La storia di Jimmy McKinn, rapito dagli Apache

A cura di Sergio Mura
Il piccolo Jimmy McKinn
Nulla nasceva dal nulla, neppure nella polverosa e assetata frontiera del sud-ovest americano. Nel 1875 gli Apache fronteggiavano tempi durissimi, attaccati dai bianchi da tutte le parti e costretti in zone sempre più remote, sempre più povere, sempre più impervie. Americani e Messicani stringevano “il popolo” in una morsa dalla quale fuggire era sempre più difficile e a cui reagire era sempre più costoso. In quell’anno tutti gli Apache a ovest del Rio Grande avevano ricevuto l’ingiunzione di trasferirsi senza esitazione nella riserva di San Carlos. Leggi il resto

Il generale Felipe Ángeles nella Rivoluzione Messicana

A cura di Angelo D’Ambra

Felipe Angeles con Emiliano Zapata
Felipe Ángeles era nato il 13 giugno 1869 a Zacualtipan, nello stato di Hidalgo. I suoi genitori erano Felipe Ángeles Melo e Juana Ramírez. Suo padre era stato un colonnello di Benito Juárez, protagonista della difesa del Messico durante la guerra con gli Stati Uniti del 1847 e l’intervento francese de 1862, così ligio al dovere da rifiutare i premi che Juárez gli conferì dicendo che aveva servito la Nazione per dovere, non per denaro. Con i suoi stessi valori crebbe suo figlio. Leggi il resto

La morte di Emiliano Zapata – Rivoluzione Messicana

A cura di Angelo D’Ambra

Sulla morte del rivoluzionario circolarono da subito diverse storie romantiche sebbene il cadavere fosse stato esposto pubblicamente. Ci fu chi disse che il defunto non aveva il neo sulla guancia destra che, invece, Zapata aveva. Ci fu chi disse che aveva tutte le dita della mano destra, mentre Zapata non aveva il mignolo, perso mentre praticava la charrería. Nacquero leggende, impossibili fantasie, misteri moltiplicati dalla storiografia.
Molti ritennero che l’uomo morto non fosse Zapata, ma un suo sosia di cui il generale si serviva in situazioni di pericolo. Leggi il resto

John Augustus Sutter, il re della California

A cura di Cesare Bartoccioni
John Augustus Sutter
Un tempo era il dominatore assoluto di ciò che costituiva un regno privato lungo il fiume Sacramento, ma John Sutter ebbe la disgrazia di osservare la sua immensa ricchezza e il suo immenso potere crollare nella spaventosa corsa mondiale per ripulire la California dall’oro chiamata “California Gold Rush”.
John Augustus Sutter era nato il 15 febbraio del 1803 a Baden, in Germania, anche se i suoi genitori erano originariamente arrivati dalla Svizzera, un lignaggio di cui egli era fortemente orgoglioso.
Nel 1834, di fronte a debiti impossibili da saldare, decise di tentare la sorte in America e, lasciando la sua famiglia alle cure di un fratello, salpò per New York. Leggi il resto

Davy Crockett

A cura di Rino Di Stefano e altri

Di origini scozzesi, Davy, come era familiarmente chiamato in tutti gli Stati Uniti, nacque il 17 agosto 1786 a Greene County, nel North Carolina, da John e Rebecca Hawkins. Il padre, che aveva una taverna, venne nominato conestabile della zona per cui faceva rispettare le leggi e di tanto in tanto svolgeva anche il compito di magistrato. Davy non ne voleva sapere della scuola: ai libri preferiva la vita all’aria aperta e la sua grande passione, la caccia.
A 13 anni, temendo l’ira del padre per aver marinato ancora una volta le lezioni, scappò di casa. Leggi il resto

La resa di Juh e Geronimo del 1879

A cura di Paolo Brizzi

Juh e Geronimo
Quando Geronimo si arrese a Miles il 4 Settembre 1886, disse: “Questa è la quarta volta che mi arrendo” e il Generale rispose: “Io sento che sarà anche l’ultima!”. Rispetto alle altre occasioni di resa (Giugno 1883 e Marzo 1886) quella del Dicembre 1879 è sicuramente la meno trattata, anche rispetto al primo episodio, la cattura da parte del coraggioso agente John P. Clum dell’Aprile 1877, avvenuto ad Ojo Caliente, New Mexico. Nel Luglio 1879 l’incarico di agente per la riserva di San Carlos fu preso temporaneamente dal Capitano Adna R. Chaffee, dopo le dimissioni dell’agente civile Henry L. Hart. Leggi il resto

Victorio, il grande capo Apache

A cura di Josephine Basile
Victorio
Victorio ebbe fama tra i suoi contemporanei, amici e nemici, come valoroso capo degli Apache Mimbres, appartenenti alla famiglia dei Chiricahua. Nacque nel 1825 in tempi in cui ancora la vita degli Apache scorreva lungo binari certamente difficili, ma ancora accettabili, tra lotte con altre tribù indiane e Messicani. I tempi, però mutarono molto presto e già dagli anni ’50 del secolo XIX gli Apache furono impegnati sul fronte della dura sopravvivenza, stretti tra l’invasione incontrollabile dei coloni bianchi e la voglia di rivalsa dei Messicani, sempre in caccia di scalpi e ben disposti a pagarli pur di avere la conferma della morte di più Apache possibile. Leggi il resto

La battaglia di Pozo Hediondo

A cura di Josephine Basile

“Alla fine del 1850, un anno in cui gli Apaches avevano ucciso 111 abitanti del Sonora, il governo federale di Città del Messico cercò di porre rimedio al problema Apache del Sonora, nominando comandante generale e ispettore dei distretti militari un energico, capace ma discusso ufficiale, che si riteneva onniscente: il colonnello Josè Maria Carrasco.
Prima dell’arrivo di Carrasco, una spedizione di guerra Chiricahua invase il Sonora. Secondo i rapporti ufficiali, gli Apaches, divisi in due gruppi di circa 200 guerrieri, devastarono lo stato. Leggi il resto

Gli indomabili Kickapoo

A cura di Gianni Albertoli

Nel decennio precedente alla Civil War (1861-65), i Southern Kickapoo furono molto attivi, inquieti e particolarmente bellicosi. Dopo varie peripezie, tra il Messico e il Territorio Indiano, molti di loro accettarono di stabilirsi in una piccola Riserva presso gli indiani Sauk & Fox. Almeno tre significativi movimenti della storia dei Southern Kickapoo si sarebbero verificati nel periodo antecedente la Civil War. Uno fu la loro partecipazione al movimento di Wildcat, che avrebbe coinvolto una migrazione a nord del Messico ed un successivo rapido ritorno nel Territorio Indiano. Leggi il resto

La feroce mattanza di Torreón

A cura di Giampaolo Galli

Soldati messicani a Torreon
All’alba del 15 maggio 1911, le truppe rivoluzionarie di Francisco Madero, facevano irruzione nella città di Torreón, abbandonata nella notte dall’esercito federale di Porfirio Diaz.
La selvaggia carneficina che ne seguì, fu una delle pagine più cruente della storia messicana, una macchia indelebile per gli ideali di giustizia, progresso e uguaglianza sociale, promossi dagli stessi artefici della Rivoluzione.
Verso la fine dell’800, sotto la guida del presidente dittatore Porfirio Diaz, il Messico fu protagonista di un intenso sviluppo economico, che portò a una massiccia immigrazione di manodopera dai paesi confinanti, dall’Europa e dall’Asia. Leggi il resto

« Pagina precedentePagina successiva »