oltreoceano), poi per le strette connessioni con il colonialismo europeo (specie spagnolo), infine perché legato all’idea stessa di mafia (soprattutto irlandese ed italiana): eppure, sono molti i cattolici cui gli USA devono molto, quali, per es., Rodolfo Valentino, Fiorello La Guardia, Joe Di Maggio, i fratelli Kennedy, Mel Gibson e, da ultimo, Arnold Schwarzenegger.
Tra questi personaggi positivi vi è anche un missionario gesuita trentino, Padre Eusebio Francesco Chini, passato alla Storia come Padre Kino. La sua storia si snoda nei confini del vecchio west, anche se ne anticipa lungamente i tempi con la sua azione. Leggi il resto