Il massacro di Santa Rita del Cobre

A cura di Josephine Basile

Guerrieri Apache
Molto è stato scritto sul cosiddetto ”Massacro Johnson”, noto anche come il “Massacro di Santa Rita del Cobre” dove – a quanto riferiscono diversi autori – sarebbe stato massacrato il gruppo del capo Apache Juan Josè Compà, dai più ritenuto un Apache Mimbreno (Tchihendè).
J.L. Rieupejrout afferma che questo massacro avvenne nel 1835, nella piazza di Santa Rita del Cobre, nel Nuovo Messico sud-occidentale. Leggi il resto

Ricardo Flores Magón

A cura di Angelo D’Ambra

Un poster con Ricardo Flores Magón
Per introdurre questa figura storica partiamo da un articolo che pubblicò sul suo giornale, un articolo, come potrete leggere, bello carico di accuse a Pancho Villa. In questa critica c’è un pò tutto il pensiero magonista, la sua critica sociale, la sua idea di rivoluzione e di Messico.
“È noto che Villa conquistò le grandi fattorie di Luis Terrazas per lui e per i capi del suo esercito, tenendosele come proprietà, ed espulse gli amministratori di Terrazas, rimpiazzandoli con i suoi sostenitori. Leggi il resto

Il tesoro di El Muerto Springs

A cura di Mario Raciti

Alla fine della Guerra Civile, tra le tante bande di bandidos messicani che razziavano la frontiera tra Stati Uniti e Messico, e in particolare la zona del Big Bend in Texas, c’era quella di Juan Estrada. Quest’accolita di predoni e tagliagole era formata da diciannove messicani e da quattro americani. Questi ultimi erano guidati da un certo Jim Hughes, che sembra fosse (anche) il braccio destro del più noto Curly Bill Brocius, o comunque uno dei suoi accoliti con cui predava bestiame nei ranch della Sonora per poi rivenderli in Arizona. Gli altri tre americani erano John Neal (detto “Doc” perché si presume fosse un dottore), Zwing Hunt e Andrew King (conosciuto come Red Curly). Leggi il resto

Gli indiani della Yosemite Valley

A cura di Armando Morganti

Gli inizi della vita umana nella Yosemite Valley sono ancor oggi avvolti nel mistero, ma da tempi immemorabili “nella valle di Ahwahnee” vivevano gli indiani Ahwahneechees, i quali, nella splendida vallata si sentivano al sicuro dagli attacchi nemici e la loro proverbiale bellicosità li rendevano particolarmente temuti dalle popolazioni vicine. Leggi il resto

L’assalto dei Comanches alla grande città di Saltillo

A cura di Renato Ruggeri

Nel Dicembre 1840, i razziatori Comanches attraversarono il Rio Grande e entrarono nel Coahuila.
I guerrieri iniziarono la scorreria seguendo il corso del Rio Sabinas, vicino al confine del Nuevo Leon, colpendo i villaggi lungo la via, San Juan de Sabinas, Soledad Berroteran, Oballos e altri. Resoconti disperati si levarono dai ranches e dalle città quando gli invasori cambiarono direzione e puntarono a Sud. Descrivevano case saccheggiate e donne rapite a Santa Gertrudis, famiglie terrorizzate e piangenti, nascoste sui tetti a San Buenaventura, indiani dagli occhi selvaggi che correvano, urlando,nelle strade di Nadadores, case in fiamme villaggio dopo villaggio e mucchi di animali massacrati nel recinto di Don Vicente Arreola. Leggi il resto

Arriban los Navajos!

A cura di Marco Aurilio

Guerrieri Navajo
L’insediamento di Cebolleta, New Mexico, ebbe un ruolo di primo piano nello sviluppo della storia dei navajos. Fondata a metà settecento nei pressi degli omonimi monti, la sua nascita fu come benzina sul fuoco in un contesto già molto teso tra spagnoli e indiani. Bande di western navajos la reclamavano come loro territorio, frequentato assiduamente ma non in maniera stanziale. Un altro gruppo accettò di vivere in maniera stabile a contatto con gli stranieri, arrivando a scindersi dal loro stesso popolo ed esser considerati “nemici”. Leggi il resto

I Texas Rangers a caccia di John King Fisher

A cura di Sergio Mura

Era una calda giornata di primavera, quel 25 maggio del 1876, quando una pattuglia di Rangers del Texas prese le mosse da Laredo diretta a nord verso la terribile Nueces Strip. Quegli uomini duri, temprati da mille battaglie, avevano una semplice e chiara missione da eseguire a qualunque costo: catturare o uccidere John King Fisher. Fisher era il capo di una banda di razziatori e tagliagole che da tempo imperversava in quell’area immensa. Leggi il resto

La miniera perduta degli Olandesi

A cura di Josephine Basile

Jacob Waltz
La storia Americana è piena di episodi di scoperte di giacimenti auriferi, ma nessuna risulta tanto misteriosa come quella della Miniera Perduta degli Olandesi, situata in qualche luogo delle inospitali Montagne Superstition (Arizona), l’antica sacra terra dei Western Apache. A quanto pare, furono gli Apache i primi a scoprire la miniera, molto tempo prima dell’arrivo dell’uomo bianco. Ma con il trascorrere del tempo, alcuni Apache mostrarono il giacimento aurifero a qualche missionario spagnolo; inevitabilmente, i racconti circa la miniera, dalla quale si poteva estrarre oro a mani piene, si divulgarono in seguito, facendo parlare e sognare molte persone. Leggi il resto

La rivoluzione texana – Pillole di storia del west 6

Tutte le puntate: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8.

I texani aspettano l’assalto dell’esercito messicano
Il texano di oggi è tanto orgogliosamente indipendente quanto lo erano i suoi antenati tra il 1820 e il 1830, è sicuro che ogni tentativo di cambiare il suo stile di vita o di interferire con il corso delle sue faccende provocherà una reazione immediata. Di conseguenza non è difficile capire come i “Texians” reagirono quando, dopo l’invito dei messicani a popolare la loro terra, scoprirono che non avrebbero mai potuto creare uno stato indipendente. Ciò portò a un conflitto nel momento stesso in cui i messicani cercarono di imporre le proprie leggi.
Ma alla fine i texani vinsero. Leggi il resto

La grande razzia nel municipio di Mazapil, Zacatecas

A cura di Renato Ruggeri

Indiani Tarahumara
Nel mese luglio 1786 una banda composta da almeno 40 guerrieri compì una carneficina nella “giurisdizione” di Real de Mazapil, Zacatecas.
Ci fu un primo assalto, l’11 luglio, al piccolo rancho di Sabana Grande, che faceva parte della vasta Hacienda de la Grunidora. All’interno del ranch furono uccisi sei uomini, quattro donne e un neonato con particolare efferatezza, a colpi di lancia e frecce. Per dimostrare il loro disprezzo verso la fede religiosa delle vittime, gli Indiani fecero a pezzi le immagini di Cristo e dei santi appese alle pareti e poi se ne andarono portando con loro tre giovani prigionieri, oltre a alcuni cavalli e muli. Leggi il resto

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