La battaglia di Tres Castillos
A cura di Renato Ruggeri
Il Colonnello Joaquin Terrazas raggiunse Tres Castillos ben prima della sua colonna principale. Tres Castillos consiste in tre colline rocciose che affiorano per circa 100 piedi (30 metri) sopra una pianura insolitamente piatta che le circonda. Corrono da nord a sud e la loro lunghezza copre meno di un miglio. La caratteristica più importante sono le tre pozze o lagune che ci si aspettava di trovare piene a ottobre, dopo le piogge estive. L’altura meridionale è la più circolare. È formata da un selvaggio miscuglio di massi e fitti arbusti. Immediatamente a nord è visibile un piccolo ma ripido pinnacolo. Leggi il resto
Rifugiati e migranti (1680-1750)
A cura di Gianni Albertoli
Dopo la grande rivolta dei Pueblo (1680), come riportava il Lance R. Blyth, molti rifugiati si spinsero nelle aree del Presidio di Janos (1686); nello stesso periodo gli Apaches continuavano a spostarsi dalle grandi Pianure meridionali verso le terre del Río Grande ed anche in direzione di Janos all’inizio del VII secolo. Il risultato era scontato e nuovi scontri si sarebbero protratti contro le comunità spagnole. Gli Apaches si dedicavano alla cattura di adulti di etnia spagnola, specialmente donne ma, indiscutibilmente, preferivano catturare giovani ragazzi-ragazze per incrementare la loro popolazione. Il risultato era chiaro, le due comunità si “imbastardivano” fra loro, ma tale fatto non avrebbe portato alla pace, infatti, sotto il sole di fine estate un triste corteo sfiduciato si faceva strada nel “paraje” (campeggio) di La Salineta, tre leghe a nord di El Paso. Leggi il resto
Gli indomabili Kickapoo
A cura di Gianni Albertoli
Nel decennio precedente alla Civil War (1861-65), i Southern Kickapoo furono molto attivi, inquieti e particolarmente bellicosi. Dopo varie peripezie, tra il Messico e il Territorio Indiano, molti di loro accettarono di stabilirsi in una piccola Riserva presso gli indiani Sauk & Fox. Almeno tre significativi movimenti della storia dei Southern Kickapoo si sarebbero verificati nel periodo antecedente la Civil War. Uno fu la loro partecipazione al movimento di Wildcat, che avrebbe coinvolto una migrazione a nord del Messico ed un successivo rapido ritorno nel Territorio Indiano. Leggi il resto
Il sole Comanche sopra il Messico
A cura di Renato Ruggeri
In questo articolo viene narrata la storia poco conosciuta del capo Comanche Tave Tuk e della sua banda, la House of the sol, la casa del sole. La traduzione del nome è Bajo del Sol (sotto il sole). Fu chiamato così perchè non vi era nessun uomo, sotto il sole, coraggioso come lui. Il suo nome che terrorizzava tutti i cuori, nel Durango, era menzionato solo con sussurro. Essendo liberi di scegliere il loro leader, molti Comanches consideravano El Sol come un tekungniet, un capitancillo major. Facevano raids tutto l’anno, ma il periodo migliore era l’estate. Leggi il resto
Il raid di sangue dei Kiowa
A cura di Renato Ruggeri
Razziatori Kiowa in azione
Subito dopo la conferenza di Fort Sill – svoltasi nell’ottobre del 1873 – in cui gli indiani avevano promesso in intraprendere la via dell’uomo bianco e cessare le razzie, in cambio della liberazione di Satanta e Big Tree, una banda di Kiowas e Comanches se ne andò a sud in cerca di scalpi e cavalli.
I Kiowas erano comandati da Pago-to-goodle (Uomo Giovane), un valoroso guerriero.
Gli altri componenti della spedizione di guerra erano alcuni tra i giovani più coraggiosi della tribù, tutti ondè, l’aristocrazia dei Kiowas. Leggi il resto
“Old Man” Clanton
Old Man Clanton con il bandito James Crane
Newman Haynes Clanton, conosciuto in tutto il west come “Old Man” Clanton, era un allevatore di bestiame che visse una vita alquanto turbolenta a causa del coinvolgimento in numerosi eventi criminosi.
Newman Clanton nacque intorno al 1816 nella contea di Davidson (Tennessee) e sposò Mariah Sexton Kelso nella contea di Callaway (Missouri) il 5 gennaio 1840. Newman e Mariah avevano cinque figli e due figlie: John Wesley, Phineas “Fin” Fay, Joseph “Ike “Isaac, Mary Elsie, Ester Ann, Peter Alonzo e William “Billy” Harrison. Leggi il resto
Geronimo racconta la sua ultima battaglia
Dopo il tradimento e il massacro di Casa Grande non ci radunammo di nuovo per molto tempo; quando ci raccogliemmo, ritornammo in Arizona. Vi rimanemmo per un certo periodo, vivendo nella riserva di San Carlos, in un luogo che ora si chiama Geronimo. Leggi il resto
L’irriducibile Rafael
A cura di Josephine Basile
Nella prima decade del 1800 in Messico, pochi capi Apaches furono così tanto famosi come l’Indio Rafael: indomito, crudele, sanguinario, che manifestò tutto il suo odio nei confronti dei bianchi, fino a che questi lo massacrarono unitamente al suo più fedele compagno di scorreria, José Antonio. Rafael e i vagabondi Apaches che lo seguivano, furono confinati sul finire del secolo XVIII nelle vicinanze del Presidio Militare di Santa Maria de las Caldas di Guajoquilla (oggi Ciudad Jimenez, nel Chihuahua), per ordine dell’Ecc.mo generale Jacobo de Ugarte y Loyola, Governatore e Comandante Generale delle cosiddette “Provincias Internas” della Nuova Spagna. Leggi il resto
I Comanche all’assalto del Messico
A cura di Renato Ruggeri
Verso il Messico
I war parties Comanche iniziarono a spingersi a sud del Rio Grande a partire dal 1780 e per le quattro decadi successive razziarono la regione in modo intermittente.
Svariati motivi condussero i Comanche a sud, così lontano dai loro confini. Alcuni raids erano rapide operazioni militari del tipo “uccidi e distruggi” finalizzate a indebolire la resistenza dei villaggi Apache nel sud del New Mexico e in Texas e a prevenire la possibile entrata di bande Lipan e Mescalero nelle aree vicine a San Antonio, che erano zone di caccia e di razzia contese tra i due popoli. Inoltre i Comanches catturavano prigionieri Apache e li vendevano, con buon profitto, a San Antonio, Santa Fe e Nacogdoches. Leggi il resto
Il fallimento del governo di Madero – La rivoluzione messicana
A cura di Angelo D’Ambra
Francisco Madero a cavallo
La rivoluzione messicana innescatasi con l’espulsione di Porfirio Díaz, iniziò con una complicatissima fase riformista. Il presidente Francisco Madero dovette sedare ben cinque diverse rivolte prima di soccombere, assassinato. Il primo a scagliarsi contro il governo fu Emiliano Zapata con il suo Plan de Ayala nel novembre 1911 perché fossero capovolte le strutture economiche e sociali del Paese. Questa rivolta non fu mai veramente spenta, ma mise in luce tutti i problemi della politica maderista. Leggi il resto