Il massacro di Wounded Knee
133° anniversario del massacro di Wounded Knee (29-12-1890 / 29-12-2023)
Una distesa di cadaveri in ogni direzione – clicca per INGRANDIRE
La notizia dell’uccisione di Toro Seduto si diffuse nelle grandi pianure con la velocità del lampo ed arrivò anche, com’era logico, fino alla banda di Sioux Minneconjou di Piede Grosso (Si Tanka, 1825-1890).
Giunse portata da alcuni Hunkpapa della banda di Toro Seduto in fuga dai soldati.
Appena il capo apprese la notizia, sentì a tal punto l’imminenza del pericolo che preferì decidere lo smantellamento del campo e la partenza della sua gente verso Pine Ridge, nella speranza di potersi mettere sotto la protezione di Nuvola Rossa. Leggi il resto
Il massacro dell’albero solitario (Lone Tree Massacre)
A cura di Sergio Mura
I guerrieri Cheyenne all’attacco della missione topografica
All’inizio del 1874 la contea di Meade (nel Kansas) era quasi totalmente disabitata e frequentata solo da mandrie di bisonti e da altri animali selvatici che vagavano da una parte all’altra liberamente e indisturbati. Non c’erano neppure gli indiani che erano stati allontanati da quelle terre o rinchiusi all’interno di riserve nel cosiddetto “territorio Indiano”, l’Oklahoma. Quell’equilibrio durò pochissimo perché il governo aveva fretta di risolvere la questione indiana una volta per tutte. Leggi il resto
Il massacro Grattan
A cura di Valentina Magagnin
Un’immagine della battaglia – clicca per INGRANDIRE
Correva l’anno 1851. Tra il governo degli Stati Uniti e le tribù Sioux, Cheyenne, Arapaho, Crow, Assiniboin, Mandan, Atsina, Arikara venne stipulato il trattato di Fort Laramie con cui venivano riconosciuti ai Nativi i territori delle Grandi Pianure “fintanto che l’acqua scorri e le aquile volino”.
Gli indiani permettevano il passaggio dei bianchi sulla pista dell’Oregon: in cambio gli Stati Uniti avrebbero versato loro 50.000 dollari l’anno per cinquant’anni. Contributo che qualche anno dopo il Congresso decise di tagliare. Leggi il resto
Black Kettle (Pentola Nera)
A cura di Marco Chiornio
Black Kettle, Pentola Nera
Si hanno a disposizione solo poche note sulla vita del capo dei Cheyenne del Sud Pentola nera (????-1868), ma i suoi ripetuti sforzi per assicurare al suo popolo una pace dignitosa, nonostante le promesse non mantenute dall’uomo bianco e diversi attentati di cui fu vittima, ci fanno capire che grande condottiero sia stato e ci insegnano quanto fosse determinata la sua fiducia nella coesistenza tra la società dei bianchi e la cultura dei popoli delle pianure. Leggi il resto
Terra insanguinata
A cura di Lino De Rosa
Dall’Oklahoma al Colorado, la storia delle guerre indiane del 1868 nelle pianure del sud è tragica da raccontare.
Due mesi separarono le due battaglie del 1868 tra esercito statunitense e indiani, la prima a Beecher Island e la successiva presso il fiume Washita.
Una di queste è conosciuta per l’eroismo mostrato da entrambe le fazioni. L’altra è conosciuta come una battaglia “a senso unico”, in parole povere, un massacro. Leggi il resto
La sanguinosa rapina di Bisbee
A cura di Gian Carlo Benedetti
Cinque banditi contro un’intera cittadina
L’episodio cruento di cui vogliamo parlarvi in questo articolo è una rapina finita nel sangue che causò la morte di numerosi innocenti e poi l’impiccagione dei responsabili. Si tratta di quello che alle cronache è noto come “Il massacro di Bisbee” o “Il raid di Bisbee” e che si concluse con dieci vite stroncate tra fuorilegge (cinque più uno) e vittime (quattro), compresa quella di una donna incinta. Leggi il resto
L’odissea della carovana Utter
A cura di Denis Giotta
L’attacco alla carovana Utter
La carovana di Elijah Utter si era formata a Geneva, nel Wisconsin, nel 1860 e contava 38 persone, di cui 21 bambini, appartenenti a quattro famiglie, alle quali si aggiungevano alcuni uomini non sposati.
Con Elijah c’era la moglie Abegal, sposata un anno prima, e la loro neonata, Susan. Viaggiavano col loro i tre figli della donna, Elizabeth, Christopher ed Emeline Trimble, e i suoi precedenti sei figli, Mary, Charles, Henry, Wesley, Emma e Abby.
Joseph Myers era in compagnia della moglie, Mary, e dei loro cinque figli, Isabella, Margaret, Eugene, Harriet e Carolyn. Leggi il resto
Il massacro di Spirit Lake
A cura di Cristiano Sacco e Isabella Squillari
Dentro la piccola capanna lo scoppio del fucile doveva essere stato assordante. Colpito alla schiena, Rowland Gardner cadde e morì senza lottare. Nell’arco di pochi minuti, sua moglie, sua figlia, suo figlio e due nipoti furono picchiati a morte con il calcio dei fucili e con ceppi di legna da ardere. La tredicenne Abbie Gardner vide tutto quel che era accaduto. Seduta su una sedia, con in braccio il bimbo di sua sorella, assistette alla scena in silenzio, come quando sua madre e sua sorella erano state trascinate fuori, come quando la capanna era stata saccheggiata , come quando il suo fratellino e i suoi due nipotini le erano stati strappati dalle braccia uno a uno. “Per tutto il tempo rimasi muta e senza lacrime,” scrisse in seguito, “ma quando rimasi sola li supplicai di uccidermi.” Leggi il resto
Il massacro di Mountain Meadows
A cura di Marco Chiornio
Il primo maggio del 1857 una carovana composta di oltre quaranta carri – con mille capi di bestiame e diverse centinaia di cavalli e in cui viaggiavano 142 pionieri con le loro famiglie – lasciò l’Arkansas, per dirigersi in California.
Era un periodo difficile quello, visto il progressivo aumentare della tensione tra le varie famiglie di Mormoni, dovuto alla crescente paura nei confronti del Governo Federale. Il Presidente James Buchanan, avendo ricevuto rapporti di attività sospette nel territorio dello Utah, decise di inviare in loco un nuovo governatore, Brigham Young, affinché prendesse il posto dell’attuale governatore Mormone.
I Mormoni, però, temevano che l’instaurazione di un più forte Governo Federale in Utah avrebbe portato alla distruzione delle loro tradizioni. Leggi il resto
Il massacro Dade
A cura di Sergio Mura
La Seconda Guerra Seminole – che durò fino al 1842 – ebbe un notevole impulso con il cosiddetto “Massacro Dade”, un tragico e terribile evento del 1835 che segnò anche una gravissima sconfitta per l’esercito degli Stati Uniti. L’episodio non è unico nella storia delle guerre indiane, ma ha una sua rilevanza anche per via del numero dei soldati che furono coinvolti nel massacro. Leggi il resto